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DISCORSO DI DRAGHI: LE REAZIONI DEI MERCATI
Importanti e determinanti per i mercati le parole di Draghi sulla volatilità dei mercati, della quale la Bce non intende tenere conto nelle sue decisioni di politica monetaria. Secondo il presidente Draghi, l'istituto centrale ritiene che ci si potrebbe attendere periodi di elevata volatilità ma, aggiunge, che pur in presenza di tali eventualità la Bce non muterà orientamento di politica monetaria in risposta a tali movimenti.
Il consiglio è infatti unanime, ha ribadito Draghi, sulla necessità di guardare oltre la volatilità del mercato, che potrebbe essere determinata da fattori tecnici, come da una maggiore crescita o da una maggiore inflazione.
In risposta a tali affermazioni il Bund ha reagito malamente. Il Btp ha sovraperformato il Bund e il differenziale fra i decennali di riferimento italiano e tedesco ha toccato in seduta i 128 punti base per chiudere a 129 dopo essersi spinto martedì fino a 147.

GRECIA: PICCOLI PASSI IN AVANTI
Pur in una situazione ne rosea ne definita dove rimangono divergenze importanti l'incontro terminato a tarda sera ieri a Bruxelles fra Tsipras e i rappresentanti di Ue, Bce e Fmi, si è concluso all'insegna di un leggero progresso.
Un comunicato della Commissione parla di una riunione "costruttiva" e anche il premier greco si è dimostrato positivo abbozzando che l'accordo è "vicino" e ha ribadito che Atene pagherà la rata del debito al Fmi in scadenza domani.
Tuttavia e per contro il governo continua a respingere alcune delle richieste dei creditori.
Juncker convocherà un ennesimo incontro nei prossimi giorni

ITALIA: DATI SULL'OCCUPAZIONE
Anche Istat ha diffuso alcuni dati relativamente all'occupazione in Italia.
Dai dati si evidenzia che il tasso di disoccupazione di aprile è sceso al 12,4% dal 12,6% (rivisto dal 13%) di marzo, dopo due mesi in cui era tornato a salire.
Anche l'Ocse diffonde dati leggermente migliorativi: nell'Economic Outlook semestrale pubblicato ieri, si conferma per quest'anno la stima di crescita dello 0,6% diffusa a marzo,e si rettifica la previsione 2016 a +1,5% da +1,3% delle stime formulate a marzo.
Per quanto riguarda il dato relativo alla disoccupazione il valore stimato è pari a 12,7% nel 2015 e 12,1% in 2016.
Per quanto riguarda il dato agglomerato relativo alla zona Euro l'Ocse prevede una crescita pari a 1,4% quest'anno e 2,1% nel 2016.

USA: DATI SULL'OCCUPAZIONE
In attesa per oggi il dato relativo alle nuove richieste settimanali di sussidio di disoccupazione per cui le stime del mercato si attestano a 279.000 unità.
Intanto il dato di ieri ha mostrato che il settore privato Usa ha creato 201.000 posti di lavoro in maggio, mettendo a segno l'incremento più ampio dallo scorso gennaio e risultando leggermente superiore alle attese.
Per domani le stime sono per la creazione di 225.000 posti di lavoro nel comparto non agricolo per il mese di maggio.

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