Fammi indovino e ti renderò ricco. Se pensiamo alla borsa il primo sentimento è quello di ripeterci "se avessi saputo che..." oppure "se avessi capito che...". La terra dei rimorsi e delle occasioni perse, questa è la borsa. Ad esempio oggi nessuno pensa ad una fine rapida del conflitto in Ucraina e alla “normalizzazione” del mondo eppure potrebbe essere dietro l’angolo e non lo sa forse neppure la Cia. La domanda è se sia possibile prevedere o comunque avere uno sprazzo di luce in anticipo rispetto alla realtà...
Per alcuni è possibile, per altri no. Sicuramente non si antivede il futuro con il ragionamento a meno di non essere dei mostri di intelligenza e perspicacia, cosa di cui io, e lo dico apertamente, non sono capace.
Mi spiace deludervi. Un altro modo potrebbe essere quello di mettersi in coda a coloro i quali sono di solito in grado o di avere informazioni di cui noi non disponiamo o di elaborare le stesse informazioni di cui noi disponiamo ma in maniera più efficace.
Stiamo parlando di assumere un comportamento “imitativo” rispetto alle cosiddette mani forti: fondi di investimento, assicurazioni, investitori con informazioni riservate. Un modo per chiedersi cosa stiano facendo queste persone è quello di studiare la forza relativa delle singole azioni. La forza relativa è semplicemente la variazione di prezzo della singola azione rispetto alla forza relativa dell’indice di Borsa. Ad esempio una azione che si apprezza del 10% in una settimana quando l’indice di borsa nell’arco della stessa settimana si apprezza dello 0% si dice avere una forza relativa del 10% rispetto all’indice. La forza relativa può essere misurata di tantissimi modi e ne citiamo solo alcuni:
1. Variazione della singola azione meno variazione dell’indice di riferimento in uno stesso periodo di tempo
2. Variazione della singola azione meno variazione dell’indice di riferimento rispetto ad un minimo o massimo significativo di mercato
3. Studio grafico della curva data dal rapporto tra il prezzo dell’azione e il prezzo dell’indice
4. Variazione della curva data dal rapporto tra il prezzo dell’azione e il prezzo dell’indice
Per capire cosa bolla in pentola su Borsa Italiana abbiamo analizzato visivamente tutte le principali azioni dell’indice Ftse All Share e abbiamo selezionato (salvo errori ed omissioni) quelle che mostrano un incremento positivo tra una barra e la precedente nelle ultime 4 settimane. In sostanza questa tabella che segue indica quali azioni sono state “comprate” e comprate in maniera tale da far salire i prezzi o comunque da farli scendere meno rispetto a quelli dell’indice:
AEDES
AGATOS
AS ROMA
ASKOLL EVA
AUTOSTRADE MERIDIONALI
CATTOLICA ASSICURAZIONI
COMER INDUSTRIES
CONAFI
CULTI MILANO
DIGITOUCH
EEMS
EQUITA GROUP
ILLIMITY BANK
INDEL B
MEDIOBANCA
NEXI
PLC
ROOS
SABAF
TERNIENERGIA
UNIPOL SAI
Ovviamente questa lista non dice nient’altro che quello che abbiamo scritto finora: in una situazione “ribassista” dei mercati queste azioni hanno fatto molto meglio dell’indice per 4 settimane di fila, dove “molto meglio” significa semplicemente che se l’indice è sceso loro sono state stabili o se l’indice è stato stabile loro si sono apprezzate o ancora se l’indice è sceso loro sono scese meno dell’indice.
La mia visione dell’indice Ftse All Share è che siamo sul fondo del barile nel senso che è possibile che l’indice scenda, stanti le attuali condizioni macroeconomiche, fino a 23.000 tra un rimbalzone e l’altro ma non vedo sempre ceteris paribus una rottura di 23.000 che sarà il livello a cui ci dovremo abituare per un po’ di tempo.
Su questo livello è possibile che diverse azioni citate qui sopra nella tabella possano rimbalzare in maniera sensibile al rialzo. Ma come sempre fammi indovino e ti farò ricco...