Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Strategie Value: ULTA BEAUTY – Q1 2025, TORNANO LE SCHERMATE VERDI


Proseguendo con l'analisi delle società segnalate dalla rubrica, ci concentriamo sui risultati del Q1 2025 di Ulta Beauty colosso USA del settore retail.

Ulta Beauty è il primo rivenditore specializzato nel segmento beauty negli Stati Uniti, con un modello integrato che combina retail fisico, e-commerce e servizi in store (parrucchieri, trattamenti viso, skin-bar). La forza del gruppo risiede nella vastità dell’assortimento – oltre 25.000 prodotti, dai marchi mass market fino ai top brand esclusivi – e nella capacità di fidelizzare la clientela attraverso il programma “Ultamate Rewards”, che conta oggi oltre 43 milioni di membri, responsabili di oltre il 95% delle vendite.
Il tutto è supportato da una rete capillare di oltre 1.450 negozi (più 500 corner nei Target) e da una piattaforma digitale avanzata che permette la piena integrazione omnicanale.

FATTURATO DI ULTA BEAUTY:

Il primo trimestre del 2025 ha riportato, in termini assoluti, un aumento dei ricavi pari a +4,5%, passando da $ 2,73 mld a $ 2,85 mld.


Tale risultato è stato realizzato grazie a un aumento dello 0,6% del numero delle transazioni e a un incremento dello scontrino medio pari al +2,3%. Come noto, tale valore va opportunamente relativizzato a parità di perimetro: per effetto di ciò, le vendite comparabili (same store sales) crescono del 2,9%, accelerando rispetto al +0,7% di fine 2024 e superiori rispetto a quanto riportato nel Q1 2024.

Sotto il profilo della rete commerciale, il core business di Ulta Beauty continua ad espandersi: in un anno le aperture nette sono state 56, mentre nel solo Q1 2025 sono stati aperti 6 nuovi store, con nessuna chiusura. Il gruppo ha chiuso il trimestre con 1.451 punti vendita per una superficie lorda di 15,2 milioni di piedi quadrati.

MARGINALITÀ DI ULTA BEAUTY:

Dalla figura che segue si nota che tutti gli indicatori di marginalità hanno registrato una lieve flessione, in linea con quanto riportato nella guidance FY 2025 pubblicata dal management.
Il gross margin scende dal 39,2% al 39,1%, penalizzato dal deleverage dei costi fissi di negozio e logistica, parzialmente compensati da una miglior gestione degli shrink e minori perdite su inventario.


L’EBIT margin (Operating Income / Net Sales) si riduce al 14,1% (vs 14,7%) seguendo il trend dell'Ebitda Margin %.

Tuttavia, la struttura resta molto solida: la leggera compressione dei margini non intacca la redditività complessiva del modello, che continua a generare valore anche in un contesto operativo meno favorevole.

FLUSSI DI CASSA DI ULTA BEAUTY:

I flussi di cassa si confermano positivi. Nel primo trimestre 2025, il cash flow operativo raggiunge i $220 milioni, con un aumento di circa $60 milioni rispetto al Q1 2024.

Questo miglioramento è legato a una gestione più efficiente del circolante.

L’eccesso di liquidità continua ad essere impiegato nel piano di buyback: nel Q1 2025 sono state acquistate 986.733 azioni, per un controvalore di $358,7 mln.
Rimangono ancora $ 2,3 mld disponibili per completare il piano di riacquisto da $3 mld annunciato nell’ottobre 2024.

LE DICHIARAZIONI DI KECIA STEELMAN CEO DI ULTA BEAUTY:

Il passaggio di testimone da Dave Kimbell a Kecia Steelman segna l’inizio di un nuovo capitolo nella governance del gruppo. Nella comunicazione ufficiale, la CEO ha così commentato i risultati:

Il 2025 fiscale è iniziato in modo incoraggiante, con risultati superiori alle attese. Il nostro piano Ulta Beauty Unleashed sta riscuotendo successo presso i clienti, motivando il nostro team e alimentando la crescita. [...] Riteniamo che il nostro modello ci posizioni in modo unico per avere successo e continueremo a concentrarci sul servizio ai nostri clienti, mantenendo al contempo agilità nel corso dell’anno.

Una visione che punta a valorizzare il potenziale del marchio, potenziando al contempo efficienza operativa e relazione col cliente. La nuova strategia “Unleashed” sembra iniziare a dare risultati concreti, con miglioramenti visibili sia lato vendite che nell’engagement del cliente finale.

GRAFICO DI ULTA BEAUTY:

ll supporto strategico in area $350 ha svolto un ruolo chiave nel contenere la pressione ribassista seguita al “doppio massimo” segnato nella parte finale del 2024. La tenuta di questo livello ha fornito le basi per un deciso rimbalzo che ha portato il titolo a recuperare con forza la media mobile a 200 settimane.
Attualmente il quadro tecnico si è ricomposto in modo costruttivo, con il titolo inserito in un up-trend ben definito, in avvicinamento ai massimi storici. Il recente rialzo è stato particolarmente sostenuto, non si possono pertanto escludere qualche fase di sano consolidamento.
 

OUTLOOK DI ULTA BEAUTY:

A seguito del primo trimestre 2025 il management ha rivisto in lieve rialzo gli obiettivi per il FY 2025.


Pur mantenendo un atteggiamento prudente, il board si aspetta un lieve miglioramento sia in ambito vendite che in merito agli EPS.

I nuovi target indicano:

Ricavi attesi tra $11,5 e $11,7 miliardi

Comparable sales previste in crescita tra 0% e +1,5%

EPS diluito atteso tra $22,65 e $23,20

Nonostante l’ambiente macro resti incerto (consumi, inflazione, pressioni sui costi), il management ha confermato tutte le altre guidance precedenti, inclusi investimenti in Capex ($425-500 mln) e obiettivi di margine operativo (11,7–11,8%).

OSSERVAZIONI:

Dopo un 2024 in chiaroscuro, Ulta Beauty mostra segnali di stabilizzazione e ripresa, supportati da buoni fondamentali, rinnovato slancio strategico e forte disciplina finanziaria.

Dal punto di vista dei multipli, il titolo tratta ben al di sotto della media storica.


Non emergono segnali di discontinuità nel modello di business, che continua a mostrare una solida resilienza di fronte a un contesto macroeconomico tutt’altro che semplice. Il recupero del titolo appare ben giustificato dai fondamentali.

Qualche mese fa, Warren Buffett ha scelto liquidare quasi completamente le proprie posizioni su Ulta Beauty, preferendo dirottare il proprio portafoglio verso altre opportunità. Decisione che ha fatto discutere, soprattutto perché arriva da chi è considerato il padre nobile del value investing.
Eppure, come spesso accade, dietro ogni decisione ci sono logiche e obiettivi individuali differenti.
Noi, dopo un’attenta riflessione, siamo arrivati a una conclusione diversa: in quel preciso momento, il valore intrinseco della società non risultava ancora del tutto riconosciuto dal mercato.
Questo episodio ricorda un principio importante: le scelte di portafoglio vanno sempre calate nel proprio contesto. Guardare cosa fanno gli altri può essere utile, ma non deve mai sostituirsi alle nostre analisi e convinzioni.

A questo punto sarà interessante osservare i prossimi sviluppi per capire come muoverci: la prospettiva è interessante ma anche il potenziale gain (96,46%) lo è....

RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:

PORTAFOGLIO TOTAL RETURN:

L’autore del presente articolo potrebbe detenere i titoli oggetto della sua analisi.
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