Portafoglio azionario: aggiornamento flash !


Per problemi di lavoro fuori sede, pubblichiamo con ritardo le varie operazioni eseguite nella giornata di contrattazioni di ieri.

Partiamo quindi dalle movimentazioni nel nostro Portafoglio azionario, nel quale nella mattinata di ieri in apertura siamo entrati sul titolo italiano SABAF (componenti per cucine ed apparecchi domestici a gas) a 15,53 €. Su questo segnale noi abbiamo ricevuto la notifica via mail ma non sms.

A fine giornata borsistica (molto pesante per tutti i listini, italiani ed internazionali) è scattato lo STOP sui titoli italiani CIR a 1,37 € e purtroppo FINCANTIERI a 0,8315 €.

Le segnalazioni via mail ed sms non sono partite per problemi al server (cosa strana visto l'invio corretto delle segnalazioni sul FIB al quadrato) che contiamo di risolvere al più presto e di questo ce ne scusiamo con tutti i nostri abbonati.

Capiamo la delusione provata dai nuovi abbonati che non hanno partecipato al grande rialzo degli altri nostri titoli e sono incappati in questo scorcio di correzione dei mercati prendendo STOP su FINCANTIERI e subendo (al momento) perdite su SOGEFI e SABAF. I suddetti titoli sono dei razzi in cielo i quali stanno subendo, momentaneamente, un ingolfamento di combustibile al propulsore (v. smaltimento dell’ipercomprato), pronti a ripartire dopo questa fase di correzione.

Il rialzo non è terminato ma ovviamente non avendo la “famosa” sfera di cristallo non potevamo certo sapere in anticipo quando tale correzione sarebbe arrivata, ammesso e non concesso che sia questa. Due giorni (compreso quello odierno) di ribassi anche se pronunciati (la peggiore chiusura , non bastano a definire una “fase correttiva” ma a noi deve interessare poco in quanto gli STOP stanno lì pronti a fare egregiamente il loro dovere.

Fino alla scorsa settimana le notizie negative non venivano neanche prese in considerazione, i mercati reagivano con un nulla di fatto o una lievissima perdita in chiusura di contrattazioni, mentre tra ieri ed oggi le notizie negative (in aumento a dire il vero) sono state recepite subito dai mercati alimentando il ribasso con forti vendite.

Russiagate, con possibile impeachment di Donald Trump (strano !?!?) con i russi circa le elezioni presidenziali del 2016, Robert Mueller ex direttore dell’FBI nominato procuratore speciale per indagare sui fatti o sospetti; Putin che si offre di scagionare Trump con una videoregistrazione; FCA indagata nuovamente dal Dipartimento di Giustizia USA per violazione delle norme anti inquinamento; Facebook condannata al pagamento di una maxi multa da 110 mln € (rivista dagli inziali 250 mln. €) per aver fornito informazioni fuorvianti al momento dell’acquisto di Whatsapp.

Di contro sono usciti, sempre tra ieri ed oggi, vari dati macro in linea o positivi rispetto alle attese degli analisti, sia in europa che negli states, ma non hanno prodotto il risultato sperato almeno nel mitigare le performance dei ribassi.

ZEW tedesco sulle previsioni economiche di maggio a 20,6 in leggera regressione dai 22,0 attesi, in rialzo la situazione corrente a 83,9 vs. 82 attesa, PIL Eurozona preliminare Q1 a +0,5% ed a +1,7% il dato annualizzato, in linea con le attese, CPI Eurozona di aprile m/m a +0,4% ed a +1,9% il dato annualizzato mentre il dato CPI Eurozona “core, depurato delle componenti più volatili” m/m uscito a +0,5% ed a +1,2% il dato annualizzato, tutti in linea con le attese.

Negli States la produzione industriale di aprile, molto buona, è uscita a +1,0% contro attese per un +0,3%, in diminuzione le richieste iniziali e continue di disoccupazione, in aumento le aspettative del settore manifatturiero nel mese di maggio a cura della FED di Philadelphia uscite a + 38,8 contro attese per un + 19,5, in contrazione le richieste di inizio cantieri residenziali e permessi di costruzione di aprile rispetto al mese precedente ed alle attese degli analisti.