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Broadcom: davvero sono tutti cocci ?


Un lettore ci chiede di Broadcom e il direttore Emilio Tomasini risponde. Non si tratta di un buy ufficiale, si tratta di una segnalazione, non ci chiedete poi cosa fare.

Broadcom, al Nasdaq bilancio che incontri ribasso che ti aspetti.

Il settore dei semiconduttori ha preso una sberla suonante dopo che sono stati riportati i dati del terzo trimestre di Broadcom.

Sul finire della giornata di giovedì Broadcom – come riportano le agenzie di stampa - ha presentato il bilancio del terzo trimestre  dove  ha registrato ricavi per 13,07 miliardi di dollari, in crescita del 47% rispetto all'anno precedente, includendo i contributi derivanti dall'acquisizione di VMware conclusa a novembre. Escludendo VMware, l'incremento dei ricavi è stato del 4%. Gli analisti monitorati da FactSet avevano previsto ricavi pari a 12,98 miliardi di dollari.

Nel trimestre appena concluso, Broadcom ha generato 7,27 miliardi di dollari dal segmento delle soluzioni per semiconduttori, con un aumento del 5% rispetto all'anno precedente, ma leggermente inferiore alle stime di FactSet che si attestavano a 7,42 miliardi di dollari. I ricavi provenienti dalle soluzioni infrastrutturali, sostenuti dall'accordo con VMware, – come riportano le agenzie di stampa -  hanno raggiunto i 5,80 miliardi di dollari, in crescita del 200% e superiori al consenso FactSet di 5,52 miliardi di dollari.

Nonostante questi risultati, la società di semiconduttori e software ha riportato una perdita netta di 1,88 miliardi di dollari, pari a 40 centesimi per azione, rispetto a un utile netto di 3,30 miliardi di dollari, o 77 centesimi per azione, nello stesso periodo dell'anno precedente.

Su base rettificata, Broadcom ha guadagnato 1,24 dollari per azione, superando le previsioni degli analisti che si fermavano a 1,22 dollari per azione.

Per il quarto trimestre fiscale, Broadcom – come riportano le agenzie di stampa -  prevede ricavi intorno ai 14 miliardi di dollari, leggermente inferiori alle stime del mercato che indicavano 14,1 miliardi di dollari. La società prevede inoltre che l'utile rettificato prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento (EBITDA) per l'intero anno sarà pari al 64% dei ricavi.

Qui finisce la notizia con dati che sono pubblici.

Se dobbiamo fare un po’ di analisi del titolo ragionando sui dati annuali passati per togliere il rumore dei bilanci trimestrali osserviamo che la redditività del titolo (ROIC), se si tiene conto del costo del costo del capitale aziendale WACC al 31/12/2023, è sempre del 14% in miglioramento rispetto ai due esercizi precedenti e con un margine operativo in percentuale sul fatturato sempre al 31/12/2023 del 33.51% e superiore al 94,81% delle 983 società peers che operano nello stesso settore.

Il tasso di crescita medio composto degli utili a 3 anni è del +24,1% ed è superiore al 67,90% delle 729 società del settore.

Sotto il profilo dei multipli di conseguenza le azioni mostrano un price / earning superiore a quasi l’80% delle società del settore e per il combinato disposto tra crescita degli utili e price earning questo potrebbe essere giustificato e non possiamo sicuramente asserire, conti della serva alla mano, che vi sia una sopravalutazione lampante delle azioni Broadcom. Anzi. Se consideriamo anche l’andamento di forza relativa rispetto ai due peers più noti, Advanced Micro Devices e Intel, Broadcom si posiziona in seconda posizione a metà strada tra i due e quindi sicuramente al momento non è l’azione meglio performante.

Il commento più sensato potrebbe essere che il mercato o ha sopravvalutato precedentemente le potenzialità del titolo per il fascino diffuso dell’AI o semplicemente i risultati del terzo trimestre, pur non deludenti, hanno rotto la sfera di cristallo in cui questa azione forse si era piacevolmente adagiata sulla scia dell’euforia del settore.

Da qui a piangere sui cocci di Broadcom ce ne passa.

Per l’analista C.J. Muse di Cantor Fitzgerald l’azione sembra essere oggi attraente, specialmente dopo il capitombolo di venerdì, e fissa il prezzo a 200 dollari.

L’analista di Jefferies Blayne Curtis ha invece un rating di buy e un prezzo obiettivo di 205.

A livello di analisi tecnica il quadro a barre settimanali risulta essere di congestione e quindi compatibile sia con le osservazioni di analisi fondamentale di cui sopra sia con i giudizi dei due analisti.  E questa coincidenza tra analisi tecnica ed analisi fondamentale raramente accade sui mercati finanziari.

Come si può notare dal grafico settimanale qui sotto Broadcom ha costruito un triangolo simmetrico molto significativo secondo l’analisi tecnica in quanto poggiante su 4 swing.

La rottura del triangolo dovrebbe avvenire circa a 2/3 della bisettrice e quindi dovremo aspettare ancora quasi un mese, almeno questo vuole la vulgata dell’analisi tecnica sulla quale noi ci adagiamo.

La proiezione della base del triangolo ci dà un obiettivo tecnico di 230 dollari che come abbiamo ricordato prima è compatibile con i giudizi dei due analisti. Solo una discesa convinta sotto 120 cambierebbe radicalmente questo quadro sostanzialmente positivo. Chi è dentro può rimanere dentro, chi è fuori può comprare a cavallo di 128.