Da un lettore riceviamo questa lettera firmata che volentieri pubblichiamo:
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Buongiorno dott Tommasini le scrivo per alcuni chiarimenti in merito al suo ultimo articolo sul portafoglio the Challenge.
In merito al titolo Campari riferisce di un lotto andato in acquisto ma non capisco in quale portafoglio.
Di fatto abbiamo un lotto nel portafoglio del dottor Norcini e due lotti presenti nel portafoglio di Challenge.
In merito al titolo Stellantis parla di eliminare lo stop Loss ma non capisco da quale posizione visto che non abbiamo alcuna posizione aperta in alcun portafoglio.
L'unica posizione aperta era quella del portafoglio da Challenge ma stoppata dallo stop loss. Infatti nella sua nuova gestione del portafoglio del Challenge sono stati inseriti gli stop loss indicati mentre prima, con la gestione Mancini, erano indicati ma di fatto non considerati.
Devo dire con molta franchezza che le modalità di comunicazione degli ordini in questo 2025 non mi hanno completamente soddisfatto.
Saluti
Risponde il Direttore Responsabile Emilio Tomasini
Caro lettore,
Nella vita di tutti i giorni dispiace dare ragione al prossimo perché lede il nostro ego. Ma qui sul giornale è diverso: siccome tutti noi (redattori, direttore, lettori) lavoriamo nella stessa direzione del successo del Lombard un lettore che prende carta e calamaio e scrive una email come questa è prezioso perché solo il lettore che scappa silenziosamente non serve a niente. Il lettore che protesta è un bene comune da preservare caro. Avercene di lettori come questo …
Ma veniamo ai fatti: sostanzialmente il lettore solleva un problema che qui sul Lombard abbiamo gestito in maniera diversa a seconda dei diversi momenti storici negli ultimi 30 anni. Il problema è quello della quantità di informazioni che il Lombard deve comunicare. L’assunto è che “troppa informazione equivale a nessuna informazione” (per chi vuole approfondire il testo di Carl Shapiro e Hal Varian “Information rules” è magistrale). Quindi la dose da somministrare è davvero un qualcosa che solo gli angeli conoscono. Spesso sui giornali il troppo stroppia ...
Ci sono state fasi storiche in cui per quello che io sento personalmente di come dovrebbe essere il Lombard c’era “poca” informazione e ci sono state fasi in cui ce n’era "troppa". Era sempre informazione di qualità, perché diciamo che gli autori del Lombard sono sempre stati tutti personaggi al di sopra di ogni dubbio. Ma anche l’informazione di qualità quando è troppa è inutile perché il nostro lettore che fa altro nella vita non ha tempo di leggerla e di apprezzarla.
Sicuramente il fatto che ora ci siano tra portafogli può creare della confusione e quindi ripeto l’anima di ciascuno di essi:
INDIPENDENTE: solo Tomasini al 100%, con alcuni pattern vecchi come il cucco preferenzialmente applicati ad azioni sane. E’sempre stato il cuore del Lombard. Più volte mi sono chiesto e i lettori mi hanno chiesto che cosa sarebbe il Lombard senza Tomasini e purtroppo durante il Covid quando Tomasini stava andando a fare terra da pignatte mi sono detto quanto era bello avere una parte di me che sarebbe continuata a sopravvivere anche con Tomasini sottoterra. Questa parte di me era il Portafoglio Storico che è un trading systems che in diverse salse e combinazioni applichiamo da anni annorum.
PORTAFOGLIO STORICO: è il nostro metodo di comprare i massimi declinato in versione moderna quando comprare i massimi non funziona più come prima per cui si aspetta il ritracciamento. Ha il vantaggio di essere una macchina e lo svantaggio che come tutte le macchine non compra quando lo vogliono i lettori (o il direttore). Può comprare troppo durante i rialzi o comprare per niente perché lui agisce in base a regole preconfezionate.
