Le aspettative di Borsa: tra futuro ingigantito e passato ridimensionato.


Gli americani riceveranno nelle prossime settimane sul loro conto corrente 1400 dollari al mese per il bonus coronavirus e se sono disoccupati altri 300 dollari in più.

Ora vi chiederete se per caso vi siete persi qualcosa e voi sudditi del Belpaese andrete subito a verificare sul vostro conto corrente se Conte o Draghi che sia vi ha mandato della fresca, che a Bologna è la grana. Appena vedete il saldo capite che è solo un sogno e che al massimo vi beccherete il credito di imposta se avete comprato il monopattino elettrico per vostro figlio, premio per la promozione di un anno scolastico in cui anche i più somari sono passati a pieni voti (non ditelo in giro, lo sappiamo tutti ma non si può scriverlo, non è politicamente corretto). Secondo la CNBC gran parte di questi assegni verranno spesi dai giovani per comprare azioni e quindi sappiamo già che cosa succederà al mercato azionario USA. Non può scendere, è dopato da una situazione economica che sta ribollendo. Già ad oggi il crollo della pandemia 2020 non è nient’altro che uno sbuffo del mercato azionario USA se lo proiettiamo su una curva lunga più di un secolo e ve la posto qui di seguito:

La Borsa ha questa caratteristica: ingigantisce il futuro e ridimensiona il passato. Ed anche questa volta è successo così, quindi ci dobbiamo adeguare e dobbiamo voltare pagina in fretta. Quello di cui hanno paura ora i mercati è l’aumento dei tassi di interesse, ma un aumento disomogeneo con la crescita, cioè un aumento pernicioso che la possa limitare in qualsiasi periodo. Finché i tassi aumentano ma in maniera conseguente all’espansione dell’economia il mulinello del Toro di Borsa continua a tirare. L’indicatore più potente del cambiamento di prospettive degli operatori è lo spread sui tassi delle obbligazioni di Stato USA a 5 e 2 anni. Normalmente la curva dei tassi è inclinata positivamente, cioè è nell’esperienza di tutti che le obbligazioni a 5 anni rendono di più di quelle a 2 anni. Quando la curva si inverte ovvero i 2 anni rendono più dei 5 anni siamo in recessione e il denaro a pronti rende di più di quello a termine perché tutti sono senza soldi e lo vogliono ora e non dopo (mi è venuta così … non è corretta ma mi piace). Del grafico che vi mostro non preoccupa che prima durante la prima fase della pandemia il mondo monetario si era rovesciato (lo spread era negativo e quindi significava recessione) e poi si è di nuovo capovolto e lo spread è diventato positivo. Non è questo, quello che preoccupa è la pendenza della risalita dello spread che sembra un missile nel cielo e vi dà il polso di quanto gli operatori si aspettino che l’economia migliori ad andare a fine 2021 e 2022.

Un’ altra immagine edificante è quella dei tassi di interesse ad un anno REALI ovvero dedotta l’inflazione: come potete vedere dal grafico che segue a tenere liquidità sul conto corrente perché avete paura degli imbroglioni come me che vi dicono cosa comprare alla fine perdete soldi lo stesso perché l’inflazione ve li mangia e ve li mangerà sempre più nel futuro:

Ma passiamo dalla teoria alla pratica: