Ce la faranno dopo un periodo poco favorevole? Alcuni analisti del settore dicono di sì ma i motivi della debolezza per ora persistono. Trend a confronto degli specifici Etf e di quattro titoli fra i più gettonati.
Buy or sell
I numeri sono numeri. Nel contesto in corso sul fronte dell’oro si assiste a una differenza di performance fra metallo ed estrattori auriferi, al contrario di quanto è solitamente avvenuto in passato. E i numeri dicono appunto quanto segue in relazione ai risultati messi a segno da inizio anno valutando gli specifici Etf più trattati su Borsa Italiana:
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Etc Wisdomtree Gold (replica future sull’oro) |
GB00B15KXX56 |
Ytd +19,4% |
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Etc Wisdomtree Physical Gold (replica la quotazione dell’oro fisico) |
JE00B1VS3770 |
Ytd +19,7% |
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Etf Vaneck Gold Miners (replica un paniere azionario di società estrattrici di oro) |
IE00BQQP9F84 |
Ytd +13,1% |
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Etf Vaneck Junior Gold Miners (replica un paniere azionario di società minori estrattrici di oro) |
IE00BQQP9G91 |
Ytd +14,4% |
Lo spread delle performance Ytd potrebbe apparire tutto sommato modesto. In realtà non lo è, poiché all’opposto il settore degli estrattori precede abitualmente nei rialzi e nei ribassi i movimenti dell’oro. Questa volta non è accaduto. Così da qualche tempo ci si sta chiedendo il perché. Allungando inoltre il periodo di analisi (per esempio su più anni) si constata come il divario risulti molto più ampio.
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Perché appunto? |
I costi estrattivi sono aumentati, complici vari fattori, con margini compressi tradottisi inevitabilmente in minori profitti |
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C’è anche la componente ambientale? |
Sì. Estrarre oro comporta nome più severe pure nei Paesi in via di sviluppo, poiché le società quotate nelle Borse occidentali devono soddisfare gli investitori da questo punto di vista |
Passiamo allora all’analisi di quattro delle maggiori protagoniste del settore. Gli Isin con iniziale CA (Canada) e GB (Gran Bretagna) sono utilizzati anche per le quotazioni al Nyse.
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Newmont Corp. (seconda maggiore detentrice di riserve auree al mondo dopo una società russa) - US6516391066 |
Sta combattendo da alcune sedute con la media a 200, il che conferma la sua debolezza rispetto all’andamento del gold. Di fatto da anni si muove in un box di congestione piuttosto compresso e solo un ritorno sopra i 42 Usd contro la chiusura ieri a 38,56 Usd darebbe il là a un effettivo rialzo. Min e max a 52 settimane: 29,4 – 50,2 Usd |
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Barrick Gold (terzo big mondiale con riserve stimate di 76 milioni di once) - CA0679011084 |
Sempre debole in un’analisi di lungo periodo. Il tentativo di rimbalzo partito dai 14 Usd di metà febbraio è fallito dopo il ritorno sulla resistenza dei 18,3 Usd: di lì nuova discesa sui 16,7 Usd di ieri, con anche in questo caso la media a 200 che attrae la quotazione da mesi verso la sua linea di tendenza. Min e max a 52 settimane: 13,76 – 20,75 Usd |
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Agnico Eagle (produttore di oro con sede in Canada e attività in Canada, Finlandia, Australia e Messico, oltre che negli Usa) - CA0084741085 |
C’è il tentativo in corso di rompere definitivamente al rialzo l’importante resistenza dei 62,37 Usd contro la chiusura ieri a 62,49 Usd, con una candela quindi parzialmente sovrapposta. In tal caso finirebbe una fase di lateralità di lungo periodo. Min e max a 52 settimane: 43,2 – 64,2 Usd |
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AngloGold Ashanti (nata nel 2004 dalla fusione di AngloGold e Ashanti Goldfields Corporation, conta su riserve per oltre 30 milioni di once) - GB00BRXH2664 |
Sembra copiare alla perfezione il trend delle sue colleghe, con l’avvicinamento a un’importante resistenza di lungo periodo (a 28,8 Usd contro la chiusura ieri a 23,85 Usd). Si caratterizza per una media mobile a 200 molto altalenate e quasi anomala, il che conferma la volatilità media di un titolo che si adatta soprattutto a un trading di breve periodo. Min e max a 52 settimane: 14,91 – 30,26 Usd |
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