Piano Bar di Virginio Frigieri
Primi cedimenti significativi…
Quadro Tecnico del 12 ott. 2014
Con la chiusura di venerdì la situazione sugli indici americani dall'inizio dell'anno è la seguente:
DowJones -2%; S&P600 SmallCap -8,20%; S&P400 MidCap -2,82%; Nyse Composit Index
-1,00%; Russell 2000 -9,5%; solo l'S&P500 resta per ora in attivo di un misero 1,04%.
Sul versante europeo le cose non vanno molto diversamente infatti:
FTSE100 -5,62%; Dax -6,51%; CAC40 -3,83; solo il nostro SPMIB e l'FtseAllShare restano per ora a galla con un +1,43 per il primo e un +0,48% per il secondo, mentre la solo Spagna realizza un rendimento decente mettendo a segno un +3,99.
In altre parole, il rischio per il proprio denaro è di gran lunga inferiore nella liquidità che in borsa. Considerate poi che per arrivare a fine anno servono ancora due mesi e mezzo e che il mercato orso è ancora un orsacchiotto giovane.
L'Ending Diagonal ampiamente illustrato nell'articolo precedente e qua ripreso ha impiegato un anno giusto (dal 9 ottobre 2013 al 10 ottobre 2014). Ottobre è sempre stato un mese importante per i mercati… l'11 ottobre del 2007 abbiamo avuto il massimo precedente del Dow e da lì è cominciata la discesa e si è innescata la crisi dei subprime. Il 9 ottobre (due giorni prima il Dow aveva segnato la sua chiusura più alta. Ma anche nel 1989 il 9 ottobre il Dow segna la chiusura massima di quell'anno a cui seguirà un calo del 10% in una settimana scarsa. Anche nel 1929 era l'11 Ottobre quando si è avuto il crollo azionario più forte. Il 9 Ottobre del 2013 segna il minimo da cui inizia l'ending diagonal che ci ha portato ai giorni nostri. Su quella trend line il mercato ha effettuato tre test doppi prima di arrivare alla rottura di venerdì. Spesso ci dimentichiamo che le trendline le tiriamo noi, ma è il mercato che le crea allineando i minimi e i massimi su livelli che consentono la tracciatura di queste linee. La rottura dell'ending diagonal di oggi rafforza quelli che fino alla scorsa settimana erano solo forti timori e ci fornisce un'ulteriore prova in chiave tecnica che la figura precedente è completa. Il primo target di minima diventa ora il retesting dell'area 14.500-15000 punti dove l'ending diagonal era cominciato.
Anche l'S&P500 ha rotto con decisione il canale di trandig dell'onda (5) come si vede dal grafico sopra. Adesso c'è da rompere il supporto psicologico di quota 1.900 dove si trova anche il minimo di onda 4, ma c'è troppo potenziale ribassista sotto a quel livello per poter anche solo sperare che regga e si fermi lì. Anche in questo caso la zona 1725-1750 dove troviamo il minimo di onda (4), costituisce il target più realistico per la prima potata. I rapporti Put/Call Ratio stanno aumentando
il Vix è in fase di risveglio ve l'ho messo nella parte bassa del grafico. Poi esaminati tutti gli indicatori che vi pare resta il contesto, il mood sociale che sono profondamente diversi da un mercato toro ad un mercato orso. In un mercato toro l'ipervenduto è un segnale per rientrare long sul mercato. In un mercato orso se comprate quando c'è ipervenduto beccate solo dei rimbalzetti in controtrend , perchè arrivati in ipervenduto gli indicatori restano lì per mesi e ritornano giù. Alcuni dei più grandi cali della storia dei mercati azionari si sono verificati solo dopo che aver raggiunto picchi di ipervenduto con sell-off forti e consistenti. Nel grafico sotto potete vedere quante volte l'RSI ha dato in indicazione di ipervenduto dal '29 al '32… poi se volete fare trading al rialzo in un canalone discendente come quello accomodatevi pure.
Siamo ancora all'inizio… ci sono ancora gestori che vanno in televisione per tranquillizzare i loro clienti dicendo che questo ribasso del mercato azionario "è sano"… e la percentuali di orsi si attesta appena al 14%. Queste cose si dicono tipicamente in un mercato toro non in un mercato orso. Ci sarà di ridere quando questa percentuale salirà attorno al 50% e gli stessi che ora parlano di ribasso sano, dovranno gioco forza consigliare cautela temendo prezzi ancora più bassi. Comunque tornando al presente la prossima settimana è possibile assistere ad un rimbalzo per un retesting dal basso dei supporti rotti che sono diventati resistenze. Da ora in avanti questi rimbalzi vanno considerati per aprire posizioni short (Sell-opportunity).
L'intensa pressione delle vendite sul Nasdaq hanno portato a nuovi minimi. Adesso resta da rompere il bordo superiore del trend-channel che sale dal 2009. Dopo c'è da chiudere un gap a 4185,80, e da li si potrà scendere verso i minimi di aprile in zona 3945-4000.
Rendimenti T-Bond:
Il minimo della barra di giovedì ci costringe a rivedere il conteggio delle onde poiché un onda 2 non può ritracciare più del 100% di onda 1. Al livello in cui siamo arrivati, siamo prossimi al ritracciamento del 50% dell'onda (1) di grado intermediate. Sulla carta c' è quindi spazio ancora per una leggera discesa, ma con i livelli estremi di sentiment a cui siamo arrivati , ormai è più probabile che onda sia finita l'onda (2) piuttosto che questa possa portare a nuovi minimi.
Euro/USD:
Anche su Eur/Usd abbiamo modificato l'etichettatura delle onde. Non possiamo dire che il precedente fosse sbagliato per cui lo teniamo come conteggio alternativo. Tuttavia un'onda (2) avrebbe dovuto spingere con più decisione il rimbalzo, per cui al momento il movimento della scorsa settimana potrebbe essere un semplice abc di onda 4. In questo caso l'euro riprenderà la discesa molto prima ed immaginando un onda 5 uguale all'onda 1 estenderà fino alla zona 1,2250 – 1,2300. Seguiamo lo sviluppo.
Oro e Argento:
Il rimbalzo sull'oro è arrivato a 1.233,20 nella seduta di giovedi. Dovremo attendere ancora lo sviluppo del movimento in corso per capire se il minimo a 1182, va battezzato come onda 1 o come terzo movimento di grado Minute di onda 1, Il rimbalzo in atto dovrebbe realizzare un classico abc e protrarsi almeno fino a 1.250 o quasi. Nè possiamo ancora escludere che il rally possa trasformarsi in una correzione più complessa come ad esempio un doppio zigzag. Al contrario il cedimento di quota 1203 eliminerà ogni residuo potenziale rialzista dando la stura alle restanti onde 3,4,5 e target finale tra 800 e 1.000. Ma per ora è difficile essere precisi in questo senso perchè non possiamo sapere quanto tirerà l'onda 3. L'unico conto della serva che possiamo fare ipotizzando che l'onda 1 sia finita lì a 1.182$ è proiettare l'estensione di questa onda a 2,618 di Fibonacci . Il risultato finale sarebbe 922, ma da prendere per ora con le molle.
L'argento ha seguito nel rimbalzo l'oro abbozzando anche lui un abc di rimbalzo che dovrebbe proseguire almeno fino ai 18$/onz. , ma che potrebbe estendere anche fino ai 18,60 – 18,70 mentre sotto 16,65 si riprenderebbe il trend ribassista con nuovi minimi verso il target dei 14,80 – 15,00.
alla prossima.