PORTAFOGLIO CHALLENGE: è un portafoglio ideato nel 2000 da Sandro Mancini e da lui gestito fino al 23/12/2024. E’ una scommessa sexy su alcune azioni con la premessa che il lettore deve investire al massimo 1000 euro perché altissimo rischio altissimo rendimento (con il senno del poi questo molti lettori non lo hanno capito ma tant’è perché tutti sperano sempre che il rendimento sia massimo ma non il rischio e questo è umanamente naturale). Piace ai lettori. Da quando lo gestisco io sono molto più cauto negli acquisti perché penso che comprare azioni sui minimi in un mercato al rialzo folle come questo sia inopportuno, tanto più con il VIX a 14. Abbiamo comprato Ferrari ed Hermes (ed avremmo continuato a comprare) con il VIX a 60 dopo la crisi dei dazi ma poi (per fortuna aggiungiamo noi) la crisi è finita presto e quindi ci siamo fermati. Ma non penso che siano stati due brutti trade.
Fatta questa premessa i singoli autori hanno anch’essi il loro pubblico e i loro portafogli. E così Norcini ha Campari in portafoglio, fatto di per sé almeno per me molto tranquillizzante.
Il fatto che ci siano azioni presenti su più portafogli è una debolezza o un punto di forza ? Su questo aspetto non so cosa rispondere perché per alcuni lettori è in un modo e in altri in un altro ancora. Personalmente lo trovo un vantaggio ma non voglio sforzare nessuno visto che alcuni lettori vorrebbero una paginetta di azioni con Excel e 10 righe di commento di Tomasini come nel 1996.
Conclusione: il lettore ha ragione da vendere quando dice che si fa fatica a capire quali azioni in quale portafoglio perché se si confonde il lettore questo potrebbe anche essere in parte colpa nostra, non so se maggioritaria o minoritaria ma tant’è. Il principio è che il lettore non dovrebbe confondersi.
Posso solo dire che da qui a ottobre cercheremo di compattare il Lombard con nuovi servizi e accorpando / sintetizzando alcuni esistenti con l’entrata in campo di nuovi collaboratori e nuove rubriche.
Quindi il problema che il lettore pone è reale e ben presente alla proprietà e nelle prossime settimane cercheremo di dare risposta.
Nel merito della email del lettore segnaliamo:
CAMPARI: rileggendo l’articolo ha ragione e non so a cosa mi riferissi. Mi pare un refuso. Mi scuso. Corretto avere Campari nel portafoglio di Norcini e due nel Challenge.
STELLANTIS: per ragioni di cui i nostri tecnici ancora non si capacitano STELLANTIS non tiene lo stop loss modello Challenge ovvero senza rispettarlo. Ci stanno lavorando. Penso di averlo già scritto un paio di volte. Ora setto lo stop loss a zero così risolviamo il problema a monte e seguo personalmente l’azione in attesa che i tecnici risolvano il problema. Relativamente alla gestione Mancini nel Challenge è vero che lui inseriva lo stop loss senza eseguirlo e quindi mi pare di poter dire che fino a nuovo ordine così rimane relativamente alle azioni consigliate da Mancini. Tenga conto che di solito per quanto riguarda le uscite lo comunichiamo sul sito (vedasi caso Cronos) e sicuramente stia certo che io lo farò con le mie. Per come sono ansioso relativamente ai segnali dati ai lettori può stare sicuro che ogni sera prima di andare a letto penso a Ferrari e a Hermes. Per quanto riguarda Stellantis Lei la può acquistare oggi sui minimi e quindi diciamo che non è successo molto nel frattempo. E se ci sono stati dei qui pro quo ci cospargiamo il capo di cenere.
Proprio per sviscerare ogni problema relativamente al nostro giornale stiamo lanciando, dopo il successo del convegno Lombard della scorsa primavera, un nuovo incontro il prossimo 18 ottobre sempre a Modena con la presenza dei collaboratori del Lombard vecchi e nuovi. A breve arriverà il programma a cui iscriversi. La invito caldamente a partecipare.
Concludo dicendo che da qui a ottobre ne vedremo delle belle …
Cordiali saluti
Emilio Tomasini
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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