Riflessioni di un lunedì pomeriggio


Salve a tutti,

mercato molto positivo oggi e la domanda che ovviamente tutti ci stiamo facendo è se si tratti di un mero rimbalzo o di qualcosa di più interessante. Premesso che lo sapremo solo più avanti, per il momento possiamo analizzare il mercato alla luce di ciò che sappiamo oggi e di ciò che è ragionevole aspettarsi di conseguenza.

Parto da A2A che a livello di listino conta poco (circa l'1% sulla capitalizzazione totale dell'indice FTSE Mib ad oggi), ma che è ormai l'unico titolo in portafoglio e mi sta facendo riflettere su alcune questioni. Lo stop non è (ancora) stato colpito, quindi la posizione è ancora aperta e al momento sta producendo una lieve perdita teorica. Immagino vi starete chiedendo se possa avere senso mantenere aperta per così tanto tempo una operatività come quella basata sulle trendline. Ebbene, me lo sto chiedendo anche io.

Come segnalato all'inizio dell'anno quando questa rubrica ha preso il via, quello di cui vi parlo è un work in progress. Nel senso che la strategia non è definitiva (nessuna lo è, a dire il vero, i miglioramenti possono materializzarsi sempre e in qualsiasi contesto), perché nulla esclude che possano esservi modi migliori di fare le cose. Vi dico in tutta sincerità che sebbene non sia capitato molte volte nella storia di avere posizioni aperte per tanto tempo, può capitare non solo di trovarsi con titoli in tasca per mesi, ma anche di vederli andare in stop dopo aver toccato soltanto uno dei target o dopo aver sfiorato il target più ambizioso. Di conseguenza mi sono messo in un cassetto mentale l'idea di provare a verificare cosa sarebbe successo in generale ragionando in modo diverso.

Il concetto è questo: se la trendline su cui sto lavorando è stata generata da un numero di barre limitato (8-10 in molti casi), ha senso che il titolo rimanga in portafoglio per mesi aspettando un target che dovrebbe essere un riflesso di quella trendline? La risposta è negativa, penso: se il target non viene raggiunto entro un certo lasso di tempo è puramente casuale il fatto che possa poi essere raggiunto dopo settimane o mesi dal setup di entrata. Soprattutto quando viene colpito il target cautelativo ma non quello aggressivo. Ciò che mi chiedo, quindi, e che sottoporrò a verifica non appena possibile, è se non possa essere preferibile stabilire un confine temporale di lavoro, raggiunto il quale si chiude la posizione a prescindere dal risultato ottenuto. Mi ci metterò al più presto, e vi farò sapere cosa salta fuori.

Torniamo sul pezzo e dedichiamoci all'analisi real time del mercato. 

Indice FTSE Mib

Rimbalza con decisione dal minimo di venerdì, ma il quadro non è affatto cambiato: siamo sempre in laterale di medio, quindi molto dipende dai contesti dei singoli componenti, che a loro volta non mostrano segnali direzionali chiari (vedi sotto).

Eni: quadro grafico molto similie a quello dell'indice, anche se guardando indietro per alcuni mesi di storia si osservano tre grandi fasce laterali: quella tra 13 e 14 euro che incorpora la maggior parte delle giornate, e le due ali da 14 a 15 e da 12 a 13 in cui il titolo si è trovato in brevi periodi di tempo collocati qua e là. Al momento siamo tra i 12 e i 13, per la seconda volta in un paio di mesi. Finché non si torna stabilmente sopra i 13 il quadro rimane pericolante.

Enel, Intesa: rimbalza con volumi molto basso e in alcuni casi ridicoli e per il momento non mostra una vera direzionalità (siamo nei pressi del prezzo di apertura)

Atlantia: come Eni, con range principale tra i 22 e i 23 ed escursioni negative fino a 21, positive fino a 24. Siamo sotto i 22 al momento e il quadro è sempre pericolante.

Luxottica: mosca bianca, ripartita con volumi discreti dopo l'exploit del 25 ottobre. Il trend di breve è rialzista.

Generali: laterale che più non si può senza volumi.

Tenaris: la cavalla torna a scalpitare; volumi importanti venerdì scorso e partenza all'attacco dei massimi di periodo. oggi sale ancora senza volumi, ma il trend dovrebbe proseguire.

Snam Rete Gas: difficile da analizzare al momento, dato il -15% circa originato dallo scorporo di Italgas. Ne riparliamo più avanti.

Unicredit: consistente gap up di apertura, prezzo in mezzo al canale laterale, volumi scarsi finora. Che cosa ne possiamo trarre?

Telecom Italia: in correzione dopo il piccolo rally della seconda metà di ottobre. volumi importanti venerdì, forse si prepara ad un nuovo allungo?

Conclusioni? Al momento non ci sono elementi per pensare ad una evoluzione direzionale del trend in essere sul mercato, che si conferma laterale fino a prova contraria. Deludente, lo so, ma questo è quanto.

Domenico Dall'Olio

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)