NASDAQ100 WEEKLY - Il nuovo record dell'inflazione, spaventa i mercati azionari USA !!


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IL NUOVO RECORD DELL’INFLAZIONE, SPAVENTA I MERCATI AZIONARI USA !!

Il nuovo record dell'inflazione negli USA spaventano i mercati azionari USA, tanto che negli ultimi due giorni della settimana appena trascorsa, discreti danni ai valori dei principali indici sono stati fatti con i titoli ciclici ed il tech a gambe all'aria, mentre sugli scudi i titoli difensivi e l'immancabile energy. Parecchi danni anche sul mercato dei tassi con il Treasury a 10 anni che prezza oltre il 2% (per la prima volta da Agosto 2019) ed il 2 anni salito di oltre 20 bps a 1.58% valori solo leggermente rientrati nel fine settimana. Per dovere di cronaca riportiamo che i futures sui Fed Funds sono andati anche a prezzare una modesta probabilità di in rialzo entro la fine di Febbraio, in altre parole una mossa “intrameeting” visto che la prossima riunione del FOMC è quello di Marzo, ma crediamo sia il solito eccesso isterico in quanto non vediamo come la FED possa correre ad alzare i tassi mentre sta ancora effettuando gli acquisti del QE dando, oltretutto, un senso di urgenza e di perdita di controllo alimentando il panico. Non è da FED anche se hanno bucato tutte le previsioni inflazionistiche da oltre un anno ad oggi. Inoltre ci sono da considerare le tensioni geopolitiche con la diplomazia ancora alla ricerca di un possibile accordo tra Russia-Usa-Europa sulla questione Ucraina e se ciò non avvenisse pensiamo che difficilmente le banche centrali si getterebbero in politiche monetarie particolarmente restrittive. Nell’attesa riportiamo che potrebbero esserci possibilità per un rialzo di 50 bps a Marzo se il dato CPI del 10 del mese risultasse ancora su livelli elevati altrimenti riteniamo, come la curva dei tassi attuali suggerisce, un rialzo di 25 bps ad ogni riunione del FOMC dal prossimo fino a fine anno.

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Nella “risk aversion” presente sugli indici azionari, il listino tech è quello che continua ad essere quello più penalizzato soprattutto alla luce della curva dei tassi e quindi delle prossime decisioni della FED, inoltre alcune previsioni sui futuri dati economici trimestrali in contrazione, stanno aggravando ulteriormente una situazione dovuta più all’isterismo. Graficamente, in queste due ultime settimane, il quadro generale rimane intatto dopo la rottura ribassista della M.M. a 200. I prezzi hanno trovato un minimo in area 14000 sul quale hanno costruito una base per una reazione che ha portato i livelli a sbattere nuovamente sulla M.M. a 200 in concomitanza con la zona mediana del canale di regressione in area 15200/15000, per poi essere ricacciati all’indietro con chiusura settimanale a ridosso, nuovamente, dell’area di supporto 14000. Ovviamente ciò non rappresenta un bene per il prosieguo, fermo restando una reazione all’insù altrettanto violenta, se immediata meglio ancora, con rottura della M.M. a 200 e recupero dell’area 15550. Nel caso contrario la disciplina ci impone l’inizio del conteggio di un movimento correttivo in 3 onde (A-B-C) con possibili estensioni ribassiste sui minimi del 24 Gennaio in area 13750 fino all’area 13000. La settimana si è chiusa a 14253.84 con una perdita del – 3,00% che porta ad un deficit da inizio anno del –12,66%.

Graficamente l’indice S&P500 si presenta senz’altro meglio rispetto all’indice tech. Infatti dopo che l’ultimo baluardo rappresentato dal minimo degli inizi di ottobre scorso ha retto, poi si è sviluppata una reazione che ha portato i valori prima a rompere la resistenza della M.M. a 200 poi la resistenza in area 4550 per sfiorare due volte l’area 4600 fino alle fatidiche ultime due giornate della settimana appena trascorsa nelle quali le vendite hanno preso il sopravvento facendo chiudere l’indice in area 4400 largo a ridosso della M.M. a 200 EXP (in giallo), della mediana del canale ribassista di regressione ed al supporto dovuto al ritracciamento del 78,6% del movimento rialzista d-e. Per il momento siamo ancora lontani dall’area 4275 (ultimo supporto), rotto il quale bisognerà precedere ad un conteggio di 3 onde correttive in A-B-C. Viceversa, eventi permettendo, dovrebbe essere possibile una reazione che riporti i prezzi almeno in area 4550 meglio se riesce a rompere i 4600. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4418.65, con una perdita del – 1,82% che porta a segnare un – 7,29% da inizio anno.

Passiamo infine all’indice DOW JONES che meno risente delle turbolenze dei tassi USA, avendo al suo interno titoli del settore utilities, financials ed energy grazie al caro petrolio. Graficamente al ribasso è molto simile all’S&P 500 in quanto ha rotto tutti i ritracciamenti ad eccezione dell’ultimo supporto in area 34000 (rotto solo in intraday), per poi chiudere la settimana a ridosso della M.M. a 200 EXP, alla mediana del canale di regressione ribassista ed al supporto riveniente dal ritracciamento del 78,6% del movimento rialzista d-e. Mentre al rialzo, la forza del rimbalzo dai minimi, è stata più incisiva nel riuscire a toccare l’area 35850 resistenza che rappresenta il ritracciamento del 38,2% del movimento rialzista d-e. Anche su questo indice è fondamentale non perdere l’area 34000 e riportarsi, il prima possibile, in area 35850. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34738.07 con una perdita del - 1,00% che porta a segnare un – 4,40% da inizio anno.

ORO INDEX 

In queste ultime due settimane stiamo assistendo con tutti i crismi alla classica “risk aversion”, con azionario in svendita e “flight to quality” verso i cosiddetti beni rifugio (Dollaro, Oro e Treasury) e petrolio, visto che l'energy è diventata un arma. Anche il dato record sull’inflazione ha in qualche modo ridato fiato all’Oro ma inteso più come un aumento dell’incertezza che non per un reale bisogno di diversificazione di investimento e ciò lo si vede nei prezzi che stentano a rompere al rialzo definitivamente la resistenza posta in area 1845/1850 $/oz.( se non in intraday) come accaduto nella giornata di venerdì scorso.

Venendo ai numeri, il quadro generale vede i prezzi sempre racchiusi entro il range 1770–1845 $/oz. con rare eccezioni di punte a 1870 $/oz. ma sempre in intraday. Di buono notiamo solo l’allontanamento dalla zona di supporto con mantenimento della trendline ascendente. Pertanto, per uscire da questa fase di lateralizzazione, c’è bisogno di una scossa con forti volumi che porti i valori in area 1900/1915 $/oz. con chiusure consolidate su tali valori, altrimenti il tran-tran laterale potrebbe anche sfociare nella perdita del suddetto supporto con prima estensione in area 1680 $/oz.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, notiamo che il Platino continua a tentare la rottura al rialzo della M.M. semplice a 200 ma inutilmente, con i prezzi che riescono a chiudere sopra l’area fatidica dei 1000 $/oz. ma rimangano schiacciati nel range 1000–1040 $/oz. tanto da chiamare una fuoriuscita decisa da tale range. Vedremo. Discorso nettamente diverso per l’Argento che, quanto a momentum, non lo batte nessuno oscillando violentemente tra la resistenza posta dalla M.M. semplice a 200 ed il supporto di 22 $/oz. testati varie volte da Agosto 2021, con brevissime escursioni a 21,50 $/oz. Ora ci troviamo in una fase di rimbalzo a metà strada tra supporto e resistenza. Anche su questa commodity aspettiamo e vediamo cosa ci riserva il prossimo futuro.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1842.10 $/oz., con un guadagno del + 1,90% che porta ad un guadagno del + 0,74% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1858.44 $/oz. con un guadagno del + 2,92%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES APRILE 2022:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati sui prezzi al consumo, giovedì scorso il Presidente Joe Biden ha detto: “Anche se il report di oggi è elevato, gli analisti continuano a prevedere che l’inflazione si allenti sostanzialmente entro la fine del 2022”. “E fortunatamente lo scorso mese abbiamo visto una positiva crescita del salario reale e una moderazione nei prezzi delle auto, che nell’ultimo anno hanno costituito circa un quarto dell’inflazione complessiva”. “Continueremo a combattere per i costi in aree che per decenni hanno ostacolato famiglie e lavoratori, dai farmaci da prescrizione all’assistenza infantile, agli anziani fino ai costi energetici”.

Recentemente il Presidente Biden e la segretaria al Tesoro Janet Yellen si sono detti favorevoli al probabile cambio di rotta della FED verso una politica monetaria più rigida e ad un aumento dei tassi d’interesse per provare a tenere sotto controllo l’inflazione. Il 19 gennaio Biden ha detto: “La Federal Reserve ha garantito un sostegno straordinario durante la crisi nell’ultimo anno e mezzo. Considerata la forza della nostra economia ed il ritmo dei recenti aumenti di prezzo, è appropriato, come ha comunicato il presidente della FED Powell, ricalibrare il sostegno che è ora necessario”. Il giorno seguente Yellen disse: “Mi aspetto che l’inflazione per gran parte dell’anno, variazioni a 12 mesi, resti sopra il 2%. Ma se riusciremo a controllare la pandemia, mi aspetto che l’inflazione diminuisca nel corso dell’anno ed auspicabilmente torni a livelli normali entro la fine dell’anno intorno al 2%”.

Voltando pagina, giovedì scorso un disegno di legge che metterebbe la parola fine all’arbitrato forzato per lavoratori e lavoratrici vittime di violenza e molestie sessuali, dopo l’approvazione della Camera, è passato anche al Senato. In base al disegno di legge, i datori di lavoro non potranno obbligare i lavoratori a risolvere denunce di condotta sessuale inappropriata in sedi arbitrali a porte chiuse, invece i dipendenti avranno la possibilità di sporgere denuncia in tribunale. Il disegno di legge andrebbe ad annullare clausole nei contratti di lavoro che costringono i dipendenti a ricorrere all’arbitrato con il loro datore di lavoro. La senatrice dem Kirsten Gillibrand, che ha sostenuto il disegno di legge, esulta: “Questa è tra le più grandi riforme nel luogo di lavoro, certamente nella nostra vita”. La legislazione entrerebbe immediatamente in vigore ed avrebbe anche un’applicazione retroattiva per denunce precedentemente risolte, a meno che un caso non sia pendente. Una volta firmata la legge, i lavoratori e le lavoratrici americane avranno comunque ancora la possibilità di intraprendere la via dell’arbitrato.

LA POLITICA DELLA FED

La Presidente della Federal Reserve Bank di Cleveland, Loretta Mester, la scorsa settimana è intervenuta ad un evento virtuale dell’European Economics and Financial Centre spiegando che la banca centrale statunitense sarà pronta ad aumentare i tassi a qualsiasi meeting. “Ogni incontro sarà al centro dell’attenzione. Valuteremo le condizioni, valuteremo come si sta evolvendo l’economia, guarderemo i rischi e rimuoveremo la politica accomodante”. Mester per marzo non si aspetta un aumento del tasso superiore ai 25 punti base: “Non penso ci sia alcun argomento convincente per iniziare con 50 punti base [di aumento]. Dobbiamo stare ancora un po' attenti, anche se potete ben immaginare ciò che sta arrivando, quando si compie la prima azione, ci sarà sempre una reazione”. Mester ha fatto sapere che osserverà attentamente l’evolversi dell’inflazione: una sua diminuzione nel corso dell’anno porterebbe ad un minor numero di aumenti dei tassi, al contrario un’accelerazione innescherebbe azioni più aggressive.

Secondo Raphael Bostic, presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, intervenuto mercoledì scorso alla CNBC, ha dichiarato: “i rialzi dei tassi di interesse quest’anno saranno tre o quattro ma dovremo vedere come risponderà l’economia mentre facciamo i nostri primi passi nella prima parte di quest’anno”. Sulla dimensione del rialzo dei tassi, Bostic ha aggiunto: “Sto pensando molto ad una prospettiva di 25 punti base. Ma voglio che tutti comprendano che ogni opzione è sul tavolo e non che la gente abbia l’opinione che siamo bloccati in una traiettoria particolare in termini di come i nostri tassi devono muoversi nel corso del tempo. Faremo veramente in modo che i dati ci mostrino in che misura sia appropriato un movimento di 50 o 25 punti base”. Sul ridimensionamento delle partecipazioni in mano alla banca centrale ha poi dichiarato: “Penso che dovremmo veramente cercare modi per rimuovere l’eccesso di liquidità che il mercato ci ha mostrato che esiste, in modo da poter poi prendere decisioni riguardo a come dovrebbe essere l’uso del bilancio in termini di un programma di inasprimento della nostra politica”.

Giovedì scorso ha parlato anche Thomas Barkin, presidente della Federal Reserve di Richmond, che ha detto che sarebbe “concettualmente” aperto ad aumentare i tassi di interesse di un incremento più grande del solito, quindi pari a mezzo punto percentuale, ma al momento non ne vede la necessità. Barkin ha detto che si aspetta che la FED sposti i tassi d’interesse “progressivamente” verso la neutralità e vorrebbe riportare i tassi d’interesse ai livelli pre-pandemia “relativamente presto”. Secondo il presidente della FED di Richmond è il momento di iniziare a normalizzare la politica e le decisioni riguardo ritmo, portata di aumento dei tassi e riduzione di bilancio dipenderanno dai dati economici.

James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, giovedì dopo che è stato riportato il dato con l’aumento dell’inflazione del 7,5% su base annua a gennaio, si è espresso a favore di una portata più consistente di aumento dei tassi d’interesse: “Vorrei vedere 100 punti base nel sacco entro il 1° luglio”. Considerando che da qui ad inizio luglio ci saranno solo tre meeting della FED, i commenti di Bullard indicano almeno un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale in una riunione del FOMC (organismo della FED che regola la politica monetaria)

Intanto gli economisti di Citi ora si aspettano che per marzo la banca centrale metta in campo un aumento di 50 punti base nel tasso di riferimento dei Fed Fund. Gli economisti di Citi hanno scritto: “I dettagli dell’indice dei prezzi al consumo core di gennaio indicano un’inflazione sostenuta che si aggira intorno al 6% e si diffonde in modo più ampio, anziché rallentare come ipotizzato dalle previsioni della FED”. “Ora prevediamo che la FED aumenti i tassi di 50 punti base a marzo, e a seguire che ci saranno quattro rialzi di 25 punti base a maggio, giugno, settembre e dicembre”. Stando alle previsioni degli economisti di Citi poi ci saranno tre ulteriori rialzi nel 2023 a seguito di aumenti di 150 punti base nel 2022. Ora, alla luce di questo dato, Goldman Sachs prevede sette rialzi consecutivi da 25 punti base per i restanti meeting del FOMC dell’anno in corso; la precedente attesa era di cinque rialzi. Per HSBC la banca centrale statunitense metterà in campo un rialzo da 50 punti base a marzo, seguito nel 2022 da ulteriori quattro rialzi da un quarto di punto. Infine Deutsche Bank parla di un aumento di 50 punti base a marzo e cinque ulteriori rialzi da 25 punti base nel 2022.

LA POLITICA USA – RUSSIA – (EUROPA)

Ancora alta la tensione in Ucraina. Secondo gli Stati Uniti, la Russia potrebbe invadere il territorio ucraino in qualsiasi momento e potrebbe creare un pretesto a sorpresa per attaccare. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che martedì incontrerà Putin dopo una tappa a Kiev, ha sottolineato che in caso di invasione dell’Ucraina gli occidentali applicheranno sanzioni immediate. Secondo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, un’invasione potrebbe iniziare “da un giorno all’altro”. Sullivan ha detto: “Non possiamo prevedere perfettamente il giorno, ma lo diciamo da un po’ ormai che siamo nella finestra temporale”. Dopo il colloquio di ieri tra il presidente statunitense Joe Biden ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Casa Bianca ha detto che i due erano d’accordo sull’importanza di continuare a perseguire la strada della diplomazia e della deterrenza in risposta al potenziamento militare russo. In merito al confronto, dalla Casa Bianca affermano che “il presidente Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti risponderebbero in modo rapido e deciso, con i loro alleati e partner, ad ogni ulteriore aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina”. Un alto funzionario ucraino ha riferito che Zelensky ha chiesto a Biden di andare in visita in Ucraina, ma i funzionari statunitensi dicono che un viaggio del Presidente in Ucraina è estremamente improbabile.

Sempre nel fine settimana, sabato nel corso di una chiamata di un’ora, Biden ha detto a Putin che gli occidentali risponderebbero con decisione ad un’invasione dell’Ucraina, sottolineando come un’azione del genere produrrebbe sofferenza diffusa ed avrebbe come conseguenza l’isolamento di Mosca. La Casa Bianca riferisce che il Presidente americano ha detto all’omologo russo che gli USA stanno spingendo per la diplomazia, ma che è pronto ad “altri scenari”. La chiamata non ha rappresentato un punto di svolta nella vicenda. Intanto nei giorni scorsi diversi paesi occidentali hanno deciso di invitare i propri connazionali ed il personale non essenziale delle ambasciate a lasciare l’Ucraina, decisione criticata da Kiev perché avrebbe creato panico tra popolazione e nei mercati. A riguardo il segretario di Stato americano, Antony Blinken sempre nella giornata di sabato ha detto: “Abbiamo ordinato la partenza della maggior parte degli americani ancora presenti nell’ambasciata statunitense di Kiev. Il rischio di un’azione militare russa è abbastanza alto e la minaccia è abbastanza imminente che questa è la cosa prudente da fare”.

LA POLITICA USA – CINA

Dati commerciali statunitensi martedì scorso hanno mostrato un deficit nell’impegno della CINA ad aumentare gli acquisti americani riguardo la “Fase 1” dell’accordo commerciale di Donald Trump, messo in atto due anni fa. Pechino, infatti, ha raggiunto meno del 60% del suo obiettivo di acquisto non mantenendo la promessa di aumentare gli acquisti statunitensi nel 2020 e 2021 di 200 miliardi di dollari rispetto ai livelli del 2017. Rispondendo ad una domanda sulla “Fase 1”, il portavoce del ministero del commercio cinese, Gao Feng, ha detto gli USA dovrebbero eliminare i dazi sulla CINA per creare un ambiente favorevole alla cooperazione commerciale. Myron Brilliant, capo degli affari internazionali della Camera di Commercio degli Stati Uniti, ha spiegato che la Camera sostiene i colloqui dell’amministrazione Biden con i funzionari cinesi per far rispettare gli impegni della “Fase 1”, “ma nel caso in cui questi colloqui non dovessero riuscire a soddisfare i termini dell’accordo, allora penso che ci siano mezzi tramite i quali l’amministrazione può considerare di adottare ulteriori misure”.

Tra i provvedimenti che l’amministrazione considera ci sarebbe anche la Sezione 301 del Trade Act del 1974, uno statuto che punta a contrastare pratiche sleali di partner commerciali, utilizzato anche dall’amministrazione Trump per lanciare dazi su centinaia di miliardi di dollari in importazioni cinesi nel 2018 e 2019.

Brilliant ha detto che, sulla base delle sue consultazioni con l’amministrazione, qualsiasi azione non comporterebbe dazi a breve termine. Inoltre Brilliant ha aggiunto che ogni azione dell’amministrazione Biden dovrebbe essere intrapresa in consultazione con la comunità economica e gli alleati degli Stati Uniti: “Qualsiasi azione contro la CINA che non sia compiuta in modo multilaterale, che non sia elaborata con l’Europa e con i nostri amici in Asia, non sarà altrettanto produttiva”.

DATI MACROECONOMICI

Nel mese di dicembre la bilancia commerciale tra beni e servizi degli USA (differenza tra beni e servizi importati ed esportati) si attesta a -80,7 miliardi di dollari contro un consensus fissato a -83 miliardi di dollari ed un dato di novembre di -79,3 miliardi di dollari (rivisto da -80,2 miliardi). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

L’indice dei prezzi al consumo a livello mensile a gennaio cresce dello 0,6%, registrando lo stesso dato di dicembre (rivisto da 0,5%), contro un consensus dello 0,5%. Crescita del 7,5%, invece, per il dato annualizzato, dopo il +7% di dicembre ed un consensus del 7,3%.

Il dato core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile a gennaio sale dello 0,6% come a dicembre e contro un consensus dello 0,5%. Per quanto riguarda il dato core annualizzato la crescita di gennaio è del 6%, appena sopra al consensus fissato al 5,9% e sopra al dato di dicembre del 5,5%. I dati precedenti sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 5 febbraio si attesta a quota 223 mila, sotto al consensus di 230 mila e per trovare un dato più basso si deve tornare alla settimana terminata l’1 gennaio (in quel caso il numero di richieste iniziali era stato di 207 mila). La settimana terminata il 29 gennaio il dato era pari a 239 mila (rivisto da 238 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Il dato preliminare di febbraio sulla fiducia dei consumatori elaborato dalla University of Michigan scivola a 61,7 punti registrando il dato più basso da ottobre 2011. La rilevazione si attesta ampiamente sotto al consensus di 67,5 punti e al dato di gennaio pari a 67,2 punti.

Il sottoindice sulle attuali condizioni economiche mostra un dato preliminare di febbraio di 68,5 punti, il più basso da agosto 2011 ad oggi. Anche in questo caso il dato preliminare è sotto al consensus (73 punti) e al dato di gennaio (72 punti).

PORTAFOGLI AZIONARI

Poco da segnalare sui nostri Portafogli azionari in questa settimana caratterizzata sempre dalla forte volatilità. Nonostante la negatività degli indici azionari USA, nel Portafoglio Storico siamo riusciti a portare a casa un buon tozzo di pane con la strategia del Nasdaq Weekly grazie alla vendita a target del titolo T-MOBILE (+ 7,00%).

Nel Portafoglio “The Challenge” nessun nuovo acquisto da segnalare nell’attesa di un robusto rimbalzo degli indici per poter incrementare le posizioni sugli ETF short sui mercati europei. Bene il recupero dei due titoli tedeschi legati alla pandemia, TUI e DEUTSCHE LUFTHANSA primo e secondo lotto.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLE DUE SETTIMANE PRECEDENTI. PER PROBLEMI DI SPAZIO NE PUBBLICHIAMO SOLO LE PIU’ IMPORTANTI, RIPORTANDO LE ALTRE NEI PROSSIMI ARTICOLI.  

ADVANCED MICRO DEVICES – 8,43%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,92 $/az. su un fatturato di 4,83 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,76 $/az. su un fatturato pari a 4,52 mld $. I ricavi sono cresciuti del 48,8% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre 2022 tra i 4,90 ed i 5,10 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 4,32 mld $. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 pari a 21,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 19,27 mld $.

Lisa Su, Presidente e CEO di AMD, ha affermato: "Il 2021 è stato un anno eccezionale per AMD con ricavi e redditività annuali record. Ognuna delle nostre attività ha ottenuto risultati estremamente positivi, con i ricavi dei data center che raddoppiano anno dopo anno grazie alla crescente adozione di processori AMD EPYC tra i clienti cloud e aziendali. Ci aspettiamo un altro anno di crescita significativa nel 2022 mentre amplieremo il nostro portafoglio attuale e lanciamo la nostra prossima generazione di prodotti per PC, giochi e data center". Per il primo trimestre del 2022, AMD prevede un fatturato di circa 5 mld $, con un aumento di circa il 45% anno su anno e circa il 4% trimestre su trimestre. Anno su anno l'aumento dovrebbe essere guidato dalla crescita in tutte le aziende. L'aumento trimestre su trimestre dovrebbe essere guidato da maggiori ricavi per server e processori client. AMD prevede che il margine lordo non GAAP sarà di circa il 50,5% nel primo trimestre del 2022".

ALPHABET – 6,22%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 30,69 $/az. su un fatturato di 75,33 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 27,32 $/az. su un fatturato pari a 72,13 mld $. I ricavi sono cresciuti del 32,4% su base annua.

Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google, ha dichiarato: "Il nostro profondo investimento nelle tecnologie di intelligenza artificiale continua a generare esperienze straordinarie e utili per le persone e le aziende, attraverso i nostri prodotti più importanti. Il quarto trimestre ha visto una forte crescita della nostra attività pubblicitaria, che ha aiutato milioni di aziende a prosperare e trovare nuovi clienti. Abbiamo riportato un record di vendite trimestrali per i nostri telefoni Pixel nonostante i vincoli di fornitura e il nostro business Cloud continua a crescere fortemente". Ruth Porat, CFO di Alphabet e Google, ha dichiarato: "I nostri ricavi del quarto trimestre pari a 75 mld $, in crescita del 32% anno su anno, riflettono un'ampia forza nella spesa degli inserzionisti e una forte attività dei consumatori online, nonché una sostanziale crescita dei ricavi in ​​corso da parte di Google Cloud. I nostri investimenti ci hanno aiutato a guidare questa crescita fornendo i servizi di cui le persone, i nostri partner e le aziende hanno bisogno e continuiamo a investire in opportunità a lungo termine".

Alphabet ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha approvato e dichiarato un frazionamento azionario pari a 20 azioni per una, sotto forma di dividendo speciale una tantum su ciascuna azione delle azioni di Classe A, Classe B e Classe C della Società. Il frazionamento azionario è soggetto all'approvazione degli azionisti di una modifica al certificato di incorporazione modificato e riformulato della società per aumentare il numero di azioni autorizzate di azioni di Classe A, Classe B e Classe C per accogliere il frazionamento azionario. In caso di approvazione, ciascuno degli azionisti della società registrati alla chiusura dell'attività il 1 luglio 2022 (record date), riceverà, dopo la chiusura dell'attività il 15 luglio, un dividendo di 19 azioni aggiuntive della stessa classe di azioni per ogni azione detenuta da tale azionista alla record date.

AMAZON – 2,76%. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 27,75 $/az. su un fatturato di 137,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,89 $/az. su un fatturato pari a 137,56 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,4% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre 2022 tra i 112,0 ed i 117,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 120,11 mld $.

In una nota la società ha dichiarato: “Amazon continua a investire pesantemente in Prime. Negli ultimi anni, Amazon ha aggiunto più selezioni di prodotti disponibili con spedizione Prime veloce, gratuita e illimitata; offerte e sconti più esclusivi; più intrattenimento digitale di alta qualità, inclusi TV, film, musica e libri. Dal 2018, Prime Video ha triplicato il numero di Amazon Originals, lanciando nuove serie e film come The Boys, The Wheel of Time, Tom Clancy's Jack Ryan, The Underground Railroad, Sound of Metal, Coming 2 America, The Tomorrow War e Essendo i Ricardos. A settembre, Prime Video rilascerà l'attesissimo Il Signore degli Anelli: The Rings of Power e diventa la sede esclusiva del Thursday Night Football come parte di uno storico accordo di 11 anni con la National Football League (NFL). Dal 2018 negli Stati Uniti, la disponibilità della consegna gratuita in giornata è aumentata da 48 aree metropolitane a oltre 90, gli articoli disponibili per la spedizione gratuita Prime sono aumentati di oltre il 50% e i membri hanno risparmiato miliardi di dollari acquistando Prime Day. Tutto questo si aggiunge ai nuovi vantaggi del programma come il risparmio sulle prescrizioni e la consegna rapida e gratuita da Amazon Pharmacy e la continua crescita di Amazon Music per i membri Prime, Prime Reading e Prime Gaming. Con la continua espansione dei vantaggi per i membri Prime, nonché l'aumento dei salari e dei costi di trasporto, Amazon aumenterà il prezzo di un abbonamento Prime negli Stati Uniti, con la tariffa mensile che va da 12,99 a 14,99 $, e l'abbonamento annuale da 119 a 139 $. Questa è la prima volta che Amazon aumenta il prezzo di Prime dal 2018. Per i nuovi membri Prime, la modifica del prezzo entrerà in vigore il 18 febbraio 2022 e per gli attuali membri Prime, il nuovo prezzo si applicherà dopo il 25 marzo 2022, alla data del loro prossimo rinnovo”. “È stato uno sforzo enorme e sono grato e orgoglioso di quanto i nostri team abbiano lavorato duramente per servire i clienti. Come previsto durante le vacanze, abbiamo assistito a costi più elevati dovuti alla carenza di offerta di manodopera e alle pressioni inflazionistiche e questi problemi sono persistiti nel primo trimestre a causa di Omicron. Nonostante queste sfide a breve termine, continuiamo a sentirci ottimisti ed entusiasti degli affari mentre usciamo dalla pandemia. Combinando il modo in cui assumiamo il personale e ridimensioniamo la nostra rete di evasione ordini per portare consegne ancora più rapide a più clienti, registriamo la straordinaria crescita di AWS con un aumento del 40% anno su anno.

AMGEN + 2,74%. E’ una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo, con più di una dozzina di prodotti incentrati su cancro, neurologia, cardiologia e altro ancora, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 di 4,36 $/az. su un fatturato di 6,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,12 $/az. su un fatturato 6,88 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,2% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2022 compresi tra 17,00 e 18,00 $/az. su un fatturato compreso tra 25,40 e 26,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 17,83 $/az. su un fatturato di 27,00 mld $.

In una nota la società ha dichiarato: “Le vendite totali di prodotti sono diminuite dell'1% nel quarto trimestre del 2021 rispetto al quarto trimestre del 2020. I volumi unitari sono cresciuti del 7%, ma sono stati più che compensati dal prezzo netto di vendita inferiore e dai livelli di inventario inferiori. Le vendite di prodotti per l'intero anno sono state piatte rispetto al 2020 con una crescita del 7% dei volumi unitari compensata da un calo del 7% del prezzo netto di vendita. Le vendite di prodotti per l'intero anno negli Stati Uniti sono diminuite del 4%, con volumi unitari in aumento del 3% e prezzo di vendita netto in calo del 6%. Le vendite di prodotti per l'intero anno al di fuori degli Stati Uniti sono cresciute del 12%, inclusa una crescita delle vendite del 36% nella regione Asia-Pacifico. Durante il 2021 c'è stata una graduale ripresa dalla pandemia con visite dei pazienti e tassi di diagnosi che si avvicinavano ai livelli pre-pandemici all'inizio del quarto trimestre. Verso la fine dell'anno, la variante Omicron ha iniziato ad avere un impatto sul settore sanitario”. Infine, la società prevede di riacquistare fino a 6 miliardi $ di azioni durante il primo trimestre del 2022.

COGNIZANT + 0,60%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,10 $/az. su ricavi per 4,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,04 $/az. su ricavi per 4,78 mld $. Il fatturato è cresciuto del 14,2% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il primo trimestre 2022 tra 4,80 e 4,84 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 4,83 mld $. La società ha anche affermato che ora prevede utili per tutto il 2022 tra 4,46 e 4,60 $/az. su ricavi tra 20 e 20,5 mld $ mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,54 $/az. su ricavi per 20,14 mld $.

ELECTRONIC ARTS – 2,62%. La società che sviluppa, commercializza, pubblica e distribuisce software e contenuti per videogiochi, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 0,23 $/az. su un fatturato di 2,577 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,22 $/az. su un fatturato pari a 2,66 mld $. I ricavi sono cresciuti del 6,9% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a ca. 0,23 $/az. (non paragonabile al consenso) su un fatturato pari a 1,761 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,45 $/az. su un fatturato di 1,81 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 di circa 2,43 $/az. e continua ad aspettarsi un fatturato di circa 7,525 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 6,86 $/az. su ricavi pari a 7,62 mld $.

Andrew Wilson, CEO della società, ha affermato: "L'esercizio 2022 è stato un anno di crescita eccezionale per Electronic Arts e siamo orgogliosi che i nostri franchises siano stati tra i titoli più scaricati, più giocati e più popolari nell'ultimo anno e nel periodo delle vacanze. La nostra rete di oltre 540 milioni di account attivi unici continua ad espandersi, i giocatori trascorrono più tempo con i nostri giochi e con il nostro straordinario IP siamo ben posizionati per una crescita continua".

EXPEDIA + 3,68%. La compagnia di viaggi online, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,06 $/az. su ricavi per 2,30 mld $. La stima degli analisti era per utili pari a 0,69 $/az. su ricavi per 2,30 mld $. Il fatturato è cresciuto del 147,7% su base annua.

Peter Kern, Vice Presidente e CEO della società, ha affermato: "Anche se in questo trimestre abbiamo subito un'altra significativa interruzione dei viaggi a causa del Covid, siamo stati lieti di vedere che l'impatto è stato meno grave e di durata inferiore rispetto alle ondate precedenti. In particolare, l'industria dei viaggi e il pubblico itinerante si dimostrano più resilienti a ogni ondata che passa e continuiamo a prevedere una solida ripresa complessiva nel 2022, salvo un cambiamento nella traiettoria del virus. Man mano che ci lasciamo alle spalle la pandemia, ci concentriamo su un anno più luminoso. Stiamo aumentando la nostra velocità di innovazione per i viaggiatori, la nostra gamma di strumenti per aiutare a potenziare l'ecosistema dei viaggi e la nostra efficacia ed efficienza come azienda. Questo dovrebbe essere un grande anno di prenotazioni per Expedia Group”.

