Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Si stemperano le tensioni sui dazi? Ad avvantaggiarsene il greggio e quindi le società del settore. Il quadro grafico del titolo del cane a sei zampe. Esordio a Borsa Italiana dell’ Amundi Stoxx Europe Defense Etf con valuta di denominazione l’euro.


Si stemperano le tensioni sui dazi? Ad avvantaggiarsene il greggio e quindi le società del settore. Il quadro grafico del titolo del cane a sei zampe. Esordio a Borsa Italiana dell’ Amundi Stoxx Europe Defense Etf con valuta di denominazione l’euro.

Buy or sell

Saipem con un +3,1%, Eni con un +2,4% e Tenaris con un +2,4%: il positivo trend dei petroliferi italiani ha trovato ieri riscontro anche in altri mercati ed è riemersa una delle correlazioni che funzionano ancora, quella fra gruppi specialisti del greggio e l’oro nero appunto. Vediamo i motivi di questa favorevole giornata del settore.

Cosa sta succedendo?

Tutto parte appunto dal prezzo del petrolio Wti, dove la fase correttiva sembra attenuarsi. I minimi del 9 aprile a 55 Usd sono lontani, con una risalita verso i 65 Usd. Le vere resistenze si trovano a 65,79 Usd e poi verso i 69 Usd, dove si colloca attualmente la relativa media mobile a 200 sedute. In questa ristretta area può cambiare del tutto il quadro del settore, con una marginalità che cresce e quindi con un ritorno di attenzione da parte del mercato nei confronti delle big petrolifere.

I livelli tecnici di Eni

Fra le varie leader scegliamo inevitabilmente quella italiana, per la sua popolarità nei portafogli di casa nostra. Da tempo si parla della diversificazione delle fonti energetiche anche per Eni ma in Borsa la correlazione con il prezzo del petrolio resta molto stretta. Sapete quando ha messo a segno il minimo di periodo il titolo del cane a sei zampe? Esattamente il 9 aprile e da allora l’andamento grafico corrisponde a quello del Wti. Solo che in questo caso la media mobile a 200 è già stata superata il 3 giugno, con la bella candela verde di ieri che ha riportato l’azione nell’area dei 13,6/13,7 Eur. Si evidenzia dell’ipercomprato ma ora si guarda all’obiettivo del 14,4 Eur, dove c’è un’importante resistenza.

Le opinioni

Dopo la caduta libera delle quotazioni dell’oil, causa timore dazi ed effetti sull’economia, si èunta a un possibile accordo sul tema fra Usa e Cina. Se così fosse le tensioni si attenuerebbero e la fase depressiva delle quotazioni si ridurrebbe. Tutto dipende quindi anche dalla capacità dell’industria petrolifera Usa di convincere Trump a concedere molto a Pechino. Ieri l’azione Schlumberger, maggiore società mondiale di servizi nell’ambito dell’oil, ha registrato in Borsa un +4,1%, Shell un +3,6%, Conocophillips un +3,6% e perfino la brasiliana Petrobras +3,4%. Tutte a ridosso di resistenze importanti.

Anche Amundi entra nel settore degli Etf della difesa

Il maggiore emittente europeo di Etf, Amundi, espande la propria gamma di Etf settoriali con il lancio dell'Amundi Stoxx Europe Defense Etf, già quotato alla Borsa di Milano. Offre agli investitori un'esposizione specifica al settore della difesa europeo, segmento in forte crescita strutturale, dato – come noto - che il Continente ha intrapreso un significativo potenziamento delle proprie capacità militari.

Questo Etf replica l'indice Stoxx Europe Total Market Defense Capped Ntr, selezionando aziende europee con una comprovata esposizione dei ricavi ad attività legate alla difesa. Con commissioni di gestione solo dello 0,35%, l'Amundi Stoxx Europe Defense Ucits Etf è uno degli Etf sulla difesa europea più competitivi in termini di prezzo attualmente disponibili sul mercato. Inizialmente quotato su Euronext Paris, l'Etf è ora trattato anche su Borsa Italiana e sullo Xetra tedesco, e dunque accessibile a un ampio pubblico di investitori.

Denominazione

Amundi Stoxx Europe Defense

Isin

LU3038520774

Valuta denominazione

Eur

Valuta negoziazione

Eur

Ter

0,35%

Dividendi

Capitalizzati

Quotazione di riferimento

5,419 Eur

Rischiosità (da Kiid: 1 minimo – 7 massimo)

5