Le notizie negative dal fronte Commerzbank e Banco Bpm nascondono in realtà degli aspetti positivi. Che vi spieghiamo e che sono alla base della resilienza del titolo. Il quale sta per affrontare tuttavia – dal punto di vista grafico – delle sedute risolutive. Con una parte degli azionisti – malgrado tutto – soddisfatti delle marce indietro dai due blitz.
Buy or sell
Perdente o vincente? L’iper aggressiva strategia di Unicredit sui fronti Commerzbank e Banco Bpm non sta portando risultati concreti. Anzi ha alimentato una campagna politica contraria all’immagine dell’istituto di Piazza Gae Aulenti. E se invece gli effetti fossero ben diversi e capaci di trasformarsi in un successo ma di altro tipo? Per questo motivo oggi l’indichiamo come azione del giorno.
Perché lo è? |
Perché malgrado tutto quanto si è detto nelle ultime sedute (il blitz su Commerzbank sembra definitivamente “out – le vicende relative all’Ops su Banco Bpm diventano sempre più complesse) l’azione regge bene e resta sui massimi storici. Sul fronte tedesco Unicredit ha già incassato 73 milioni di dividendi, mentre la quotazione ha raddoppiata dal momento del “buy” e a settembre – per complesse normative – si avvantaggerebbe di un’esenzione fiscale sull’eventuale plusvalenza. Inoltre i tempi extralunghi dell’Ops su Banco Bpm potrebbero favorire un temporaneo stop, in attesa di tempi e magari condizioni migliori. E poi c’è il dividendo incassato dalla partecipazione in Generali. Insomma, i risultati dal punto di vista finanziario si stanno rivelando un successo |
Cosa si dice del titolo sui mercati? |
Si guarda proprio a questo aspetto: quella che sembra un’incomprensibile smania da protagonismo imprenditoriale nasconde delle prospettive che solo gli analisti sanno interpretare. Inoltre – così come stanno andando le cose – un eventuale insuccesso sul fronte Banco Bpm viene già interpretato come un successo per gli azionisti, in parte contrari a esporsi su così tante linee di fuoco. Forse per questo motivo Andrea Orcel nei giorni scorsi ha dichiarato: “L'm&a è uno strumento, non un obiettivo. Deve creare valore e rafforzare il gruppo. Se non aggiunge valore rispetto al nostro piano base, già molto forte, non si fa”. Parole che sono sembrate miele appunto per molti azionisti |
Isin |
IT0005239360 |
Ultima quotazione (chiusura 11/6/2025) |
57,02 Eur |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
Resta inevitabilmente impostata sul “buy” su tutte le periodicità, anche perché sostenuta dalle medie mobili, con la 200 nettamente sottostante e tuttora inclinata positivamente. Il mercato è in attesa di evoluzioni ma intanto non vende |
Cosa dice l’analisi grafica |
Le ultime candele evidenziano una forte compressione fra la resistenza dei 58,6 e la media mobile a 20 periodi, collocata sui 56,9 Eur. Ieri si è visto un doji, cioè una candela espressione di massimo equilibrio tra acquirenti e venditori e quindi di incertezza del mercato |
Prima resistenza importante |
A 58,6 Eur, ultima e definitiva barriera nella corsa al rialzo del titolo |
Primo supporto importante |
A 53,6 Eur, sopra cui l’azione è rimasta dopo il “gap up” fra la seduta di venerdì 9 maggio e quella di lunedì 12 maggio |
Rilevatore di rischio |
Tutto incentrato sull’evoluzione più del caso Banco Bpm che di quello Commerzbank. Se la vicenda finisse davvero male gli effetti potrebbero pesare sui movimenti del titolo. Decisiva, comunque, dal punto di vista grafico la tenuta dei 53,6 Eur |
Segnale di forza |
In presenza di una rottura al rialzo dei 58,6 Eur. Si noti come l’area di manovra in corso si identifichi nei 5 Eur fra il supporto e la resistenza citati |