Sette candele rosse per l’euro sul dollaro. Volatilità in arrivo?


Cedole & dividendi

Gli 1,083 del cambio euro/dollaro sono alle spalle, dopo ben sette candele rosse successive per la nostra valuta, indebolita sia dalla probabile politica monetaria aggressiva degli States sia dai problemi interni dell’Unione. Ora la moneta verde si trova compressa fra quel valore e la banda inferiore di un canale ribassista per l’euro iniziato mesi fa, individuabile attualmente nel “cross” 1,07. Era già successo proprio a cavallo fra 2017 e 2018, ma il contesto politico-monetario appariva allora diverso.

La possibilità che per la terza volta venga testata quota 1,0545 è data quasi per scontata, ma prevedere cosa succederà dopo appare impossibile allo stato attuale delle cose. Rispetto al passato la marcia del dollaro sembra oggi più progressiva ma anche netta, con tutte le medie mobili – corte e lunghe – che lo sostengono. Alcuni indicatori tecnici scontano però un ipervenduto dell’euro e ciò lascia intendere che rimbalzi tecnici di breve periodo sono possibili.

Gli 1,0829 potrebbero essere di nuovo rotti, in direzione opposta, ma soprattutto è prevedibile una maggiore volatilità nelle prossime sedute. Lo dimostra il fatto che i “bullish” (rialzisti) per l’euro sembrino di nuovo prendere il sopravvento sui “bearish” (ribassisti) nei sentiment di mercato. Fenomeno inevitabile dopo sette candele rosse.

Per obbligazionisti e investitori su azioni ad alto dividendo in dollari non resta quindi che attendere e puntare a quel 1,0545 in cui si vedrà inevitabilmente tempesta. Se i profitti realizzati sono davvero significativi meglio alleggerirsi un po’ prima. In caso contrario non resta che restare solidamente ingabbiati in un conto in dollari, perché prevedere cosa succederà dopo sarebbe davvero azzardato. Tutto dipenderà dalle decisioni della Fed e soprattutto della squadra economica del neo Presidente Trump, che sembrerebbe voler scardinare l’autonomia della Banca Centrale Usa.