FACEBOOK – 7,40%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 3,67 $/az. su un fatturato di 33,67 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,84 $/az. su un fatturato pari a 33,41 mld $. I ricavi sono cresciuti del 19,9% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel primo trimestre 2022 compreso tra 27,0 mld e 29,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 30,14 mld $.

Mark Zuckerberg, fondatore e CEO della società, ha affermato: "Abbiamo avuto un buon trimestre in cui le persone si sono rivolte ai nostri prodotti per rimanere in contatto e le aziende hanno continuato a utilizzare i nostri servizi per crescere. Sono incoraggiato dai progressi che abbiamo fatto lo scorso anno in una serie di importanti aree di crescita come Reels, commercio e realtà virtuale e continueremo a investire in queste e altre priorità chiave nel 2022 mentre lavoriamo per costruire il metaverso". “Prevediamo che la nostra crescita anno su anno nel primo trimestre sarà influenzata da venti contrari sia per le “impression o annunci” che per la crescita dei prezzi. Dal lato delle “impression”, prevediamo continui venti contrari sia dall'aumento della concorrenza, sia da uno spostamento del coinvolgimento all'interno delle nostre app verso superfici video come Reels, che monetizzano a tassi inferiori rispetto a Feed e Storie. A lato, prevediamo che la crescita sarà influenzata negativamente da alcuni fattori: in primo luogo, raggiungeremo un periodo in cui le modifiche iOS di Apple non erano in vigore e prevediamo un modesto aumento del targeting degli annunci e dei venti contrari di misurazione derivanti dalle modifiche alla piattaforma e alle normative. Durante un periodo di forte domanda nell'anno precedente, abbiamo sentito dagli inserzionisti che le sfide macroeconomiche come l'inflazione dei costi e le interruzioni della catena di approvvigionamento stanno incidendo sui loro budget. Infine, in base al futuro rialzo dei tassi di interesse, prevediamo che la valuta estera sarà un vento contrario alla crescita anno su anno. Inoltre, come notato in precedenza, continuiamo anche a monitorare gli sviluppi riguardanti la fattibilità dei trasferimenti transatlantici di dati e il loro potenziale impatto sulle nostre operazioni europee".

GILEAD SCIENCES – 2,87%. La società di ricerca biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza nuovi medicinali per diversi settori medici, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,69 $/az. su ricavi per 7,20 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,59 $/az. su ricavi per 6,66 mld $. Il fatturato è cresciuto del 2,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 6,20 e 6,70 $/az. su ricavi tra 23,80 e 24,30 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 7,18 $/az. su ricavi per 24,18 mld $.

Daniel O'Day, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Gilead è a un punto importante del suo percorso di trasformazione, avendo registrato un notevole aumento nell'espansione dei nostri portafogli commerciali e clinici sia in virologia che in oncologia nel 2021. Stiamo pianificando di aumentare ulteriormente il numero di studi di sviluppo clinico nel nostro nuovo portafoglio oncologico nel 2022. Non vediamo l'ora di portare avanti i programmi a lunga durata d'azione per l'HIV. Oggi le nostre terapie contro il cancro, Trodelvy, Yescarta e Tecartus stanno raggiungendo un numero crescente di malati di cancro, Veklury sta giocando un ruolo fondamentale nella pandemia e Biktarvy rimane il trattamento per l'HIV più prescritto negli Stati Uniti. Abbiamo tutti gli elementi in atto per un anno forte e un decennio forte".

HONEYWELL INTL. – 2,36%. L'azienda tecnologica e manifatturiera offre ai clienti prodotti e servizi aerospaziali, tecnologie di controllo, rilevamento e sicurezza per edifici, abitazioni e industria, turbocompressori, prodotti automobilistici, prodotti chimici. ha riportato un utile nel quarto trimestre 2021 pari a 2,09 $/az. su un fatturato di 8,66 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,07 $/az. su un fatturato di 8,73 mld $. I ricavi sono diminuiti del 2,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2022 tra 1,80 e 1,90 $/az. su un fatturato tra 8,10 e 8,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,00 $/az. su un fatturato di 8,62 mld $. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 8,40 e 8,70 $/az. su ricavi tra 35,40 e 36,40 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 8,97 $/az. su un fatturato di 36,76 mld $.

Darius Adamczyk, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Honeywell ha concluso bene un altro anno difficile. Siamo rimasti resilienti, concentrandoci sull'eccellenza operativa per mantenere gli impegni presi con i nostri azionisti. La focalizzazione su soluzioni differenziate ha guidato la crescita organica delle vendite a due cifre nel 2021 nelle soluzioni di magazzino e flusso di lavoro, soluzioni e servizi per la produttività, aviazione commerciale e generale, materiali avanzati e attività di software connessi ricorrenti. La gestione disciplinata dei costi, azioni rapide sui prezzi per rimanere al passo con la curva dell'inflazione e il miglioramento della produttività ha portato a un'espansione del margine di segmento di 60 punti base per l'anno. Il nostro utile per azione rettificato per l'intero anno è aumentato del 14% anno su anno. Siamo stati anche forti generatori di cassa nel 2021, offrendo 6,0 mld $ di flusso di cassa operativo con una conversione del 109% e 5,7 mld $ di flusso netto di cassa con una conversione rettificata del 102%".

ILLUMINA – 7,67%. La società fornisce soluzioni di sequenziamento e matrice per l'analisi genetica. I suoi pro-dotti hanno consentito ai ricercatori di esplorare il DNA, aiutandoli a creare la prima mappa delle variazioni geniche associate a salute, malattia e risposta ai farmaci, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,75 $/az. su ricavi per 1,20 mld $. La stima degli analisti era per un guadagno per gli utili pari a 0,49 $/az. su ricavi per 1,13 mld $. Il fatturato è cresciuto del 25,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 4,00 e 4,20 $/az. su ricavi tra 5,16 e 5,25 mld $ dei quali tra i 70 ed i 90 mln $ dai ricavi di GRAIL. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,20 $/az. su ricavi per 5,01 mld $.

MICROCHIP – 2,53%. La società che sviluppa, produce e vende prodotti semiconduttori utilizzati dai propri clienti per una varietà di applicazioni di controllo integrate, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 1,20 $/az. su un fatturato di 1,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,17 $/az. su un fatturato pari a 1,75 mld $. I ricavi sono cresciuti del 30,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 1,22 e 1,28 $/az. su un fatturato tra 1,793 e 1,845 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,20 $/az. su un fatturato di 1,78 mld $.

