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Pioggia di record storici


Una pioggia di record storici sta bagnando gli alberi di Natale alloggiati nelle nostre abitazioni, in un rally che poco ha a che vedere con una corsa sfrenata e dalle immancabili derapate, ma che sta sempre più somigliando ad una passeggiata su un pendio che sale sempre, senza sosta, senza piccoli avvallamenti o discese; sale e basta!

Questa è la fotografia dei mercati finanziari in questo finale di anno.

Ci si sveglia al mattino, e al primo sguardo ai futures ed ai volumi ci si rende conto di quale sarà l'evoluzione giornaliera e l'esito finale. Tutto appare eccessivamente, facilmente intuibile.

Un mercato sin troppo easy per le sale operative che possono permettersi il lusso di caricare solo un paio di alert nelle macchine e comprare senza grossi problemi e calcoli in merito al fattore rischio/opportunità ma non scommetterei un soldo bucato su chi manifesta la propensione a tenere "roba" in portafoglio oltre la campanella di chiusura.

Con il ritmo di questa marcia non potevano che andarsi a stampare nuovi record storici, riflettevo un paio di settimane orsono, poichè l'esito pareva davvero scontato; ed eccoci qui a commentare nuovi record storici anche per l'indice Nasdaq 100, in ritardo rispetto al Dow Jones e al Dax in Europa, che avevano già commesso il delitto la scorsa ottava. 

L'unico rimasto senza regalino è stato lo Standard&Poor...

Nel frattempo, l'indice Vix tenta di annullarsi nel tentativo di tendere allo zero assoluto, ma c'era da aspettarselo, anche incentivato dallo scemare dei volumi di contrattazione.

Un tempo, il verificarsi di simili fasi incuteva timore e faceva nascere strani pensieri nel personale addetto all'immissione degli ordini di borsa, poichè con i book che andavano a rarefarsi, il rischio di scrolli veloci in grado di colpire ordini posizionati anche a livelli bassi, cresceva e si era portati ad innalzare il livello dell'attenzione; l'epoca attuale invece, vive la medesima casistica in maniera molto più rilassata, quasi a voler suggerire che l'ipotesi di storno violento sia remota se non impossibile. 

Eppure gli esperti, i veterani, potrebbero raccontarne a dozzine di episodi in cui l'eccessiva rilassatezza e l'aver abbassato la guardia eccessivamente, fu all'origine di grandi perdite maturate in brevissimo tempo. Proprio questa esperienza porta a ricordare che queste situazioni devono essere sempre affrontate con il giusto rispetto, facendo quasi finta che il pericolo, in fin dei conti, sia sempre dietro l'angolo, poichè questa è la realtà dei mercati finanziari.

Non ci resta che fare una rapida panoramica tra le grandi supercapitalizzate per tirare le somme annuali vista la nullità di altre realtà fatta eccezione per casi singoli di trading veloce come quello che avevamo evidenziato la scorsa settimana con Brunello Cucinelli.

UNICREDIT

Sempre in crescita la troviamo in salita stretta tra i 20 e 28 euro che al momento sono un target di movimento. Sotto i 20 euro invece, torna ad essere ballerina e sofferente.

Un vero cambio di direzionalità nel lungo periodo possiamo trovarlo solo ai 37 euro e quindi con molto percorso ancora da compiere..

TESLA

Uno switch di medio lungo periodo è fissato ai 260$ oltre il quale l'immissione di ordini long ha più probabilità di regalare soddisfazioni rispetto ad un ordine in controtendenza, e quindi in shot selling.

Attenzione però, perchè in questa configurazione non ha assolutamente scelto cosa fare nel lungo periodo poichè rimane in una zona di indecisione che è tra i 222$ e i 260$, appunto.

AMAZON

Nella discussione possiamo inserire la direzionalità e comprendere, sia nel breve che nel lungo termine quali sono i valori decisivi.

Nel breve periodo, per suggerire una direzionalità possiamo dire che i 148$ sono una prima boa direzionale che, al di sopra favorisce gli ingressi in long.

Al di sotto andrebbe già ad incrinare il percorso, favorendo nel breve, gli short, fino al vero punto switch di lungo periodo fissato ai 122$ al quale imposterei un segnale alert.

Questo è il valore attualmente che ha più importanza nel determinare la forza dei movimenti. Ai 122$, qualora vi giungesse, assisteremmo ad una forte lotta tra gli ingressi long e quelli short. Il vincitore determinerà un forte rimbalzo in caso di vittoria dei long, o un forte ribasso se vi sarà la vittoria degli short.

MICRON TECHNOLOGY

Attenzione alla zona 64.5-67.5$- Questo è stato il trampolino di lancio dell'ultimo movimento rialzista.

Il target dell'attuale movimento possiamo fissarlo ai 98$ e ciò che potrebbe impedire o determinare quest'ultimo strappo non può che essere la direzionalità che gl'indici prenderanno sin dai primissimi giorni di gennaio 2024.

In chiusura, per esprimere un sentiment relativo a questa chiusura d'anno, tutti i mercati, tranne quello obbligazionario, sembrano eccessivamente "tirati" se mi si concede il termine, quasi tanto da mostrare la necessità fisiologica di una correzione. I segnali non mostrano ancora in quanti punti possa essere quantificabile la necessità di correzione, ma ad esempio, per il Nasdaq 100, un rientro ai 16200 punti sarebbe, non solo benefico in quanto in grado di riportare volumi sul mercato ma anche in grado di dare maggior slancio ad un eventuale e successivo riattacco ai massimi storici appena registrati.

Insomma, l'aggettivo "mercati ingolfati" non sembra poi così lontano dalla realtà.  .

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)