Come ragiona Wall Street ? Nel rumore di fondo che c’è la fuori su internet ci sono diversi trader che io rispetto che seguono il mood di Wall Street con degli strumenti primitivi ma efficaci. Per prima cosa guardano il grafico settimanale e finché non ci sono “prove” (ripeto “prove” non indizi) di rovesciamento tecnico della tendenza è vietato parlare di cambiamento di rotta. Tecnicamente una prova può essere un doppio massimo, una figura di congestione rotta al ribasso, un 1-2-3 ross hook ribassista, un testa e spalla e udite udite anche la rottura di una trendline e il superamento al ribasso delle medie mobili a 50 – 100 – 200 periodici. Un mondo di matti, direte voi. No un mondo che si limita a voler capire dove gira la mandria dei bisonti senza nessun tipo di previsione. Non si prevede nulla, si imita soltanto. Ecco perché la giornata di ieri, che è stata complicata per tutti, vi assicuro, me compreso, se osservata con le lente di ingrandimento su un grafico settimanale diventa semplicemente “rumore”:
Quello che posso aggiungere personalmente a questo tipo di commenti è che la distanza tra media mobile a 50 periodi e curva dei prezzi è diventata molto estesa rispetto al periodo precedente e un piccolo ritracciamento in modo da poter riavvicinare media e prezzi non ci starebbe male.
Poi riuscire a capire quando il mercato girerà al ribasso è come prevedere un terno al lotto, ci sono solo probabilità e la certezza sarà la prova tecnica di un ripiegamento degli indici USA.
Il nostro mercato azionario finalmente si è dato una calmata e vediamo come il nostro indice è rientrato verso la congestione in un salutare ritracciamento. Dico salutare perché le ultime barre sono deliranti, un mercato che sgroppa in questo modo può solo scendere, ed infatti è quello che vediamo stamattina.
Ad ogni buon conto penso che vista anche la stagionalità della Borsa che premia il fine anno e gennaio siamo di fronte ad una ennesima buy opportunity.
Segue analisi a breve dei titoli da considerare.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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