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Le azioni del giorno – Vendono fumo ma pagano dividendi fino al 9%


Tre big del tabacco sotto analisi. Il settore è in evoluzione nei business, sebbene il mercato non sembri aver ancora colto questo cambiamento. Guarda alla forte distribuzione dei profitti e non vede il tentativo di diversificare le attività. Un titolo appare comunque più conveniente rispetto agli altri.

Buy or sell

Foto da Pixabay

I dividendi sono ottimi ma se fossero stati reinvestiti negli ultimi anni sulle stesse azioni avrebbero comportato comunque dei “total return” negativi. Eppure le regine del tabacco stanno cercando di reinventarsi, dato il forte calo dei consumi di sigarette e prodotti correlati. Meritano quindi non poca attenzione e proprio per questo le nominiamo oggi “azioni del giorno”, in un’ottica di investimento di medio-lungo termine.

Azione

Altria

British American Tobacco

Philip Morris

Il business

E’ uno dei più grandi gruppi al mondo in settori quali tabacco alimenti e bibite

È la seconda maggiore azienda mondiale produttrice di sigarette. Ha sede a Londra

Fino al 2008 faceva parte di Altria ma poi ne è stata scorporata in un’ottica di diversificazione dei mercati

Isin

US02209S1033

GB0002875804

US7181721090

Mercato di quotazione

Nyse

Londra

Nyse

Ultimo prezzo (chiusura 5-12-2023)

42,58 Usd

2.487 Gbp

92,55 Usd

Forchetta quotazioni 52 settimane

39,06 - 48,99 Usd

2.403 - 3.453 Gbp

87,23 - 105,62 Usd

Dividend yield

9,2%

9,1%

5,2%

P/e (rapporto prezzo/utili)

8,7 (valore basso e quindi favorevole)

6,4 (valore basso e quindi favorevole)

18,0 (valore medio alto)

Margine operativo

56%

62%

33,7%

Situazione debito

Molto elevato

Molto elevato

Molto elevato

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Facciamo ora il punto sul mercato del tabacco.

È in forte decrescita, in quanto sostituito dalle sigarette elettroniche nelle loro varie versioni, su cui non è certo il caso di effettuare approfondimenti. Si tenga conto però del boom della cannabis, su cui queste società hanno investito in misura più o meno rilevante

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Un confronto sui dividendi deve tenere conto dell’aspetto fiscale.

British American Tobacco, essendo quotata a Londra, appare decisamente favorita dall’assenza di un prelievo alla fonte nella distribuzione dei profitti, il che la porta a collocarsi al primo posti in termini di yield netto rispetto alle altre due azioni, trattate a New York

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Valutiamo allora l’analisi grafica dei tre titoli

Azione

Altria

British American Tobacco

Philip Morris

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Il “sell” è predominante, malgrado il rimbalzo iniziato a fine ottobre

In questo caso lo “strong buy” è prevalente ma da mesi il titolo si muove in laterale

Registra una valutazione fra neutrale e “sell”, dopo un 2023 poco significativo

Cosa dice l’analisi grafica

Nell’ultimo anno si è rilevata una progressiva debolezza, accompagnata però da una certa volatilità

Da giugno vive appunto una fase di lateralità. Nel frattempo la media mobile a 200 continua a scendere e ormai sta andando quasi a contatto con l’ultima quotazione

Il grafico conferma una tendenza al ribasso, seppur contenuto. Si evidenzia intanto il tentativo di rompere all’insù la media a 200, con altri indicatori da poco diventati positivi

Prima resistenza importante

L’area dei 44-45 Usd, dove si collocano una buona resistenza e la media mobile a 200 periodi

2.598 Gbp e in seguito 2.675 Gbp

Fra i 95 e i 97 Usd, area ricca di vari supporti statici e in cui si posiziona ora anche la media a 200

Primo supporto importante

38,6 Usd

2.389 Gbp

89,4 Usd

Segnale di forza

Sopra i 45 Usd e in un trend che si spinga verso i 47-48 Usd

Oltre i 2.700 Gbp

Oltre i 97 Usd

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Il podio

1°) British American Tobacco

2°) Altria

3°) Philip Morris

Senza troppo vigore si impone British American Tobacco, che evidenzia una fase riaccumulativa in corso, un dividend yield molto elevato e il vantaggio di non essere penalizzata da una tassazione alla fonte, trattandosi di un’azione quotata in Gran Bretagna. Una strategia di entrate scaglionate può essere vincente ma resta pur sempre da gestire la non facile variabile del cambio €/£ per chi non disponga di un conto in sterline.