Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Obiettivo reddito – Timori sui bond in Usd? L’alternativa c’è. Analisi dei due Ipi ad alta cedola. Austria 2120, i livelli da monitorare


Us Treasuries sempre deboli in un quadro di incertezza anche sulla valuta regina. E allora? Meglio quelli di un Paese confinante, che pur sta soffrendo per le minacce da dazi ma che gode di un ottimo rating. L’anomalia dei bond Ipi, indicizzati Euribor 12 mesi (una rarità) + 500 pb! Infine l’analisi grafica del titolo più lungo in assoluto quotato su Borsa Italiana.

Buy or sell

C’è interesse per una valuta alternativa al dollaro Usa. Da tempo si registra la ricerca di alternanze al biglietto verde, destinato – nell’ottica dei mercati – ad attraversare una fase di ulteriori difficoltà.

Previsioni abbastanza caute - fra le tante - suggeriscono un valore medio del cross Eur/Usd tra 1,19 e 1,20 nel secondo semestre del 2025, con oscillazioni che potrebbero portare il rapporto anche oltre 1,23 in caso di tensioni macroeconomiche. Ecco una tabella riassuntiva dei valori attesi da uno dei principali osservatori di settore per il periodo autunnale 2025:

  • Agosto 2025: range tra 1,1639 e 1,2115, valore medio previsto 1,1877;
  • Settembre 2025: range tra 1,1748 e 1,2228, valore medio 1,1988;
  • Ottobre 2025: range tra 1,1822 e 1,2304, valore medio 1,2063;
  • Novembre 2025: range tra 1,187 e 1,2354, valore medio 1,2112;
  • Dicembre 2025: range tra 1,1624 e 1,2098, valore medio 1,1861.

Ing Bank in un report ricorda come il dollaro abbia ripreso il suo cammino al ribasso. L'Eur/Usd ha superato quota 1,17 e punta a 1,20. Le recenti oscillazioni dei tassi a breve termine hanno aumentato le probabilità di un rialzo dell’euro, ma è necessario che qualcosa si muova sui dazi, sui Treasury o nella Fed per far partire davvero la corsa all’insù.

Vediamo ora i riferimenti grafici.  

Ultimo cross

1,171 Eur/Usd

Resistenze Eur/Usd

1,177 (resistenza debole) e 1,180 (resistenza forte)

Supporti Eur/Usd

1,161 (supporto debole) e 1,158 (supporto forte)

Molti investitori obbligazionari hanno rallentato o sospeso l’attività in Usd, complici le incertezze sulle evoluzioni, cercando alternative sul dollaro canadese e su quello australiano. Oggi analizziamo allora il primo comparto, partendo dal fronte valutario.

Situazione in corso

Il Cad sta vivendo una fase di forte debolezza, complici le mattanze da dazi Usa. La rottura all’insù degli 1,51 Eur/Cad ha portato il cross verso 1,60, superati di recente. Non si registrava un simile crollo dai tempi del Covid. L’impostazione grafica lascia intendere una possibile ulteriore fase ribassista del dollaro canadese

Ultimo cross

1,616 Eur/Cad

Resistenze Eur/Usd

1,627 e 1,641 Eur/Cad

Supporti Eur/Usd

1,568 e 1,531 Eur/Cad

Debolezza quindi, che non esclude ulteriore debolezza ma che giustifica la valutazione di parziale avvicendamento all’Usd in molti portafogli di un certo rilievo.

Spazio allora ai titoli di Stato canadesi (rating AAA di S&P e Aaa di Moody’s), gli strumenti più interessanti a taglio 1.000 per investire su questa valuta, visto che bond bancari e corporate – spesso rilevanti come rendimento – non sono quotati su Borsa Italiana. Non molto elevata la loro liquidità, che si concentra su alcune emissioni.

Canada 2,0% Gn2028 Cad

CA135087H235

98,0 Cad

Yield 2,75%

Canada 2,25% Gn2029 Cad

CA135087J397

97,9 Cad

Yield 2,8%

Canada 5,0% Gn2037 Cad

CA135087XW98

116,7 Cad

Yield 3,5%

Canada 2,75% Dc2048 Cad

CA135087D358

84,4 Cad

Yield 3,8%

I “super generosi” bond di Ipi, un caso anomalo

Certamente sul mercato si annoverano molti bond munifici. Ma il caso dei due Ipi indicizzati Euribor 12 mesi è senz'altro anomalo. Un lettore chiede allora delucidazioni su queste particolari obbligazioni corporate.

