A distanza di pochi giorni dal cosiddetto “shock protezionista”, qualcosa si muove. L’amministrazione statunitense ha annunciato la sospensione per 90 giorni dei dazi verso tutti i Paesi, tranne la Cina, nel tentativo – si presume – di lasciare uno spiraglio alle trattative multilaterali. Una decisione che sembra più una tregua tattica che un vero cambio di rotta.
Nel frattempo, la tensione commerciale resta alta, l’incertezza domina gli scenari economici e i mercati oscillano tra nervosismo e speranza. In Europa, il dibattito su come reagire è ancora aperto, mentre molte aziende si trovano a riconsiderare supply chain, investimenti e strategie operative. Il contesto resta dunque fragile, segnato da volatilità elevata, politiche imprevedibili e dinamiche globali interconnesse.
È in questo clima che occorre selezionare con attenzione le storie di investimento, separando ciò che è strutturalmente sano da ciò che è solo momentaneamente scontato. Ed è proprio in questa logica che si inserisce l’analisi del titolo AMADEUS FIRE.
AMADEUS FIRE AG: solidità operativa in un contesto fragile
Specialista tedesco nelle soluzioni HR per i “white collars”, AMADEUS FIRE si è ritagliata un ruolo di primo piano nei servizi di reclutamento, formazione e intermediazione, coprendo l’intero ciclo professionale del capitale umano. Fondata oltre 35 anni fa, oggi la società presidia con efficacia sia il settore dei servizi al personale – con temporary staffing, permanent placement e interim management – sia quello della formazione, grazie a marchi consolidati come Comcave College, GFN e Steuer-Fachschule Dr. Endriss. Ma come si sta comportando il titolo in Borsa in uno scenario macro che ha spento l’entusiasmo di molti investitori? Andiamo con ordine.
RICAVI DI AMADEUS FIRE:
Nel FY 2024 il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a € 436,9 mln, in calo dell’1,2% rispetto all’anno precedente. A un primo sguardo, potrebbe sembrare un segnale di debolezza. Ma considerando che il PIL tedesco ha chiuso l’anno a -0,4% e che l’indice IFO è ai minimi dal 2009 (escludendo la crisi Covid), la tenuta di AMADEUS FIRE è tutt’altro che scontata.
Interessante il confronto tra i due semestri. Il primo semestre 2024 ha beneficiato ancora di una certa inerzia positiva, chiudendo con una leggera crescita (+3,4% nel Q1, +5,3% nel Q2). Tuttavia, nel secondo semestre la frenata si è fatta evidente: -2,7% nel Q3 e un brusco -10,6% nel Q4. Un segnale chiaro di deterioramento del ciclo, in particolare nel comparto dei servizi.
Nel dettaglio:
- Il segmento Personnel Services ha subito la flessione più marcata nel secondo semestre, con le aziende sempre più restie ad assumere e i candidati meno disposti a cambiare impiego. Il calo di fatturato è stato amplificato dalla difficoltà a convertire richieste in ordini concreti.
- Il segmento Training, pur rallentando nella seconda parte dell’anno (soprattutto nel B2B), ha mantenuto un profilo stabile grazie al contributo solido del B2G (formazione pubblicamente finanziata) e al buon andamento dei corsi per privati (B2C), meno sensibili al contesto macro.
Tra le partecipate:
- GFN (Training) ha fatto da traino con un +25,7% annuo, grazie al focus sulla formazione IT e alla forte presenza nel canale pubblico;
- Comcave College (Training) ha mostrato segni di affaticamento nel canale corporate (B2B), pur registrando un +3,7%;
- Steuer-Fachschule Dr. Endriss (Training) ha chiuso in crescita del +2,7%, sostenuta dalla domanda stabile nel settore fiscale-contabile.
MARGINALITÀ DI AMADEUS FIRE:
Il margine EBITA operativo si è contratto al 12,7%, rispetto al 15,9% dell’anno precedente, riflettendo la pressione su prezzi e costi. La maggiore rigidità nel contenimento dei costi variabili ha colpito in particolare il segmento Personnel Services, dove la leva operativa è meno favorevole in fase discendente.
