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FALSO BREAKOUT ... MA SIGNIFICA CHE NON SALIRA' MAI PIU? ?


L'amico Frigieri mi manda un articolo con video intervista al suo amico Prechter che racconta come i breakout sugli indici USA non funzionano più da tempo. Noi questo lo abbiamo raccontato da anni perchè i mercati USA li tradiamo da anni e soprattutto perché in letteratura e pubblicistica questo fatto è noto da tempo ed è stato indicato da molti autori (Larry Connors, Perry Kaufmann e il povero Tomasini tra gli altri) che sui mercati liquidi i breakout non funzionano mentre sono efficaci sui mercati illiquidi (da qui la ragione per cui tutti i trader retail tradano il Dax ed il Ftse MIB).

 

Però o si parte dal presupposto di Frigieri e Prechter che siamo alla fine del mondo e che tutto va a rotoli e passerà tanto tempo prima di vedere un rialzo che Frigieri diventerà vecchio e bianco come Matusalemme oppure prima o poi l'area di 1140 dello SP500 dovrà essere passata. E quindi quel breakout sarà buono.

 

Per il momento la palla torna sotto i piedi di Frigieri e Prechter e il mercato scende o meglio non va da nessuna parte come il nostro Thrust Index dimostra nel grafico qui sotto:

 

 

Vi dico la verità: sarebbe bello avere un bel drittone al ribasso con tanta volatilità così guadagniamo un sacco di soldi. Invece forse avremo un altro periodo laterale che ci fa saltare i nervi a tutti. Triste verità.

 

Segnalo un ottimo articoletto oggi a pagina 2 del Sole 24 Ore: Luigi Campiglio docente di Economia Politica alla Cattolica di milano scrive "Poiché la crescita della capacità produttiva del nostro sistema manifatturiero è troppo assa, non basta a spingere le imprese a investire e ad assumere. Allora: secondo l'Eurostat questa capacità in Italia è pari al 68.6%, era il 66% nel 2009. In Germania siamo al 79.8% del secondo trimestre di quest'anno contro il 71.8% dello stesso periodo dell'anno scorso. Un rimbalzo forte, quest'ultimo, a fronte di un rimbalzo, il nostro, diciamo lieve. I dati sull'occupazione sono coerenti con questo andamento. Aggiungo un timore: quello che le imprese, in un quadro di questo tipo, abbandonino sempre di più l'Italia. Una soluzione che può giovare al futuro delle singole società, ma che certamente nuoce all'intero sistema. E allora se è vero che le grandi aziende non si improvvisano, si potrebbe almeno lavorare per la solidità delle reti di impresa".

 

Quando vi chiedete perché la forza relativa del nostro indice è ai minimi storici dalla unione monetaria contro Europa e contro il resto del mondo ecco qui la risposta: non siamo produttivi, siamo una manica di imbecilli che discute di documenti falsi propalati sui giornali, si manda a "vaffa" in diretta televisiva davanti a milioni di infanti e litiga per il nonnulla mentre il paese va a fondo.

 

E' chiaro che in questo quadro i titoli che mostrano i muscoli sono sempre e comunque stranieri: bastano i segnali che l'ottimo Sandro Mancini continua con ferrea disciplina a pompare sul Lombard per capire che da qualche parte qualcosa nel nostro paese sta toccando.

 

Tra i pochi titoli da seguire BasicNet che se entra in area 3 euro con volumi consistenti è da comprare e Brembo che è orientata alla qualità dei prodotti e lavora all'estero che sta mostrando i muscoli.

 

 

 

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