Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Azioni Saipem: un lettore ci manda le sue considerazioni


Il lettore Umbergo Cereghini del Lombard ci manda un nuovo articolo  sulle azioni Saipem che volentierissimo pubblichiamo:

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Salve Tomasini,

stamane un amico mi invia un link in preda a grande entusiasmo e mi chiede : che facciamo ??

E allora, complice un frangente lavorativo fiacco, mi sono messo a fare alcune riflessioni che volentieri condivido.

Il 23 febbraio Saipem e Subsea7 (azienda norvegese) avevano raggiunto degli accordi di massima per una fusione al fine di conseguire delle sinergie stimabili in circa 300 milioni di euro a partire dal terzo anno successivo al completamento della fusione (fonte : Reuters – notizia del 24/02/25).

Da allora fino ad oggi non abbiamo avuto alcun aggiornamento in merito. Ma proprio oggi le agenzie hanno rimbalzato sin dal mattino la notizia che Saipem ha firmato un accordo di fusione vincolante con Subsea7.
Quel che è certo, quindi, è che da questa unione nasce un colosso del settore "energy services".

A noi investitori i dettagli dei loro accordi interessano relativamente poco ... o meglio : ci interesserebbero se avessimo in portafoglio anche le azioni di Subsea7 e non solo quelle di Saipem. Ciò in virtù del fatto che gli azionisti Subsea7 riceveranno un dividendo straordinario per cassa di € 450 milioni di euro che non andrà ad incidere, se non marginalmente, nella quotazione del titolo nascente dalla fusione delle due realtà. Oltre ad un ulteriore extra dividendo pari a 105 milioni di euro dovuto a dismissioni di attività minori da parte dell'azienda norvegese (fonte : IlSole24Ore – notizia del 24/07/25).

In ogni caso, per chi guarda anche ai dividendi in chiave da cassettista, la politica di remunerazione della nascitura sarà più attrattiva per gli azionisti, in quanto Saipem7 (questo il nome con cui la riconosceremo nel prossimo futuro) distribuirà un dividendo annuale pari ad almeno il 40% del free cash flow al netto del rimborso delle passività derivanti dai beni in leasing (fonte : Borsa & Finanza – notizia del 24/07/25).

Il nostro "problema" invece è un altro : manteniamo il target price di € 2,57 come suggerito nel Portafoglio Indipendente oppure ci spingiamo oltre confidando che questa nuova azienda possa esprimere nuovo valore aggiunto ? Ovvero : continuiamo a considerare il trade in corso come operazione di relativamente breve periodo oppure lo spostiamo idealmente nel Portafoglio The Challenge con target più ambiziosi, magari dopo aver smezzato la size ?

Oggi il titolo, dopo l'entusiasmo iniziale, ha chiuso con un -2,57% un po' antipatico, frutto probabilmente di prese di beneficio in quanto si viene da una corsa partita ad Aprile in area € 1,60 ... ovvero da un +50% dai minimi primaverili. Ma forse anche a causa di un'indagine dell'antitrust inglese che sembra stia valutando l'impatto di questa fusione nei confronti della concorrenza nel settore dei servizi petroliferi.

Resta il fatto che più banche d'affari si sono esposte di recente dichiarando target prices piuttosto corposi ed interessanti per la nuova realtà, da un minimo di € 2,70 ad un massimo di € 3,60 (fonte – TradingView). Ma, per correttezza, è giusto anche segnalare che c'è chi ritiene già oggi il titolo sopravvalutato attendendosi una nuova ricaduta a € 2,00. Sappiamo benissimo, peraltro, che questi target spesso valgono come il due di bastoni quando la briscola è coppe; e che, come sempre, sarà il mercato a dire chi ha ragione.

Resta tuttavia un fatto che, quando due aziende di assoluto livello decidono di unire le forze, di sicuro lo fanno con cognizione di causa e con l'obiettivo di ottenere risultati di un certo tipo.

La borsa, lo sappiamo, tende a premiare ex ante piuttosto che ex post (buy the rumors and sell the news ... ce lo ricordava Tomasini nell'ultimo articolo). Però le aspettative sui risultati futuri che la nascitura potrà presentare agli investitori sono potenzialmente interessanti. Starà a ciascuno fare le proprie valutazioni, sulla base del proprio grado di rischio e "dell'ingordigia" da cui si può essere afflitti quando l'entusiasmo supera la razionalità.

(il lettore Umberto Cereghini è un trader privato e detiene le azioni oggetto delle sue analisi)

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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