I rendimenti scendono ma non più di tanto. I perché di una situazione contrastata e un’analisi dei titoli quotati su Borsa Italiana. Il mercato intanto attende l’adozione dell’euro da parte di Bucarest.
Alla caccia di rendimento
Mentre il mercato guardava alla potenziale crisi dei Treasuries Usa nel centro dell’Europa dell’est a maggio scoppiava una crisi che ha fatto scattare l’allarme per molti investitori italiani. I titoli di Stato della Romania di colpo – complici i risultati delle elezioni presidenziali al primo turno – diventavano i grandi malati dei debiti governativi, con un improvviso balzo dei rendimenti dal 7,5 all’8,6%. E le prospettive sembravano ancora peggiori. La successiva vittoria al ballottaggio dell’europeista Nicusor Dan ha ristabilizzato la situazione ma certi segnali restano pur sempre preoccupanti.
Cosa va |
Cosa non va |
Debito pubblico fra i più modesti in Europa ma c’è chi contesta i suoi numeri |
Tasso di inflazione elevato (oltre il 5%), complice l’effetto guerra in Ucraina |
Le imposte sui redditi molto basse (al 10%) lasciano spazio per correttivi al rialzo |
Pil stanco |
La debolezza della valuta nazionale (il Leu) dovrebbe favorire l’export |
Tasso di interesse sempre rilevante (6,5%) |
Si sta cercando di adottare l’euro come valuta nazionale ma non si sa quanto durerà il relativo percorso |
La Banca centrale rumena è ancora in parte condizionata dal potere politico |
In questo contesto c’è però un motivo di nervosismo in ambito obbligazionario: si tratta della crescita delle emissioni espresse in euro, il cui costo sale, dato che la Romania mantiene la sua valuta. Eppure in Europa occidentale i portafogli degli investitosi sono sempre più carichi di titoli di Bucarest. Meglio allora non esagerare, poiché il quadro generale resta debole ma sotto controllo. Se improvvisamente la situazione dell’economia globale peggiorasse – complici le emergenze da dazi trumpiani – i primi a poterne risentire potrebbero essere proprio i titoli di Stato rumeni in euro e in dollari.
La fotografia dei rendimenti nella valuta nazionale, il Leu
Rendimento de decennale |
7,42% |
Minimo a 1 anno |
6,57% |
Massimo a 1 anno |
8,59% |
Curva dei rendimenti |
Di fatto piatta, con la scadenza a 1 anno al 7% |
Rating |
BBB- |
I due Romania in Eur leader come yield su Borsa Italiana
Romania 4,625% Ap2049 Eur |
XS1968706876 |
77,3 Eur |
6,5% |
Romania 6% St2044 Eur |
XS2908645265 |
94,8 Eur |
6,45% |
I due Romania in Usd leader come yield su Borsa Italiana
Romania 7,625% Ge2053 Usd |
XS2571924070 |
103,3 Usd |
7,5% |
Romania 5,125% Gn2048 Usd |
XS1837994794 |
78,3 Usd |
7,2% |
Due nuove emissioni su Borsa Italiana
Romania 5,75% St2030 Usd |
XS3114901336 |
100,44 Usd |
Yield 5,7% |
Romania 6,625% Mg2036 Usd |
XS3114897633 |
99,6 Usd |
Yield 6,7% |
Per chi non voglia andare troppo lungo
In Eur
Romania 2,875% Mz2029 Eur |
XS1892141620 |
97,3 Eur |
Yield 3,7% |
In Usd
Romania 5,875% Ge2029 Usd |
XS2756521212 |
101,5 Usd |
Yield 5,5% |
In sintesi
Su cosa puntare |
Cosa temere |
Sulla prossima adozione dell’euro come valuta nazionale: probabilmente ne trarrebbero vantaggio le attuali emissioni già espresse nella nostra divisa |
La volatilità delle scadenze lunghe, che potrebbe di nuovo aumentare nei prossimi mesi |