Dazi generalizzati del 30% dal 1° agosto per UE e Messico, con minaccia di raddoppio in caso di ritorsioni. L’annuncio, formalizzato tramite lettere alla presidente UE Von der Leyen e al governo messicano, segue la logica della “reciprocità commerciale”.
Trump accusa l’Europa di barriere tariffarie e non tariffarie responsabili del “disavanzo insostenibile” USA (€7.7 miliardi solo per l’export agroalimentare italiano nel 2024 ).
La clausola-chiave: esenzione dai dazi per le aziende UE che delocalizzano produzione negli USA, con promessa di autorizzazioni “in poche settimane”. Un’opzione irrealistica per filiere complesse come automotive o vini (per cui il 30% equivale a un “quasi embargo”).
Reazioni a Catena: Istituzioni e Mercati in Allerta
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UE: Von der Leyen definisce i dazi “sconvolgenti” e minaccia “contromisure proporzionate”.
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La Commissione tenta ancora la via negoziale fino al 1° agosto.
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Italia: Il governo invoca “accordo equo” ed evita toni bellicosi. Federalimentare avverte: “Superata ogni soglia di tollerabilità” per le PMI.
Impatto Economico: Numeri che Spaventano
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Export italiano a rischio: La CGIA di Mestre stima danni fino a €12 miliardi. Settori critici:
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Automotive (dazi USA già al 25%).
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Vini (USA = 14% export settore).
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Metalmeccanica (€8 miliardi export USA nel Q1 2025).
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Pil USA revisionato: Goldman Sachs taglia le stime 2025 dall’1% allo 0.5%, con rischio recessione al 45%.
Dinamiche di Mercato: Resilienza Tecnica vs. Volatilità Politica
Debito USA: La Crisi di Fiducia
Gli investitori istituzionali liquidano Treasury e dollaro, come già accaduto ad aprile, ragion per cui ci fu lo stop di Trump alle sue stesse azioni. Vedremo quanto cattivo sarà il mercato sin da lunedì 14 luglio per capire se, ancora una volta, il guerrigliero Trump sia costretto a tornare indietro, e alla svelta anche.
Lo State Street Risk Appetite Index (+0.36) segnala esposizione azionaria record, ma scetticismo su bond USA.
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Motivo: L’“affidabilità in caduta libera dell’amministrazione USA, con inversioni di rotta in 24 ore e formule di calcolo sconosciute, impiegate per il dimesionamento dei dazi.
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E' chiaro che l'obiettivo è spostare la produzione in Usa, ma è altrettanto chiaro che questo processo non può avvenire dal giorno alla notte.
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Analisi tecnica conferma trend rialzista: Al momento, eventuali ritracciamenti sono opportunità d’ingresso.
Analisi Tecnica - I Livelli Chiave da Monitorare
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Bund Europeo :
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Confermata rottura ribassista sotto 129,8: Target a 128 per l'entrata.
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Il suggerimento è, come per il rimbalzo al 129,8, prendere il rimbalzo corto ed uscire a maggior ragione in un contesto così volatile che, per l'obbligazionario è particolarmente delicato, in quanto sottoposto a notevoli ed enormi pressioni che causano incertezza.
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FTSE MIB:
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Leonardo (LDO)
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Target 56€ raggiunto (chiusura a 55.9€). Profit-taking già ampiamente concluso.
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Ne avevamo parlato in occasione del webinar e in articoli e basta vedere il disegno fatto a mano con il target raggiunto in maniera pulita.
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A2A
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Ingresso a 1.76€ con stop loss personalizzati.
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L'ingresso è a 1,76€ e sempre con stop loss adeguati al proprio profilo di rischio.
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Le probabilità di rimbalzo sono elevate e il successo dell'operazione ha ottime probabilità di riuscita.
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Affidabilità USA al Minimo, Tecnica al Massimo
Mentre Trump gioca a “dazi o delocalizza” sui social, i mercati scontano una crisi di credibilità istituzionale.
Come reagiranno gli investitori?
Il range delle possibilità è racchiuso in due mosse:
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Punire il debito USA (fuga dai Treasury) e agganciarsi all’analisi tecnica, unico faro in tempeste politiche improvvise.
La settimana a suo modo decisiva, inizierà il 14 luglio: se l’UE confermerà ritorsioni, i 128 sul Bund molto probabilmente saranno testati. Ma finché il trend azionario resisterà, ogni ritracciamento sarà un invito all’acquisto ... con stop loss ben piazzati.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
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