Geopolitica: l’amministrazione Trump accelera sul dialogo, ma il Giappone frena
La settimana, caratterizzata dalla chiusura per il 1° maggio delle principali piazze europee e asiatiche, ha visto l’amministrazione Trump intensificare i messaggi rassicuranti verso Cina e Giappone, con l’obiettivo di scongiurare il ritorno dei dazi previsti per l’autunno 2025.
Gli annunci chiave:
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Sgravio tariffario sul settore auto: Riduzione dei dazi al 2% (dal 5%) per componenti di ricambio e veicoli elettrici, con effetto immediato.
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Pressione sul Giappone: La Bank of Japan ha dimezzato le stime di crescita 2025 (da +1,2% a +0,6%) proprio a causa del rischio dazi USA, spingendo Tokyo a chiedere esenzioni permanenti.
Tuttavia, la Cina mantiene un atteggiamento cauto: le dichiarazioni di Pechino sottolineano che "nessun accordo è imminente", nonostante i toni concilianti di Washington.
Obbligazionario: T-Bond e Bund confermano la ripresa, ma i nodi arrivano a giugno
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T-Bond 30Y USA: partito in rialzo per la terza settimana consecutiva, con rendimenti scesi al 4,65% (prezzo a 116 punti), sostenuto dalle speranze di distensione commerciale ha poi vissuto 3 giorni di correzione chiudendo a 114.9.
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Bund 30Y: Toccati i 132 punti il 3 maggio che si sta rivelando una resistenza forte, ha chiuso a 130.9 (-0,55%) per profit-taking. Il supporto a 130 punti resta solido: una rottura al ribasso aprirebbe a correzioni verso 128, ma il contesto macro (BCE prudente) limita i rischi.
Focus Italia:
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FTSE MIB: Rimbalzo del +4,2% a 37.450 punti, trainato da banche (+6%) e utility (+5%). Il supporto critico è a 36.600: una rottura con volumi elevati (oggi a 0,8 miliardi, -30% vs media 2025) segnalerebbe debolezza strutturale.
Azionario: IonQ e Fincantieri, due storie a confronto
IonQ (NYSE: IONQ):
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Prezzo: 30,92 USD (+8,5% settimanale).
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Analisi tecnica:
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Supporto: 30 USD (livello psicologico, coincidente con il minimo di aprile 2025).
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Resistenza: 36 USD (massimi di marzo).
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Scenario: Superamento 36 USD → target 42 USD.
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Gestione rischio: Stop loss obbligatorio fuori dai range evidenziati.
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Fincantieri (BIT: FCT):
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Prezzo: 11,87 EUR.
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Dinamiche:
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Zona di accumulo: 8-9,50 EUR (acquisti istituzionali sul PNRR navale italiano).
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Catalizzatori: Ordini da 2,3 miliardi EUR per navi da crociera a idrogeno (Q2 2025).
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Target: 12,50 EUR.
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Rischio: Una chiusura sotto 8 EUR invaliderebbe l’uptrend.
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PIL USA: il primo segnale rosso dell’era Trump
Il dato shock della settimana: il PIL USA è sceso dello 0,3% nel Q1 2025, primo calo dopo 100 giorni dall’insediamento di Trump. Le cause:
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Crollo delle esportazioni (-4,1%), legato ai dazi residuali.
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Rallentamento dei consumi (+0,8% vs +2,1% nel Q4 2024).
La Fed ha reagito con prudenza: Powell ha ribadito che "la stagflazione è un rischio, non la base case", ma i futures sul Fed Funds prezzano un taglio dei tassi a luglio (probabilità al 45%).
Prospettive: cosa muoverà i mercati a maggio
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Sviluppi tariffari: L’incontro Trump-Kishida del 10 maggio sarà cruciale per il Giappone.
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Dati macro USA: Occupazione (9 maggio) e CPI (12 maggio).
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Fincantieri: L’assemblea degli azionisti del 14 maggio potrebbe rivelare nuovi ordini.
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Bund 30Y: Il test di 132 punti sarà il termometro della fiducia nell’Eurozona.
Conclusioni
La tregua di Trump ha evitato il peggio, ma i mercati scontano ancora:
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Debolezza strutturale USA: PIL in calo e consumi fiacchi richiedono politiche mirate, non solo tweet.
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Europa in equilibrio precario: Il Bund a 132 punti e il FTSE MIB a 37.500 sono numeri ottimisti, ma i volumi bassi tradiscono scetticismo.
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Azioni tecniche: IonQ e Fincantieri sono scommesse tattiche, non strategiche.
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