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Il bond della settimana – Il nuovo Carraro paga il 5,25% ma va a rimborsare il 7,75% 2028. Conviene?


Eccola una conferma di quanta incertezza c’è anche sul fronte obbligazionario: si tratta di un quinquennale annunciato al 4,75% e poi corretto al 5,25%. Servirà a ripagare due altre emissioni, fra cui la più generosa 7,75%. Attenzione ai vari fattori che incideranno sulla sua adeguatezza.

Buy or sell

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La situazione di incertezza che domina i mercati finanziari coinvolge anche gli emittenti obbligazionari. Lo dimostra il caso della Carraro, società attiva nella produzione di sistemi di trasmissione per trattori e veicoli fuoristrada, una vecchia conoscenza degli investitori, poiché presente da tempo sul mercato con bond destinati al retail e quotati su Borsa Italiana. Una sua nuova emissione prevedeva inizialmente una cedola del 4,75%, poi di colpo aumentata al 5,25%, a causa delle esitazioni sulle evoluzioni future dei tassi e quindi della possibile risposta nel collocamento diretto sul Mot. Queste le caratteristiche e questa una prima valutazione.

Denominazione

Carraro 5,25% 2030 Eur

Isin

IT0006768151

Tipologia

Senior unsecured

Importo del prestito

300 milioni di Eur

Taglio minimo

1.000 Eur

Data regolamento

17/4/2025

In sottoscrizione sul Mot

Dall’8 al 14 aprile, salvo chiusura anticipata

Cadenza cedole

Semestrale

Rating

Non è previsto

Clausola rimborso anticipato

Condizioni rimborso anticipato

A 102,625 dal 17 ottobre 2026 (incluso) al 16 ottobre 2027 (incluso)

A 101,313 dal 17 ottobre 2027 (incluso) al 16 ottobre 2028 (incluso)

A 100 dal 17 ottobre 2028 alla data del rimborso finale

Il punto

Il titolo verrà utilizzato per il rimborso anticipato di due prestiti obbligazionari Carraro in quotazione da tempo: il primo (Isin XS2215041513) è il 3,75 scadenza 2026; il secondo (Isin IT0006756438) è il 7,75% scadenza 2028. Se nel caso del 3,75%, che quotava ieri sera in chiusura 99,5 Eur, il rimborso anticipato è conveniente, diverso è il caso del 7,75%, di cui si prevede una call il 6/5 a 103 contro la quotazione ieri in chiusura a 102,72 Eur (yield 6,87%). Considerando il 5,25% di yield della nuova emissione è evidente come un eventuale switch dal 7,75% 2028 non risulti favorevole. Di qui l’ipotesi di aderire inevitabilmente al rimborso ma di attendere eventualmente la quotazione del 2030 sul Mot, puntando a una quotazione sotto 100. È una sfida ma di sfide in finanza si vive!

Comunque…

Consigliabile attendere i dati iniziali dei controvalori sottoscritti sul Mot per il nuovo 5,25% prima di mettere ordini in acquisto. È vero che il 7,75% era andato a ruba in pochissimo tempo ma il quadro attuale dei mercati suggerisce ora un po' più di prudenza.