Il 20 giugno 2025 ha segnato la scadenza tecnica dei principali futures sui mercati azionari globali, un evento atteso con tensione data la concomitanza delle famigerate Triple witching (scadenze simultanee di futures su indici, opzioni su azioni e futures su dividendi) e delle ben note vicende mediorientali.
Nonostante ciò, i mercati hanno dimostrato una resilienza sorprendente: dopo un iniziale ripiegamento, i principali indici (dal Hang Seng al FTSE MIB) hanno riassorbito le perdite entro venerdì, confermando la metafora del "sughero sull’acqua"; alla fine si torna sempre a galla.
Petrolio: Il Range 57-77$ Come Nuovo Campo di Gioco
Il greggio resta il vero driver dei mercati, con un rischio geopolitico. La traiettoria rimane rialzista, ma confinata in un canale tecnico ben definito:
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Supporto chiave a 57$: Zona di accumulo per i buyer, sostenuta dalla domanda asiatica (Cina acquista il 40% del petrolio iraniano).
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Resistenza a 77$: Superata questa soglia, si aprirebbe la strada verso 105-110$, livelli compatibili con i massimi storici in scenari di escalation.
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Catalizzatori immediati: Decisione di Trump su intervento militare in Iran (attesa entro 2 settimane) e possibile blocco dello Stretto di Hormuz.
ENI: Geopolitica e Target Grafici a Convivio
Eni sfrutta la volatilità energetica per margini superiori alle attese. L’analisi tecnica conferma 3 scenari:
Scenario Base (Bullish)
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Trigger: Rottura di 14,50€ con volumi > 2x la media.
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Target 1: 17,70€ (gap dei massimi di gennaio 2025).
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Logica: Esposizione diretta al petrolio + dividend yield del 5.8% attira flussi difensivi.
Scenario Neutrale (Range-Bound)
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Supporto 1: 12,30€ (livello indicato nel webinar, coincidente con la media mobile a 200 giorni).
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Supporto 2: 10,80€ (solo in caso di crollo greggio sotto i 50$).
Scenario Bearish (Solo con Cigno Nero)
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Condizioni: De-escalation Iran-Israele + accordo nucleare improvviso.
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Impatto: Correzione verso i 10€, ma probabilità <15% .
"Eni è una call option sulla geopolitica: sopra 14.50€ vola, sotto 12.30€ si compra a sconto" – Strategia webinar 11 giugno.
PHILOGEN: L’Exploit Settimanale e i Punti di Ingresso
Il titolo biotech ha guadagnato il 22% in 5 sessioni, trainato da:
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Approvazione europea al farmaco anti-tumorale Nidlegy.
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Rinnovo contratto con Bristol Myers Squibb per piattaforma Immuno-ONC.
Target operativi:
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Breakout 27€ (massimi correnti): Target 31€ (implica un premium del 33% rispetto ai concorrenti).
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Fallimento breakout: Accumulo 22€. Stop loss non opzionali e, come sempre adattati al proprio profilo di rischio.
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Stop loss: 20,50€ (limite psicologico).
Rischi Geopolitici: Il Petrolio Come Nuovo Spread
L’attacco israeliano a siti nucleari iraniani (“Operazione Rising Lion”) mantiene alto il premio per il rischio:
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Petrolio arma strategica: Blocco di Hormuz farebbe schizzare il greggio a 120$, favorendo ENI ma destabilizzando l’inflazione globale.
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Banche Centrali in allerta: La Fed potrebbe ritardare i tagli dei tassi se l’inflazione da energia supera il 4%.
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Oro in affanno: Nonostante le tensioni, spot gold cede lo 0.05% a 3.385$ per via delle aspettative rialziste sui tassi USA e per un quadro tecnico come già varie volte affermato, piuttosto saturo.
Conclusioni: Eleganza nella Tempesta
I mercati hanno ballato sul filo della scadenza futures con la grazia di un sughero in mare agitato: apparentemente fragili, ma sostanzialmente inaffondabili.
La settimana ha confermato tre verità:
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Il petrolio detta legge: Il range 57-77$ è il nuovo campo di battaglia per trader e investitori.
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ENI e PHILOGEN sono diamanti grezzi: La prima offre asimmetria positiva sopra i 14,50€; la seconda combina innovazione e momentum.
I weekend, con i mercati chiusi, sono diventati una roulette russa per gli investitori: chi ha posizioni trattiene il fiato, chi aspetta l’ingresso cerca nel mondo notizie che anticipino il lunedì. Un terno al lotto dove tutti puntano qualcosa, ma i numeri vincenti li scrive la geopolitica.
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