Storicamente le misure di sostentamento pubblico dell’economia hanno spinto i listini di Pechino e dintorni. La produzione industriale intanto sta scendendo ed è probabile che lo Stato rientri in scena. Si tenga poi conto che la Borsa cinese è quella più decorrelata da tutte le altre del mondo.
Buy or sell
Gli Usa stanno per andare in crisi? Può darsi che la situazione economica e sociale della prima potenza del mondo entri in recessione, magari non profonda ma pur sempre recessione. Inevitabile e scontata l’alternativa europea ma poco considerata invece è quella cinese. Spesso i piccoli e medi investitori italiani trascurano Pechino e Shanghai perché considerano le piazze finanziarie della leader asiatica non facili da interpretare. In realtà lo sono soprattutto negli indici altamente specialistici e tecnologici. I numeri intanto forniscono una foto articolata.
CSI 300 |
Replica i 300 titoli azionari con maggiore capitalizzazione quotati come classe A nella Repubblica Popolare cinese (valuta denominazione Usd) |
Performance a 1 anno dell’Etf più importante come patrimonio: Xtrackers CSI 300 Swap (Isin LU0779800910) Ytd -9% |
Ftse China 50 |
Replica le 50 maggiori società cinesi quotate sulla Borsa di Hong Kong (valuta denominazione Usd) |
Performance a 1 anno dell’Etf più importante come patrimonio: iShares China Large Cap (Isin IE00B02KXK85) Ytd +6,2% |
Msci China A |
Replica i titoli cinesi della classe A più grandi e liquidi denominati in Renminbi e quotati sulla Borsa di Shenzhen e Shanghai (valuta denominazione Usd) |
Performance a 1 anno dell’Etf più importante come patrimonio: Amundi Msci China A versione accumulo (Isin FR0011720911) Ytd -10,4% |
Ci sono però degli Etf con sottostante indici cinesi che hanno invece registrato rilevanti segni più, sebbene in frenata nelle ultime settimane.
UBS Solactive China Technology (valuta Eur) |
LU2265794946 |
Ytd +28,1% |
iShares China Large Cap (valuta Usd) |
IE00B02KXK85 |
Ytd +6,2% |
Kraneshares Csi China Internet (valuta Eur) |
IE000Y61WD48 |
Ytd +4,1% |
Vediamo allora di analizzare punti forti e punti deboli della potenza asiatica in Borsa.
Punti forti |
La decorrelazione dell’azionario cinese rispetto a quello occidentale è elevata, molto di più rispetto agli altri Paesi emergenti nel loro insieme Il peso dell’export cinese negli Usa non è determinante (circa il 15%) e ridotto soprattutto in confronto al Pil Si stima tutto sommato limitato l’impatto delle misure protezionistiche volute da Trump Nella fase in corso si registra un sovrappeso dei consumi interni sull’economia nazionale Il renmimbi è sui minimi, complice la svalutazione pilotata dalla Banca centrale: ciò favorisce l’export Nel confronto Cina-Usa Pechino ha più carte da giocare L’esperienza dei dazi introdotti nel 2018 dagli Usa si dimostrò non eccessivamente negativa |
Punti deboli |
L’effetto degli interventi di Trump è anche psicologico e da questo punto di vista pesa in Cina Ne deriva che i consumi frenano e la produzione industriale sta ridiscendendo sui minimi dal 2022 Si scontano di nuovo forti incentivi pubblici, capaci di svolgere un ruolo efficace in Borsa. E se fossero meno significativi di quanto ci si attende? Il peso degli operatori istituzionali sulle Borse scende e ciò potrebbe causare maggiore volatilità Preoccupanti i segnali della disoccupazione giovanile Quanto sono attendibili i dati relativi al Pil cinese? Molto economisti occidentali cominciano a chiederselo |
In conclusione? L’aspetto più significativo è quello della decorrelazione in Borsa. Investire sulla Cina significa puntare su un mondo ancora distinto – anzi nettamente distinto – anche in ambito finanziario. Trascurarlo sarebbe quindi un errore.
La risposta sta allora quella nel:
1°) non dimenticare imprescindibilmente uno degli indici cinesi quando si punta sulla diversificazione dei mercati;
2°) farlo con un piano di acquisto di un Etf più differenziato possibile nei sottostanti;
3°) evitare (almeno nella fase in corso) – se possibile – di scegliere un Etf con valuta di denominazione Usd. Non sono molti ma ce ne sono;
4°) se si è ai primi passi sulla Cina sfuggire dai replicanti molto specialistici (per esempio quelli relativi alla tecnologia o ad altri settori), che sono i più volatili.
Torneremo presto sugli Etf cinesi, tracciando una guida per selezionarli nel migliore dei modi.