Alcuni cari amici mi rimproverano la mia pazienza nel mantenere tra i titoli che seguo, da oltre un triennio, le autostrade meridionali. Unico titolo che segnalato a 17 continua pateticamente a quotare tra 15 e 16 euro.
Le ragioni della stasi sono ben note. La politica è entrata nel rinnovo della concessione autostradale scaduta da due anni e si attende ancora l'asta. Tutto questo con il timore che anche la UE possa dire la sua. Ovvio che in futuro staremo lontani da titoli in cui la burocrazia puo' dilazionare gli eventi, ma le Autme le conoscevamo bene fin dagli anni '80 al ristretto, poi sospese, etc. etc. Infine acquistate da Autostrade per l'Italia (Benetton).
Ma l'asta prima o poi si fara'. Come segnala il sole 24 ore OGNI GIORNO nella sua tabella, il valore patrimoniale è di circa 22 euro, perché vendere a 15 euro quando abbiamo due alternative sull'esito della concessione?
1) Atlantia ottiene il rinnovo trentennale della concessione vincendo la gara ed almeno al valore patrimoniale l'azione risalira' (guardate cosa vale la casa madre Atlantia come rapporti C/MP e P/E).
2) Atlantia perde o non concorre. Forse meglio perché chi vince deve pagare ai soci la cifra dei lavori fatti e non ammortizzati ancora, segnalata in OGNI BILANCIO ,e che farebbe la gioia dei soci….
Come avevamo scritto una vicenda win/win dominata dalla pazienza di Giobbe.
Gli articoli del lombardreport.com sono letti mediamente da circa un migliaio di lettori, come mostra la nostra macchinetta che conta i clic. Di questi, una decina dice di seguirmi – bontà loro – dai tempi eroici in cui scrivevo su Il Globo, Investire, Affari e Finanza di Repubblica, Il Giorno/Carlino/ Nazione e questi tre giornali con una rubrica domenicale quasi quindicennale etc.
Una decina di lettori (e solo loro) potrebbe perciò ricordarsi ancora (dato che dicono che mi leggono da 35 anni) di altri tre fenomeni di terrificante attesa. Quanto segue non interesserà assolutamente tutti gli altri lettori….ma sono una specie di Diario rivolto alla decina di vecchi lettori.
Il primo era la mitica Banca Centro Sud, poi divenuta Citibank Italia per la quale pateticamente avevo atteso per 5 anni l'OPA (allora NON obbligatoria) e che poi finalmente era avvenuta. Perfino il mio famoso agente di cambio P.F., maestro nell'analisi delle azioni e con un fiuto di borsa impareggiabile, mi sgridava cordialmente ogni volta che citavo l'azione per la mia assurda attesa. Dopo tre/quattro anni finalmente il delisting.
Sempre negli stessi anni c'era stata una folle stremante attesa per l'opa di Interbanca priv e ord. Praticamente solo le priv erano quotate e naturalmente, dopo un biennio di attesa, quando il titolo venne delistato, l'azione priv venne tratta molto peggio della ord (così risparmiarono sulla spese del rimborso delle priv che erano molto diffuse in borsa….) ma almeno un tozzo di pane venne assicurato !!
L'ultimo caso era stato rappresentato da SETEMER (nome che al mercato ristretto era volutamente mutato in senso peggiorativo come potete immaginare ) della Ericsson per la quale dal 1986 scrivevo come un invasato che non c'era ragione per il colosso svedese di mantenere quotata questa societa', ottima ed in utile, che in pancia aveva un gioiellino come allora era FIAR che poi venne quotata in borsa. Setemer passo' poi dal Ristretto al largo mercato cambiando il nome in Ericsson. Ma noi rimanemmo convinti che prima o poi il delisting dovesse avvenire. Per fortuna l'azienda andava bene e le quotazioni nel frattempo salivano.
Attesa quindicennale, anzi ventennale che si concluse verso il 2005 se ricordo bene. Dal 1997 riscrissi le stesse storie sul "nuovo" lombardreport.com e molti abbonati l'acquistarono, l'opa scatto' dopo 7/8 anni.. ma a prezzo basso…. non consegnammo le azioni e ci impuntammo ad attendere la residuale con prezzo allora fissato dalla Consob. E quello fu un giorno di festa per i lettori che ci avevano seguito in quanto la Consob fisso' giustamente un prezzo corretto e molto piu' elevato rispetto alla precedente proposta di Ericsson, quindi attendere paga.
Scusate queste tre storie che ovviamente non interessano a nessuno. Servono solo a provare che sul LUNGO termine la logica vince. Anche se sul LUNGO termine…come dice la famosa frase, siamo tutti…
Perciò perché vendere le Autostrade Meridionali quando si avvicina l'asta per la concessione e nel frattempo quest'anno ci danno 0,40 euro di dividendo come contentino per l'attesa ? Rende percio' quasi il 3% ,meglio di uno sberleffo in questi tempi di rendimenti azzerati, ed il traffico cresce. Quindi il futuro non rappresenta un pericolo per l'attività sociale della concessionaria autostradale in regime di "prorogatio". E' un investimento omeopatico, tra le azioni monitorate, e mi rifiuto di venderle in perdita. Sarebbe la prima perdita del portafoglio…..meglio avere la pazienza di Giobbe. Ne riparliamo tra qualche mese (o anno) compatibilmente con le decisioni governative. Ricordo che nel frattempo i lavori straordinari sono bloccati, con grave nocumento per i disoccupati campani che vedono chiuso una fonte di lavoro per di più necessaria per la collettività.
L'articolo ovviamente e volutamente dimentica l'altra lunghissima patetica attesa; quella dell'OPA su Bonifiche Ferraresi iniziata 10 euro nel 2003 e terminata finalmente a 30 euro circa nel 2014 tra alti e bassi. visto che Banca d'Italia aveva inspiegabilmente rifiutato pochi mesi prima una offerta a oltre 35 euro ! Ma questa storia,tutti voi la conoscete molto bene essendo stato il lombardreport.com per un decennio il megafono delle bonifiche ferraresi…. Speriamo di non attendere altri 13 per le Autme.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)