Naturalmente mi sbaglierò, ma ad occhio e salvo rari casi i mercati mi sembrano piuttosto fiacchi. Questa mattina siamo partiti debolissimi e nel corso della seduta i mercati europei (Dax e FTSEMIB piuttosto che Eurostoxx) sono riusciti a risalire la china e si sono riportati verso la parità ed hanno chiuso sostanzialmente invariati (mezzo punto o poco più di perdita per il Dax). L'America invece ha coperto i gap lasciati aperti la scorsa settimana ed evidenziato nel report di sabato. L'S&P500, a titolo di esempio, ha segnato un minimo a 6766 punti mentre sto scrivendo (ore 18.15) e de facto è tornato sulla mediana del canale ascendente (linea tratteggiata). La pubblicazione di qualche società statunitense piuttosto che qualche dichiarazione o qualche dato macro potrebbero essere l'occasione per un ulteriore affondo o un tentativo di rimbalzo. Al momento l'indecisione degli operatori si evidenzia dalla dojy odierna in cui troviamo comunque il segno meno sugli indici a stelle e strisce.
Osservando a 360 gradi il mercato, ho notato che il Bitcoin si sta indebolendo già da qualche tempo, ma questa debolezza appare più accentuata in queste ultime due o tre sedute e dunque mi domando: potrebbe forse essere questo l'inizio di una correzione che de facto non si è ancora verificata? Quando parlo di correzione penso ad una serie di sedute/settimane e non alla singola giornata dal -3%, cosa che si è verificata ad agosto di quest'anno e nel mese di ottobre. Vorrei qualcosa di più lungo! Di seguito il grafico del BTC su scala daily che spesso ha anticipato la debolezza dei listini, tanto più che ci troviamo attorno ai 100mila dollari e quindi ad una cifra tonda.
Certo è che manca una trigger per una inversione di tendenza.
Un ulteriore indizio a questo mio pensiero deriva dal fatto che tutte le utilities, come evidenziato in passato ed anche in occasione del mio ultimo webinar di un paio di settimane fa (link: https://www.youtube.com/watch?v=RJiGl9eIwX4), si stanno comportando particolarmente bene e stanno uncinando oppure sono su massimi che non si vedevano da tempo. E dunque mi domando: è possibile che ci sia una rotazione verso asset più sicuri e meno volatili? Come ben ricordate avevo affrontato queste dinamiche in occasione di momenti clue del mercato....visto che sembra proprio che il mercato sappia sempre molto bene dove spostare i soldi!
Uno sguardo dunque alla watchlist anti volatilità come la chiamo io...
Iniziamo con Snam che pare abbia uncinato...finché rimane sopra 5.25-5.30 è buona
Enel ha fatto una piccola flag in area 8,60 e poi è ripartita a razzo (senza di me)...
Terna ha fatto un pullback sull'area 8,78-8,80 e visto che rimane sui massimi storici potrebbe allungare e se li bucasse questo ritracciamento si configurerebbe come una potenziale flag rialzista...
Ci sono poi quelle utilities più sottili come Acea, menzionata appunto in occasione del webinar, che al momento sta costruendo un box poco sotto i massimi a 22,14 euro, tick più, tick meno. Nelle ultime tre sedute ha testato la media a 20 periodi e non mi stupirebbe un ulteriore allungo verso l'area 22 ed oltre in stop sotto 20,70 rispetto ai 21,48 euro segnati alla chiusura di oggi.
Stessa cosa dicasi per Hera che ha testato la media a 200 periodi di colore rosso, ma ad occhio il trend rialzista appare invalidato finché l'azione rimarrà sopra 3,80 euro (stop). Il close odierno è stato a 3,956.
Ancora interessante anche il grafico di Erg che ha formato un lungo laterale e si trova sulla base della trendline statica attorno a 22,20 euro. Qui lo stop sarebbe anche stretto (22-22,20), ma dopo esserne uscito diventa mentalmente difficile riprovare il long. La chiusura odierna è stata a 22,80 euro.
Ci sono poi altre azioni graficamente interessanti: Banca Mediolanum e Fineco Bank. Quest'ultima però tra stasera e domani pubblicherà i conti, quindi rimane un azzardo e quindi personalmente mi astengo.
Per oggi è tutto. Buona serata!
Ad maiora!
PNA
Piernicola Assiso è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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