In una nota, la società ha dichiarato: “Il nostro flusso di cassa dalle attività operative è stato un record con 853,4 milioni di dollari nel trimestre di riferimento. Il nostro free cash flow è stato un record con 762,7 milioni di dollari e il 43,4% delle vendite nette. Al 31 dicembre, la nostra posizione finanziaria consolidata e l'investimento totale era di 315,5 milioni di dollari. Abbiamo pagato 362,7 milioni di dollari di debito totale nel trimestre. Negli ultimi 14 trimestri, da quando abbiamo chiuso l'acquisizione di Microsemi e abbiamo contratto debiti per oltre 8 miliardi di dollari, abbiamo pagato quasi 4,8 miliardi di dollari di debito e continuiamo ad allocare sostanzialmente tutta la nostra liquidità in eccesso oltre ai dividendi e al riacquisto di azioni per abbattere questo debito. Ci siamo riusciti nonostante le avverse condizioni macroeconomiche e di mercato durante questo periodo, che riteniamo siano una testimonianza delle capacità di generazione di cassa della nostra attività, nonché della nostra disciplina operativa continua. Continuiamo a prevedere che i nostri livelli di debito si riducano in modo significativo nei prossimi anni. Il nostro EBITDA rettificato nel trimestre è stato un record con 869,4 milioni di dollari e il 49,5% delle vendite nette. Infine, avevamo 116 giorni di scorte alla fine del trimestre, con un aumento di quattro giorni rispetto al livello del trimestre precedente. I nostri livelli di materie prime e lavorazioni in corso sono aumentati nel trimestre, il che ci aiuta a posizionarci per l'aumento della produzione che ci aspettiamo dalle nostre fabbriche interne e ci aiuta a proteggerci da carenze impreviste o cambiamenti nei tempi di consegna dei materiali”.

PAYPAL – 8,56%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,11 $/az. su un fatturato di 6,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,12 $/az. su un fatturato pari a 6,86 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 13,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,87 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,16 $/az. Inoltre la società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2022 tra 4,60 e 4,75 $/az. su ricavi di oltre 29,0 mld $. L'attuale stima degli utili del consensus è di 5,27 $/az. su ricavi di 29,92 mld $.

Il CFO della società, John Rainey, ha affermato di aspettarsi che la crescita dei ricavi torni al normale intervallo del 20% entro la fine dell'anno. Mentre l’A.D. di PayPal, Dan Schulman, ha osservato che PayPal vede molti utenti aggiunti in un dato trimestre, ma molti di loro non sono coinvolti o eseguono solo una transazione, quindi diventano inattivi. Quando l'azienda spende denaro per coinvolgere nuovamente questi utenti, questi si impegnano una volta per poi diventare di nuovo inattivi. Quindi molto capitale che PayPal spende per questi utenti va sprecato e in genere si traduce in un ambiente ad alto tasso di abbandono. Quello che PayPal vuole fare è aumentare il coinvolgimento tra i suoi utenti attivi e fedeli e concentrarsi meno sull'attrazione di nuovi utenti inattivi ed già utenti passati inattivi. Questo, sostiene Schulman, sarà più efficiente in termini di capitale, aumenterà il ritorno sull'investimento dell'azienda e si tradurrà in una maggiore crescita dei ricavi e dei profitti. Ciò, tuttavia, ridurrà la crescita della società e la società ora prevede da 35 milioni a 40 milioni di nuovi utenti quest'anno, inferiore ai 122 milioni che aveva negli ultimi due anni messi insieme.

PEPSICO – 2,27%. La società alimentare di bevande analcoliche e snack ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,53 $/az. su ricavi per 25,25 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,52 $/az. su ricavi per 24,24 mld $. Il fatturato è cresciuto del 12,4% su base annua. La società ha affermato di continuare ad aspettarsi utili per tutto il 2022 di almeno 6,67 $/az. su un fatturato di circa 84,24 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 6,71 $/az. su un fatturato di 81,44 mld $.

Ramon Laquarta, Presidente e A.D. di Pepsi, ha affermato: "La nostra crescita dei ricavi netti per l'intero anno è notevolmente accelerata nel 2021 rispetto all'anno precedente e questo ci dà ulteriore fiducia che gli investimenti che abbiamo fatto sui dipendenti, nei marchi, nell'innovazione, nella catena di approvvigionamento, nei sistemi go-to-market e nelle iniziative di digitalizzazione che stanno funzionando molto bene. Andando avanti, rimaniamo impegnati a costruire nuove capacità che possano aiutarci a vincere sul mercato e diventare un'organizzazione ancora più veloce, più forte e migliore. È importante sottolineare che questo include mettere la sostenibilità e il capitale umano al centro di tutto ciò che facciamo con la recente implementazione di PepsiCo Positive (pep+), una fondamentale trasformazione end-to-end di ciò che facciamo e di come lavoriamo per creare crescita e valore condiviso".

QUALCOMM – 8,27%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale applicabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 3,23 $/az. su un fatturato di 10,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,01 $/az. su un fatturato pari a 10,42 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 30,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 2,80 e 3,00 $/az. su un fatturato tra 10,20 e 11,00 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,49 $/az. su ricavi pari a 9,61 mld $.

Cristiano Amon, Presidente e CEO della società, ha affermato: "I risultati trimestrali record riflettono la forte domanda per i nostri prodotti e tecnologie, con i ricavi che superano quelli di qualsiasi azienda di semiconduttori fabless. Siamo all'inizio di una delle più grandi opportunità nella nostra storia, con il mercato indirizzabile che si espanderà di oltre sette volte a circa 700 miliardi di dollari nel prossimo decennio. La nostra unica roadmap tecnologica ci pone come il partner preferito sia per il mobile che per l'edge intelligente connesso".

REGENERON PHARMA + 2,48%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 23,72 $/az. su un fatturato di 4,95 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 18,02 $/az. su un fatturato pari a 4,47 mld $. I ricavi sono cresciuti del 104,4% su base annua. sono cresciuti del 163,2% su base annua.

Leonard Schleifer, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Nel 2021, Regeneron ha ottenuto ottimi risultati attraverso il proprio core business con un'impressionante crescita dei farmaci EYLEA e Dupixent, aiutando anche ad affrontare la pandemia in corso fornendo il vaccino REGEN-COV a milioni di pazienti. Per il 2022, rimaniamo concentrati sulla costruzione del successo di EYLEA, sull'ampliamento delle approvazioni e sulla portata dei pazienti per Dupixent, sulla ricerca di nuove indicazioni per Libtayo e sulla lettura dei dati dei nostri programmi oncologici, il tutto continuando a far progredire la gamma di vari prodotti diversificati nelle fasi iniziali. Continueremo ad impegnarci per combattere la pandemia ed affrontare la significativa necessità di trattamenti efficaci e approcci preventivi alla variante Omicron, data la mancanza di efficacia del vaccino REGEN-COV contro la suddetta variante”.

