Previsione flesso della curva dei contagi


ARTICOLO DI MATTEO DEL BIANCO

A più di un mese dallo scoppio dell’epidemia covid 19 in Italia andiamo a fare una disamina di quello che sta succedendo soprattutto per quanto riguarda la curva dei nuovi positivi, ovvero dei nuovi contagiati dal coronavirus.

Guardando il grafico, ‘Nuovi attualmente positivi Italia’, possiamo notare le tipiche tre fasi che riscontriamo anche sui mercati finanziari.

La prima, ovvero la fase di accumulazione, parte dall’inizio dell’epidemia e termina il 18 marzo, poi c’è la fase di esplosione che ha la durata di pochi giorni e termina il 21 marzo e quindi l’ultima fase di distribuzione (discesa delle quotazioni/valori) che è quella che stiamo vivendo.

Questa lettura però potrà essere esatta solamente se il massimo del 21 marzo non verrà superato (come tutti noi ci auspichiamo) nei prossimi giorni.

Stimare la velocità media di discesa di questa ultima fase e quindi fare previsioni su quando non ci saranno più nuovi contagiati è molto difficile.

La difficoltà è insita nel fatto che i dati a nostra disposizione sono ancora pochi (abbiamo solo 9 campioni), e quindi dovremmo aspettare almeno un'altra settimana.

Proviamo comunque a tracciare alcuni scenari consapevoli di quanto appena detto.

Ragioneremo secondo due scenari, uno ottimistico e uno pessimistico, in mezzo a questi ci saranno tutti gli altri possibili casi.

Scenario Ottimistico:

In questo scenario, come in quello pessimistico, non consideriamo la possibilità che dalla prossima settimana la velocità di decrescita possa aumentare per via del dpcm del 22 marzo che inseriva misure più restrittive sulla circolazione delle persone e che dovrebbe far vedere i suoi effetti a partire almeno dai primi giorni della prossima settimana.

Fatte queste premesse, l’analisi effettuata indica nella settimana del 22 aprile 2020 il punto in cui non ci saranno più nuovi contagi in Italia. Ovviamente se persisteranno le stesse restrizioni che sono in vigore al momento.

Scenario Pessimistico:

In questo caso le proiezioni indicano come data di assenza di nuovi contagi la terza settimana di maggio, ovvero indicativamente il giorno del 20 maggio 2020.

C’è da fare una precisazione molto importante, ovvero che a rigore non basta analizzare la curva dei nuovi contagi e lavorare su questa ma bisogna tener presente che questa può dipendere e dipende sicuramente dal numero dei tamponi che viene fatto ogni giorno.

Se il numero di nuovi contagiati diminuisse giorno per giorno, ma diminuisse, giorno per giorno, ancora di più il numero dei tamponi effettuati la decrescita dei nuovi contagi potrebbe essere dovuta semplicemente alla diminuzione dei tamponi fatti.

A partire dal 21 marzo 2020 il numero dei tamponi giornalieri effettuati si è tenuto pressoché costante, anzi è forse leggermente aumentato, quindi le nostre analisi non sono inficiate da questo fattore.

Ci sarebbe poi da ragionare, tra le tante cose, anche sulla mortalità cosa che è molto diversa in quanto la curva della mortalità scenderà molto dopo (in termine cronologico) rispetto a quella

dei nuovi contagi.

Tale caratteristica è dovuta al fatto che le persone che purtroppo perdono la vita in questi giorni hanno contratto il virus 3 o 4 settimane prima visto che il tempo di incubazione del virus può arrivare a 14 giorni e in terapia intensiva ci si sta in media 15 giorni.

Siamo sfasati rispetto ai nuovi contagi di 3 o 4 settimane circa; vedremo la cura dei decessi sfasata di tale tempo rispetto a quella dei nuovi contagi.

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