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Tra rendimenti e il rischio di bolle speculative: il delicato equilibrio del mercato obbligazionario e le azioni dell'intelligenza artificiale


Ad un primo sguardo si direbbe che quella appena terminata sia una ottava uguale alle altre, con i mercati azionari americani alla ricerca perenne di nuovi massimi storici come nella caccia alla volpe, risultati conseguiti in una sfilza di sedute che noiosamente si trascinanano con oscillazioni da zero virgola.

Si è asisistito alla sempre più eclatante corsa dei titoli azionari coinvolti dal boom dell'intelligenza artificiale, con i prezzi che crescono ad un ritmo ormai fuori controllo, trascinando con se chiaramente gl'indici azionari.

Fin qui tutto normale, si potrebbe pensare, in linea con le scorse settimane, se non fosse per il mercato obbligazionario il quale dall'uscita del dato in crescita relativo all'ISM statunitense, sembra aver imboccato la strada di una correzione, con i rendimenti dei titoli obbligazionari che sono tornati a crescere.

Nessun allarmismo anche perchè solo il Bund europeo sta lavorando al di sotto di un livello strategico per il movimento di breve perodo, ovvero i fatidici 134 punti, mentre il T.Bond , il corrispettivo future statunitense sui titoli obbligazionari Made in Usa, regge il livello dei 118 ancora non toccato e si spera rimanga ancora a navigare più in alto.

Bund

Il future Bund come visibile in foto ha iniziato a lavorare al di sotto dei 134 punti ed ha chiuso la settimana in una zona che possiamo definire rossa poichè inizia a creare tensioni tra gli acquirenti che finora hanno avuto la meglio, e i venditori.

Importante sarà il percorso della prossima settimana che dovrà fugare i dubbi in merito alla direzionalità seppur di breve periodo.

T-Bond

Medesima situazione per il T-Bond che però a differenza del Bund continua a rimanere, anche se di poco, al di sopra dei 118 punti.

Perchè tale livello è importante?

Perchè pare che nel movimento di breve, inizi a sorgere qualche scetticismo in merito al possibile taglio dei tassi nelle prossime riunioni della Fed ed inoltre una paura si sta insinuando nei movimenti in discesa di questi strumenti, legato al fatto che più di qualche esperto abbia iniziato a sussurrare la parola "bolla speculativa" ( ancora lei !) sui titoli appunto coinvolti nel business dell'intelligenza artificiale.

La correlazione con il mercato obbligazionario nasconde il sospetto e prova a "prezzarlo".

Come?

Rialzando i rendimenti, che implicitamente nascondono la paura che la Fed corra ai ripari e nel tentativo di raffreddare il mercato azionario, possa essere costretta a mantenere i tassi ancora alti, e paradossalmente, inizia ad essere quotato, in termini per ora esclusivamente di probabilità, persino un ulteriore rialzo dei tassi.

Ma quali sono i grafici indiziati, quali di questi grandi rialzi sta incutendo maggiore timore neglio operatori?

Osserviamone un paio, di cui fra l'altro, abbiamo già parlato recentemente.

NVIDIA CORPORATION

Un missile diretto sulla Luna!

Ed allora è il caso di fare delle proiezioni nel caso si continui a volare di conseguenza.

Abbiamo fissato diversi target del movimento, il primo ai 760 $, poi ancora in rapida successione, 800$- 840$ e 900$.

La possibilità di verififcarsi è sufficientemente alta a causa del movimento brutalmente rialzista ma se invece non avesse la forza, già dal lunedi, di andare otre il livello di chiusura di venerdi, ai 724$ allora il livello da tenere d'occhio per ora è fissato ai 480-500$ e non prima perchè si può essere difronte ad una delle tante follie che i mercati finanziari ci presentano sul piatto di tanto in tanto.

META

Medesima dinamica per Meta che dal novembre 2022 ha guadagnato il 465% !

Possibilità di rientro e zone da valutare per un eventuale entrata le troviamo ai valori attuali ai 390 $ circa, mentre, qualora il trend fosse inarrestabile allora un target del movimento possiamo segnarlo ai 565 $.

SARAS

A proposito delle tecniche di trading analizziamo quanto accaduto venerdì sul titolo Saras in un timeframe a 5 minuti per gli amanti del day-trading.

Saras aveva aperto le contrattazioni in evidente rialzo ad 1.95€ lasciando però un bellissimo gap up al livello di 1.8€.

L'attesa in questi casi può durare giorni come può avvenire nella singola giornata di contrattazione ed è stato proprio questo il caso di venerdì in cui alle ore 12 c'è stato lo storno violento verso la chiusura gap ( evidenziata in figura dall'ellisse ).

L'acquisto sulla linea di chiusura a 1.8€ con uscita a 1.85€ ha fruttato in pochi minuti ben il 4 % !

Volumi scambiati in quel minuto? Più di 2 milioni di azioni, in grado. quindi, di sfamare chiunque...!

Come ho già scritto in molteplici ultimi articoli, il trading è saltellare di occasione in occasione e quando, nella fattispecie, il movimento rientra in uno dei concetti chiave del trading, è severamente vietato lasciarsela scappare! 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)