Ebbene sì, l’ho fatto. Non bisogna mai scrivere certe parole, così mi hanno insegnato da giovane, e come cronista ho sempre seguito quel consiglio. Ma i tempi sono cambiati, l’ambiente è sboccato ovunque tu vada, dai social media alla televisione e mi devo arrendere all’evidenza. Per questo ho firmato la prefazione del libro “Il cliente di m***a” di Roberto Malnati con animo leggero: non sarò certo io a far decadere i costumi del mondo occidentale, sono decaduti da soli.
Fin qui il titolo del libro: ma veniamo ai contenuti.
Sì, io mi sono sentito un “cliente di m***a” dopo aver letto il libro: mi sono riconosciuto nel protagonista, un eterno rompiscatole.
E ho riconosciuto i miei lettori in quell’omino che conduceva la sua battaglia fatta di logica e di numeri contro l’industria finanziaria.
E che voleva fare di testa sua, testardamente di testa sua.
E’ un libricino che si legge tutto di un fiato, la sera prima di andare a letto, seduti in macchina nella pausa pranzo, di sera sul bus che vi riporta a casa.
Inizi a leggerlo e non smetti più.
Perché è un libretto che parla di te, il “cliente di m***a” sei tu, non scappi.
E sono felice che domani sera ore 18.00 ne parleremo in diretta con Roberto Malnati in un webinar che si annuncia denso, soprattutto per chi ancora crede che serva qualcosa scrivere (e mi ci metto dentro).
Perché il libricino è scritto 100% con l’intelligenza artificiale …
E se volete leggere il primo capitolo che è magistrale.. CLICCATE QUI >>
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