SEATTLE GENETICS – 9,11%. E’ una società di biotecnologia. Sviluppa e commercializza terapie a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmune, ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2021 pari a 0,95 $/az. su un fatturato di 429.90 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,83 $/az. su un fatturato pari a 404.11 mln $. I ricavi sono diminuiti del 28,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 1,665 e 1,745 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 2,19 mld $.

Clay Siegall, Presidente e A.D. di Seagen, ha affermato: "I ricavi totali di 1,6 miliardi di dollari nel 2021 sono stati guidati da forti vendite di prodotti e riflettono la crescita dei nostri marchi oncologici, nonché i lanci internazionali di TUKYSA e l'approvazione e il lancio negli Stati Uniti di TIVDAK, il nostro quarto prodotto commercializzato. Stiamo lavorando per massimizzare il potenziale del nostro portafoglio commerciale attraverso ampi programmi di sviluppo clinico volti a supportare l'espansione dei prodotti. Inoltre, stiamo portando avanti oltre tredici programmi in fase clinica sia per i tumori solidi che per le neoplasie ematologiche. Prevediamo di raggiungere molti traguardi nel 2022, tra cui importanti letture di dati clinici, progressi normativi e commerciali globali. Siamo ben posizionati con una forza finanziaria significativa e un'impronta geografica ampliata per continuare a mettere in atto la nostra strategia".

STARBUCKS – 1,34%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 0,72 $/az. su ricavi per 8,05 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,80 $/az. su ricavi per 7,68 mld $. Il fatturato è cresciuto del 19,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 0,57 e 0,59 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,71 $/az. Inoltre la società ha detto che prevede utili per tutto l’anno 2022 tra 3,35 e 3,41 $/az. su ricavi tra 32,50 e 33,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,44 $/az. e ricavi per 32,63 mld $ per l’anno 2022.

Kevin Johnson, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Questo trimestre festivo ha prodotto una forte crescita dei ricavi evidenziata dall'incredibile richiesta da parte dei clienti di Starbucks. Mentre entriamo nel terzo anno di questa pandemia, i nostri negozi continuano a svolgere un ruolo importante come luogo di ritrovo della comunità che offre esperienze sicure, familiari e convenienti per i nostri clienti. Sebbene la domanda sia stata forte, questa pandemia non è stata lineare e il contesto macroeconomico rimane dinamico poiché abbiamo sperimentato pressioni inflazionistiche superiori al previsto, aumento dei costi dovuto a Omicron e un mercato del lavoro teso. Rimaniamo concentrati su azioni che guidano la crescita dei profitti, inclusi forti investimenti nel settore per attrarre, formare e trattenere i migliori talenti per i negozi man mano che aumenta l’affluenza dei clienti. Le vendite nei negozi in Nord America e negli Stati Uniti sono aumentate del 18%, le vendite nei negozi internazionali sono diminuite del 3%, le vendite nei negozi in Cina sono diminuite del 14%”.

T-MOBILE – 2,93%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati postpagato, prepagato e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,34 $/az. su un fatturato di 20,79 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,18 $/az. su un fatturato pari a 21,08 mld $. I ricavi sono cresciuti del 2,2% su base annua.

Mike Sievert, CEO di T-Mobile, ha affermato: "Per la nostra società è stato T-Mobile l’anno più forte di sempre. Non abbiamo solo raggiunto gli obiettivi audaci che ci eravamo prefissati per il 2021 in merito a crescita dei clienti, redditività, sinergie di fusione e costruzione della rete, ma li abbiamo superati tutti. I nostri risultati di fine anno ci pongono come leader del settore, aggiungendo 1,2 milioni di account postpagati, 5,5 milioni di clienti postpagati, estendendo Ultra Capacity 5G a 210 milioni di persone abbiamo mostrato come stiamo vivendo il maggiore slancio di crescita nel wireless. E siamo pronti per mantenere quella posizione nel 2022 e oltre, mentre continuiamo a rispettare il nostro programma vincente e a fare costantemente investimenti che stanno consentendo il nostro successo. C’è ancora molto spazio per correre e siamo nella posizione migliore in assoluto per continuare a fornire servizi a più clienti possibili. Nel quarto trimestre 2021 abbiamo aggiunto nuovi account postpagati pari a 315 mila unità (1,2 milioni nell'intero anno 2021, più che raddoppiati anno su anno), abbiamo aggiunto nuovi clienti postpagati pari a 1,8 milioni unità (5,5 milioni nell'intero anno 2021 superando la previsione), abbiamo aggiunto nuovi clienti telefonici postpagati pari a 844 mila unità (2,9 milioni nell'intero anno 2021, aumentate del 32% anno su anno), infine abbiamo aggiunto nuovi clienti Internet ad alta velocità pari a 224 mila unità (546 mila nell'intero anno 2021 il più alto nel settore)”.

TAKE TWO – 2,01%. La società è un editore, sviluppatore e distributore globale di software, hardware e accessori per l'intrattenimento interattivo, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 1,24 $/az. su un fatturato di 866,10 mln $. La stima degli analisti era per gli utili era pari a 1,23 $/az. su un fatturato pari a 879,58 mln $. I ricavi sono cresciuti del 4,9% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 0,46 e 0,56 $/az. su un fatturato tra 808,0 e 858,0 mln $, mentre la stima degli analisti per gli utili è pari a 1,15 $/az. su un fatturato di 918,47 mln $. Inoltre la società ha detto che prevede utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 3,10 e 3,20 $/az. su un fatturato tra 3,41 e 3,46 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 4,81 $/az. su ricavi pari a 3,49 mld $.

In una nota l’azienda ha affermato: "In Take-Two, la nostra priorità numero uno è rimasta la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e delle loro famiglie. Stiamo adottando un approccio prudente in relazione alla cadenza e alla pianificazione del ritorno in ufficio. Alcuni dei nostri uffici sono aperti e prevediamo la riapertura della maggior parte dei nostri uffici nelle prossime settimane. Data la dinamica in evoluzione della pandemia, stiamo seguendo rigorosamente i protocolli dei governi locali e dei funzionari sanitari per garantire che stiamo aderendo ai loro standard di sicurezza. A causa degli ordini di protezione sul posto iniziati nell'anno solare 2020, abbiamo registrato livelli di coinvolgimento e una crescita delle prenotazioni nette durante il periodo fiscale 2021”.

WILLYS TOWERS WATSON - 7,00%. La società è una multinazionale britannico-statunitense che si occupa di gestione del rischio, brokeraggio assicurativo e consulenza aziendale, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 5,67 $/az. su un fatturato di 2,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 4,98 $/az. su un fatturato pari a 2,50 mld $.

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.