Batte gli indicizzati azionari anche specialistici e perfino i petroliferi. E’ un prodotto di nicchia (almeno apparentemente). Ha messo a segno da inizio anno il +67,3%.
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Proseguiamo nella ricerca di quelli che sono stati i migliori strumenti finanziari del 2021 sui vari fronti. Dopo tre puntate dedicate all’azionario diretto ecco l’indiretto, ovvero mediante prodotti a replica. Sulla linea del fuoco degli Etf (quante novità nel corso di un anno confermatosi come definitivamente proclamatore del loro boom) il successo spetta a un replicante un po' di nicchia.
Si tratta dell’Xtrackers LPX Private Equity Swap (Isin LU0322250712) con sottostanti società di private equity, ovvero attive in investimenti sul capitale di rischio di aziende non quotate caratterizzate da un elevato potenziale di sviluppo.
Se l’operazione in cui si è investito ha successo, l'uscita dell'investitore istituzionale si verifica quando si è raggiunto lo sviluppo previsto. Nel caso di insuccesso l’investitore abbandona invece il progetto. Per esempio ● con la quotazione in Borsa dei titoli della partecipata ● con la cessione a un’altra società o investitore istituzionale ● con il riacquisto della partecipazione da parte del gruppo imprenditoriale originario ● con la vendita a nuovi o vecchi soci.
La performance dell’Etf Xtrackers LPX Private Equity Swap da inizio anno è stata del 67,3% con scambi sempre elevati e un grafico regolare nel suo trend ascendente.
Questo il diagramma (da ProRealTime) a un anno.
Con un orizzonte temporale di collocamento indicato in circa 5 anni per l’investitore, l’Etf ha come titoli sottostanti alcuni dei nomi di maggiore prestigio del settore, quali Berkshire Hathaway, Cvs Health, Blackstone e Kkr.
Il successo riscosso dal private equity nella gestione dei patrimoni da parte di molti operatori dell’asset management di primo piano trova così riscontro nelle performance di questo Etf, che consente di replicare un mondo altrimenti riservato solo a una clientela molto ristretta.