Viceversa, nel segmento Training, il margine è sceso dal 13,6% al 12,2%, ma si è mantenuto su livelli più che dignitosi grazie alla natura più stabile del business. Anche qui, il contributo positivo di GFN (Training) è stato bilanciato da investimenti in infrastrutture IT e contenuti digitali che hanno compresso temporaneamente la redditività.
FLUSSI DI CASSA DI AMADEUS FIRE:
Il flusso di cassa operativo si è attestato a € 53 mln (vs. € 83 mln nel 2023). Il calo è principalmente attribuibile a un incremento di € 13 mln nelle imposte pagate, un effetto “una tantum” che ha pesato sull’intera gestione della liquidità. A ciò si aggiungono spese operative crescenti legate a investimenti IT e alla digitalizzazione dell’offerta formativa.
Il free cash flow, pur in riduzione, resta positivo e stabile nel medio periodo. La partecipata GFN (Training) si conferma tra le realtà più generatrici di cassa, mentre Comcave College (Training) ha evidenziato qualche rallentamento nella rotazione del capitale circolante, in parte compensato dal contenimento dei costi operativi e dalla tenuta del canale privati (B2C).
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI AMADEUS FIRE:
Contrariamente a quanto si sarebbe potuto ipotizzare, la PFN è rimasta praticamente invariata a € -86,9 mln, in linea con i € -82 mln dell’anno precedente. L’azienda ha quindi mantenuto una gestione prudente dell’indebitamento, evitando nuove esposizioni nonostante i rilevanti investimenti in tecnologia e capitale umano. Il Net Debt/EBITDA a 0,7x conferma una leva sostenibile, ampiamente sotto controllo.
GRAFICO DI AMADEUS FIRE:
A seguito della revisione dell'outlook riportato dal management, il titolo ha interrotto il suo tentativo rialzista (vedi freccia blu) che si prestava a testare la trendline discendente.
Attualmente le quotazioni stanno orbitando in prossimità di un'importante area di supporto.
OSSERVAZIONI
Il 2025 si preannuncia come un altro anno di sfide per AMADEUS FIRE. Il PIL tedesco è atteso in stagnazione o marginalmente positivo, ma privo di un reale slancio. L’economia sconta un mix sfavorevole di bassa produttività, freno agli investimenti privati e un clima politico incerto, in parte amplificato dal deterioramento della fiducia delle imprese. Non a caso, l’indice IFO è su livelli simili a quelli della crisi finanziaria o del lockdown.
Questo contesto impatta direttamente sui due pilastri di AMADEUS FIRE:
- Personnel Services, più esposto alla congiuntura e già colpito nel 2024 da una forte contrazione della domanda di temporary staffing e permanent placement;
- Training, che si conferma anticiclico (soprattutto nel canale B2G), ma che risente comunque del rallentamento degli investimenti da parte dei clienti corporate.
In effetti, i multipli di mercato sono compressi, riflettendo un outlook prudente:
- P/E 2025 a 11,61
- EV/EBITDA a 5,31x
Ma proprio questo potrebbe una finestra di opportunità per investitori pazienti. Il multiplo EV/EBITA forward, con una guidance tra € 36 e € 44 mln si posiziona poco sopra le 11,28x, un livello che storicamente ha rappresentato un punto di ingresso interessante su AMADEUS FIRE.
Non va trascurato che:
- il modello di business è bilanciato e integrato (formazione + servizi al personale),
- la struttura patrimoniale è solida (PFN sotto € -90 mln, Net Debt/EBITDA a 0,7x),
- il dividendo resta generoso (€ 4,03/azione proposti, pari a circa il 5,1% yield),
- il gruppo sta continuando a investire nella trasformazione digitale, elemento chiave per intercettare la futura domanda formativa.
- le marginalità e i flussi di cassa, rispetto ai competitor, sono decisamente migliori.
In sintesi, AMADEUS FIRE non è una growth story da cavalcare a occhi chiusi, ma un titolo value con fondamentali difensivi, multipli contenuti e un’esposizione interessante al ciclo economico. Un classico esempio di come, anche nel mercato tedesco, la qualità possa avere il suo prezzo… se si è disposti ad aspettare.
In questo contesto così volatile, non si può escludere che il mercato possa ulteriormente offrire qualche indiscriminato sconto.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
PORTAFOGLIO TOTAL RETURN:
L’autore del presente articolo potrebbe detenere i titoli oggetto della sua analisi.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>