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EUROGRUPPO E ITALIA
Dopo gli incontri di ieri tra i rappresentanti della zona euro oggi i meeting prevedono nuovi incontri con i partner Ue.
Ieri per mezzo di un documento ufficiale, è stato chiesto all'Italia di adottare "misure efficaci" per aumentare lo sforzo di riduzione del deficit strutturale. L'Eurogruppo ha riconosciuto e dato atto all'Italia di aver intrapreso riforme nella giusta direzione ma, per bocca del presidente Djisselbloem (sotto in foto), ha fatto sapere che l'Italia deve impiegarsi da qui a marzo periodo in cui la Commissione europea darà il giudizio ultimo sul bilancio italiano del 2015, per raggiungere un miglioramento del deficit strutturale pari allo 0,5% del Pil .

Poco dopo la pubblicazione del documento Padoan ha detto che non vi è "nessuna richiesta di misure aggiuntive" e che Roma non intende introdurre misure correttive ma solo velocizzare l'applicazione delle riforme in agenda .

BTP E SPREAD
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund ripartirà stamattina da 1,95%. Ieri il mercato pare aver diferito il taglio del rating e infatti se fino a tarda mattinata il tasso del decennale si è mantenuto sopra il 2%, nel pomeriggio è di nuovo sceso al di sotto, a un soffio dai minimi toccati la scorsa settimana.
Sull'allargamento dello spread tra benchmark italiani e tedeschi ha pesato il rialzo del Bund, che ha tratto beneficio degli ulteriori segnali di rallentamento economico giunti dalla Cina e dal Giappone.

ULTIME SULLA GRECIA
Ieri Dijsselbloem, al termine del meeting di Bruxelles, si è espresso anche sulla Grecia rivelando chei Atene chiederà oggi un'estensione di due mesi per il suo piano di salvataggio.
In merito all'argomento, qualche ulteriore approfondimento sul tema potrebbe giungere nel corso della giornata da (numero uno del Fmi, uno dei principali creditori della Grecia sotto in foto) che oggi sarà a Milano per intervenire all'inaugurazione dell'anno accademico all'università Bocconi.

Nel contempo il governo greco ha deciso di anticipare di due mesi, alla prossima settimana, il voto per la presidenza della Repubblica in Grecia con il preciso obiettivo di porre fine ad un periodo di incertezza politica. E evidente che l'eventuale sconfitta del candidato della maggioranza potrebbe rimettere il gioco le sorti del premier Samaras e portare a nuove elezioni anticipate.

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