Lateralizzazione delle Borse, possibili prese di beneficio


Non ci sono particolari novità, il trend dominante rimane positivo anche se si nota una lateralizzazione sia sull’indice USA Russel 2000 (sui livelli di febbraio-marzo) sia sul Dax tedesco (sui livelli di aprile), mentre l’S&P500 e il Nasdaq rimangono poco al di sotto dei massimi. Anche la volatilità implicita si muove lateralmente poco al di sopra dei minimi dell’anno. In altre parole, è come se il mercato non percepisse rischi, e ciò risente dell’enorme flusso di liquidità che ha inondato i mercati finanziari post-Covid. La liquidità globale M2, che pre-epidemia si aggirava sugli 80mila miliardi di dollari Usa è balzata sui 100mila miliardi, con un rialzo senza precedenti. È evidente come il mercato continui a fare affidamento sulla rete di protezione garantita dall’interventismo della Fed e delle altre Banche Centrali. Segnali chiari di possibili storni al momento non ce ne sono, anche se questo rialzo trainato dalla liquidità appare poco sano e un movimento correttivo sarebbe assolutamente fisiologico e benvenuto. 

A livello di asset allocation, l’unica opzione rimane quella di “gestire le posizioni in ottica di controllo del rischio, riducendo la volatilità di portafoglio attraverso la diminuzione dell’esposizione agli asset più a rischio, come l’obbligazionario high-yield, i titoli a reddito fisso a lunga scadenza, l’azionario Usa, i settori che si sono apprezzati maggiormente negli ultimi 15 mesi. Il probabile ritorno dell’inflazione, non così temporaneo come dichiarano le Banche Centrali per giustificare la prosecuzione ad oltranza delle proprie politiche monetarie ultra-espansive per sgonfiare i debiti, mantiene un interesse strategico sul comparto dei preziosi e delle commodities, al di là dei movimenti erratici a livello settimanale/mensile.”

Sui metalli preziosi è prevalsa la debolezza, in particolare su Platino e Palladio (cfr. grafico Palladio future). Al di là delle oscillazioni di breve/medio periodo, il comparto rimane comunque importante in ottica strategica. Come strumenti manteniamo quindi in portafoglio i seguenti Etc quotati su Borsa italiana: Oro, ticker PHAU: PC 141,36; Argento, ticker PHAG: PC 17,882; Platino, ticker PHPT: PC 75,330. Visto il pesante sell-off sul Palladio pare opportuno chiudere lo short su tale metallo (ticker 1PAS: PC 11,478).

Andamento misto sulle altre materie prime che deteniamo in portafoglio: Frumento (ticker WEAT: PC 0,6506), Mais (ticker CORN: PC 0,8557), Caffè (ticker COFF: 0,9655), Cotone (ticker COTN: 2,2195), Rame (ticker COPA: 32,235), Nickel (ticker NICK: 15,424), Alluminio (ticker ALUM: 3,4425), Zucchero (ticker SUGA: 8,255), Cacao (ticker COCO: 2,3500) e Zinco (ticker: ZINC: 8,090).

Manteniamo anche le posizioni corte tattiche sull’S&P500, con l‘Etf short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC 6,843).

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)