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Il confronto del giorno – Bitcoin o Tesla? C’è più correlazione di quanto non si creda


Per chi è alla caccia di adrenalina ecco il raffronto che fa impazzire i social: meglio la criptovaluta per eccellenza o il titolo più discusso del momento? C’è una certa dipendenza fra i due, dovuta a precisi motivi. I riferimenti grafici dopo i recenti notevoli ritracciamenti di entrambi.

Buy or sell

La domanda può sembrare bizzarra ma non lo è. L’accostamento infatti viene effettuato spesso, soprattutto sui social finanziari Usa. Ed è tornato di estrema attualità dopo il crollo delle rispettive quotazioni. Cerchiamo di dare allora una risposta che possa soddisfare i lettori di LombardReport.

Decisivo è individuare qual è lo scopo dell’investimento. Se altamente speculativo un confronto fra la regina delle criptovalute e la sovrana (un po' decaduta) dell’industria automobilistica Usa ha senso. Purché si parta appunto dall’evidenza che si ha a che fare con strumenti iper volatili!

Prima di tutto occorre chiedersi se uno o l’altro dei due asset finanziari esisterà ancora fra dieci anni. È possibile che il Bitcoin sarà infatti stato sostituito da una valuta digitale emessa da una Banca centrale (per esempio la Fed) e Tesla assorbita magari da qualche concorrente. Anche se si punta su un obiettivo di medio termine la domanda va posta, salvo che evidentemente si faccia trading puro.

Cosa hanno in comune Bitcoin e Tesla?

Due elementi molto evidenti: 1°) L’altissima volatilità (sul 50% a base annua per il Bitcoin, in netto contrasto però con l'80% del 2022 e l’oltre 100% del 2018, e sul 58% per Tesla). 2°) Da qualche tempo c’è poi una correlazione fra i rispettivi andamenti. Quest’ultima considerazione viene spesso esaminata con estrema attenzione anche dagli analisti, per capire se i movimenti di uno dei due anticipino in qualche modo quelli dell’altro. Negli ultimi anni uno stretto legame si è manifestato più volte.

E chi ha trainato di solito le variazioni positive o negative?

Salvo nel periodo iniziale del 2024, in cui Tesla ha vissuto una fase poco proficua, da metà dello scorso anno i rispettivi grafici si sono mossi con una corrispondenza di tutto rilievo. L’azione automobilistica ha certamente accentuato il calo delle quotazioni nel 2025, complici vicende acutizzanti (l’entrata in politica di Musk e la dura concorrenza dei costruttori asiatici), ma il Bitcoin ha seguito la stessa strada, seppur con un ritracciamento meno violento: si è attestato a un -10,4% da inizio anno contro un -44% di Tesla. Le fluttuazioni dal punto di vista grafico però si assomigliano.  

Quindi Tesla apre le danze?

Nel 2024 ci sono stati momenti in cui scivoloni o rimbalzi di Tesla hanno spinto nella stessa direzione il Bitcoin. I grafici collimano ma i numeri no: da inizio 2022 a oggi il Bitcoin è salito del 101% contro il -25% di Tesla.

I dati di correlazione fra i due sono però più evidente rispetto per esempio a quelli con l’S&P 500. Ciò conferma come le due maggiori novità tecnologiche degli ultimi anni abbiano trovato una corrispondenza nel fatto che entrambe hanno rivoluzionato l’economia mondiale?

C’è qualcosa di più. Appartengono al cosiddetto mondo “open source”, basato cioè su tecnologie aperte. Lo saranno ancora fra cinque anni? In base alla risposta dipenderanno le performance di mercato, su cui le previsioni sono in entrambi i casi alquanto incerte. Per Tesla occorre infatti ricordare che per la prima volta un costruttore di auto ha messo a disposizione del mondo tutta la documentazione e il codice sorgente del software dei suoi modelli con licenza appunto open source. Era un Musk diverso da quello di oggi? Forse sì ed è difficile capire cosa poi sia successo nel suo cervello.

Prima di analizzarli da un punto di vista di analisi tecnica si possono immaginare dei target in base a quanto ipotizzato dagli specialisti sui due strumenti? Cominciamo dal Bitcoin.

Per la cripto è come giocare al Monopoli: si diventerà straricchi o si rimarrà con i pantaloni piene di toppe? Le previsioni formulate – e non da scappati di casa – ipotizzano quotazioni strabilianti oppure rapidissime discese. Cathie Wood, Ceo di Ark Invest, ha predetto che il Bitcoin potrebbe raggiungere la strabiliante cifra di 1,48 milioni di Usd entro il 2030 e affermato che supererà la soglia di 1 milione di Usd già molto prima. A sua volta Michael Saylor di MicroStrategy, ha affermato che il Bitcoin raggiungerà i 13 milioni di Usd entro il 2045. Fare ipotesi a così lungo tempo è come anticipare quello che sarà il meteo a Natale 2025. Nessuno poi se ne ricorderà quando arriverà quel momento. C’è comunque chi all’opposto vede scenari catastrofici. 

Spazio allora all’analisi grafica di breve termine…

Che risulta molto semplice. Bitcoin si sta muovendo dal 9 marzo a ridosso della media a 200, collocata a 84.368 Usd contro la chiusura ieri 86.876 Usd, in una seduta in cui si è posizionato con una candela sovrapposta alla variabile mobile. Le prime resistenze si individuano sui 92.600 e poi sui 98.700 Usd (valori arrotondati). Un bel supportone è sui 73.118 Usd.

Quali le ipotesi di target per Tesla?

Talmente impegnative da far sorgere non pochi dubbi sulla loro attendibilità. Quindi non li citiamo. Si può solo dire che i rialzisti sono decisamente più ambiziosi rispetto alla negatività dei ribassisti ma si tenga conto dell’effetto della recente pesante scivolata del titolo.

E l’analisi tecnica per Tesla?

In questo caso la media mobile a 200 è stata rotta decisamente al ribasso già da alcuni giorni. Ieri il titolo ha chiuso a 235,86 Usd contro i 284,5 della 200. Il primo obiettivo di un eventuale rialzo (che attualmente comunque non trova possibili conferme, salvo per rimbalzi di breve periodo) sta appunto nel ritorno sopra tale media e poi oltre i 294 Usd.  Negli Usa ci si pone la domanda di quanto l’azione Tesla potrà ancora restare pur sempre nettamente slegata dal contesto generale dell’industria automobilistica, i cui numeri sono bruttissimi, ipotizzando una recessione davvero pesante. In sostanza non c’è positività nemmeno per Tesla, sebbene in passato quest’ultima abbia già dimostrato di essere decorrelata dall’insieme del settore. 

In conclusione…

Quale delle due? Dipenderà molto dall’andamento del Pil Usa. In presenza di sue difficoltà il Bitcoin subirebbe effetti negativi, data l’assenza di fondamentali tipica delle criptovalute. Per evidenti altri motivi anche Tesla ne risentirebbe. In sintesi quindi due asset altamente speculativi che trovano comunque nella solidità dell’economia il propellente per una nuova fase rialzista. E se buona parte della loro discesa dipendesse anche dai timori di un Pil a stelle e strisce in rosso nel corso del 2025? Il dubbio comincia a circolare.