Emissione

Ipi Spa Frn Euribor12m+5% St28 Amort. Eur

Ipi Spa Frn St32 Amort. Eur

Isin

IT0005558603

IT0005661498

Attività emittente

Società immobiliare con sede a Torino, creata nel 1970 all'interno del gruppo Toro Assicurazioni e poi quotata alla Borsa di Milano. Successivo delisting nell'ottobre 2009, a seguito di un’Opa da parte della famiglia Segre

Società immobiliare con sede a Torino, creata nel 1970 all'interno del gruppo Toro Assicurazioni e poi quotata alla Borsa di Milano. Successivo delisting nell'ottobre 2009, a seguito di un’Opa da parte della famiglia Segre

Struttura

Cedola annuale indicizzata al tasso Euribor a 12 mesi, maggiorato di uno spread pari a 500 pb%. È previsto un rimborso in quattro rate dal 2025 al 2028

Senior unsecured. Cedola annuale indicizzata al tasso Euribor a 12 mesi, maggiorato di uno spread pari a 500 pb. È previsto un floor (tasso minimo) del 7%. Call 23/9/2029 a 100 Eur

Quotazione

Borsa Italiana

Borsa Italiana

Taglio

100.000 Eur

1.000 Eur

Ammontare emesso

20 milioni Eur

30 milioni di Eur

Quotazione

Sui 99 Eur

Sui 100 Eur

Yield stimato

7,8%

7,0%

Liquidità

Bassissima: spread venerdì pomeriggio con bid a 94,17 Eur e ask a 101 Eur. È uno dei maggiori di Borsa Italiana!

Collocamento in corso attraverso il Mot

Una valutazione

Ipi si caratterizza per piccole emissioni, di cui alcune già rimborsate. Questa – collocata nel settembre 2023 – è del tutto atipica per il rendimento distribuito ma assolutamente poco significativa in termini di liquidità (modestissima), dovuta a un rapporto ammontare/taglio iper esiguo. Si tratta del classico bond detenuto probabilmente dallo stesso emittente

Questa è una nuova emissione sul Mot, con scambi finora ridotti. Certamente la favorisce il taglio 1.000 ma l’ammontare emesso di soli 30 milioni rende il titolo uno dei più “piccoli” fra quelli della categoria corporate all’italiana. Tutta da verifica la liquidità alla fine del collocamento

Austria 2120, facciamo il punto sulle sue evoluzioni

Molti investitori italiani detengono in portafoglio titoli di Stato extra lunghi e recriminano per la scelta. Si pensava infatti che avrebbero messo a segno performance in conto capitale di tutto rilievo in presenza di tagli dei tassi da parte della Bce. I tagli ci sono stati ma le quotazioni dei governativi “hyper duration” risultano ancora molto basse. E ora? Dopo aver analizzato domenica scorsa il Btp 2072, è la volta oggi del più esasperato di tutti, l’Austria 2120 (AT0000A2HLC4).

Rendimento a scadenza in corso

3,12%

Rendimento massimo ultimi tre anni

Quello attuale

Rendimento minimo ultimi tre anni

1,94% (dicembre 2022)

Rendimento al collocamento

0,88%

Prezzo collocamento

98 Eur

Quotazione chiusura 16/8/2025

31,16 Eur

Prezzo minimo ultimi tre anni

Quello attuale

Prezzo massimo ultimi tre anni

53,4 Eur (dicembre 2022)

Due resistenze importanti

A 35 Eur e poi nell’area dei 40 Eur

Livello da monitorare

Un calo sotto il 2,8% di rendimento porterebbe probabilmente a una netta sua ulteriore discesa

Da notare!

Scambi sempre significativi (in media quasi 200 al giorno) ma in netto calo da maggio

È quasi incredibile come il mercato abbia batostato questo extra-extra lungo, a causa della sua rilevantissima duration (a 38). L’accentuazione nella discesa della quotazione nel 2025 è andata oltre le più negative previsioni. Quando però i mercati esagerano in una direzione capita spesso che poi reagiscano in direzione opposta. Se lo stanno augurando tutti gli investitori collocati su questo iper sofferente Austria. Una risalita sopra i 35 Eur sarebbe un primo segnale in tal senso.

= = = = = =

L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!