Per ricordare il passato non ci stiamo dimenticando del presente del Lombard ?


E’ successo che quando un paio di anni fa ho iniziato a scrivere per www.ilgiornale.it un editoriale ogni domenica mattina diversi lettori hanno iniziato a scrivere in Lombard protestando: ma come loro avevano sottoscritto un abbonamento al Lombard e ora Tomasini se ne andava a lavorare per Berlusconi coperto d’oro ? Ho dovuto smentire sia la prima cosa che purtroppo la seconda: Tomasini rimaneva dove stava e non era stato ricoperto d’oro da nessuno.

Quando soffri della mia mania di scrivere ovunque ti capita che a volte il lettore possa essere disorientato: ma dopo 26 anni ormai in casa Lombard penso che di dubbi non ce ne debbano essere più.

Emilio Tomasini è socio unico di LombardReport.com SRL (socio unico significa che possiedo il 100% del capitale) ed è direttore responsabile della omonima testata (e solo ora ha capito cosa significhi fare il direttore responsabile e l’editore insieme, che sono due mestieri diversi, di solito in conflitto: una fatica improba !)

Per fortuna che Sandro Mancini fa il presidente del CDA e l’amministratore delegato perché altrimenti sarei davvero morto. Anzi se il Lombard oggi è quello che è gran parte è merito del santo Mancini ... ma torniamo a bomba .. torniamo a Tomasini.

Non esce riga su questo giornale che non venga da me perscrutata.

Non esiste collaboratore su questo giornale o politica editoriale o posizione che non venga da me controllata e approvata.

E questo per una semplice ragione: io sono il papà di LombardReport.com e preferirei perdere un occhio e una gamba insieme piuttosto che perdere questa società.

LombardReport.com ogni giorno che passa si arricchisce di nuovi collaboratori e di nuovi servizi: da un sito focalizzato sull’Italia nel corso di 12 mesi siamo passati a coprire il mondo. E vi assicuro che è uno sforzo immane che spesso mette a dura prova la vita privata mia, di Sandro Mancini e dei collaboratori che ci hanno accompagnato in questa avventura.

Una volta c’era Borsa & Finanza, ora c’è LombardReport.com.

Questo è il messaggio che da quando è uscito il nostro settimanale in PDF stiamo comunicando al mondo: e i numeri del nostro settimanale vi assicuro che sono impressionanti, non lo voglio scrivere ma superiamo abbondantemente in termini sia di aperture delle email che di click alcune delle più blasonate testate finanziarie "tradizionali" italiane.

Per un sito nato nello studio di casa mia 26 anni fa diciamo che di strada ne abbiamo fatta parecchia.

E non abbiamo ancora finito di percorrerla, vi assicuro che ne vedrete ancora delle belle.

Qualche giorno fa si è riabbonato un vecchio lettore e  mi ha mandato una email dicendo che non si orientava più perché era cambiato tutto e mi ha fatto una critica che subito mi ha fatto male: "Tomasini oggi sul Lombard non ci si capisce niente, una volta c’era Lei che paternamente ci diceva cosa fare 3 volte la settimana in una paginetta scarsa scarsa che arrivava di notte via fax ed ora per leggere tutto dovrei perdere un’ora al giorno del mio tempo ma io non ho un’ora al giorno".

Poi ci ho pensato e me ne sono fatta una ragione: è come incontrare a 80 anni la tua vecchia fidanzatina di quando avevi 14 anni e dire "mamma mia come è invecchiata ... ".

Ecco perché sono rimasto basito ... perché purtroppo questi sono problemi che per chi ci ha conosciuto 26 anni fa sono insormontabili: debbono decidere tra Tomasini che rispondeva al telefono se lo chiamavi alle 24.00 di notte e gli chiedevi le azioni del giorno dopo e che se non ricevevi il fax la mattina te lo rispediva ad un colosso editoriale odierno dove lavorano ogni giorno a vario titolo una ventina di persone e molte di queste non ne vedete nemmeno la faccia ed il nome perché sono in quello che purtroppo è diventato il nostro dipartimento IT.

E’ come se un tuo lettore a cui hai venduto una Cinquecento Fiat un giorno ritorna e per lo stesso prezzo si compra una Ferrari e poi protesta perché la Ferrari va troppo forte e a lui serviva solo una Cinquecento.

Non so cosa rispondere, il mondo cambia, tutti cambiamo, invecchiamo e poi moriamo. Forse il Tomasini del 1995 non esiste più ma non potrebbe essere altro perché non puoi passare la vita a mandare fax a mezzanotte. Lo fai perché hai 26 anni ma a 52 alle 20 di sera ti addormenti sul divano a bocca aperta … così gira la vita.

E' cambiato tutto e la pandemia ha accelerato il cambiamento: Facebook, blog, Google Ads, mailing, marketing, Youtube etc. etc.

Non so cosa dire di questo cambiamento, se non provare tanta nostalgia per i tempi andati, ben cosciente che la nostalgia è il sentimento dei vecchi.

Però se è stato bello il passato vi assicuro che è anche bello il presente e che a forza di ricordarci del passato ci dimentichiamo del presente.

Come mi ha scritto un nostro lettore pensando di fare un complimento al nostro venerato collaboratore Piernicola Assiso … “Assiso è un Tomasini da giovane che non ne sbaglia una …” ma in realtà il complimento l’ha fatto a tutti e due perché Tomasini è l’editore ed Assiso un bomber del trading on line e se non c’era Assiso il giornale sarebbe uscito bianco ma se non c’era il giornale Assiso non avrebbe potuto scrivere un articolo per il nostro lettore.

Quindi avanti così, non facciamoci condizionare dal passato, che è passato, nel bene e nel male, e quello che ci rimane è il presente, che diventerà passato in un battere di ciglia.

E se il passato è stato semplicemente mitologico ricordatevi che il presente con tutti i nostri collaboratori non è nient’altro che una cannonata … al pari del passato.

E Tomasini che è il papà del Lombard e rimarrà il papà del Lombard per sempre sorride compiaciuto quando guarda al presente, ma non nascondo che anch'io come i lettori divento un po' malinconico quando penso al passato. 

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