Non è finita qui.
Dietro quello che è successo prima per l’Ucraina e poi per le tariffe è un meccanismo che si ripeterà ancora.
Quindi aspettiamo a gioire o meglio gioiamo per quello che ci passa il mercato.
Adesso bisogna pensarci molto bene prima di fare qualsiasi passo in acquito o in vendita.
Mai si era visto un presidente degli Stati Uniti fare aggiottaggio sul mercato e comunicare sulla sua piattaforma prima dell’annuncio della pausa delle tariffe che “era il momento di comprare”.
E il Wall Street Journal ne parla come di un fatto tutto sommato normale.
Il sospetto è che lui o il suo entourage tragga profitto dalle sue azioni speculando direttamente in Borsa.
E se entri in questo meccanismo davvero diventa pericolosa ogni mossa che tu possa fare in Borsa perché la logica viene completamente sommersa dal rumore.
Non sono le tariffe il problema, è Trump, almeno per chi vuole investire come si è investito finora negli ultimi 100 anni.
Non abbiamo fatto nemmeno a tempo a comprare più di Ferrari e Hermes che è cambiato il quadro e da ipervenduti siamo passati a ipercomprati.
Dalla roulette russa abbiamo inventato la roulette americana ...
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