Durante le fasi dei processi mentali che caratterizzano ogni investitore, questi può essere “assalito” dall’OVERFOCUS, acronimo che non trova citazione nella bibliografia ufficiale ma che, a mio avviso, identifica una criticità per molti investitori.
Questa criticità si caratterizza con l’eccessiva focalizzazione su temi specifici, tralasciando l’analisi approfondita del contesto generale.
Un investitore è magari investito su un titolo che ritiene “buono” ma se il mercato va contro anche con forza, non c' è titolo che tenga!
Della serie: un investitore sta coltivando il proprio orticello, innaffiando le piantine, curandole dai parassiti, ma non ha contezza se sta arrivando un temporale che distruggerà ogni suo sforzo.
Non sto dicendo che questo sia il momento, ma è fondamentale, in tempi programmati, fare un’analisi “contestuale” dei mercati finanziari in generale e questo proprio perché negli ultimi giorni “osservo” prodomi per un riallinieamento generale!
Personalmente ho fatto tantissimi corsi nella mia vita: di 6 tipi di ballo, scultura della pietra, massaggio shiatsu, intarsio del legno, ecc. e, oltre a quelli che nutrono e stimolano il cervello, anche diversi corsi di cucina del pesce. Ebbene, in questa associazione culturale molto rinomata in Emilia che organizzava il corso, ripetevano all'infinito che, anche dopo anni e anni di pratica culinaria bisognava tenere sempre davanti a sé il testo scritto della ricetta stessa con tutti i passaggi, perché era sempre in agguato il “salto” di un passaggio!
Quello che voglio dire è che un investitore serio, che ritiene l’investimento una cosa professionale (non sto dicendo un investitore professionista), sia che lo faccia 10 volte al giorno o 10 volte all’anno, deve avere un proprio protocollo di analisi, e di gestione della posizione, anzi i propri protocolli di analisi. Questi non sono frutto di illuminazioni divine, tantomeno donazioni del Mosè di turno, ma frutto della propria preparazione, studio, ascolto di esperti o pseudotali, la loro sedimentazione al proprio interno e stesura personalizzata che avverrà spontaneamente, ma solo dopo aver “sudato” e lavorato su se stessi!
Non ci devono essere 20 regole, ma alcune proprie e personali regole che uno ha scritto in momenti di lucidità e serenità mentale e di portafoglio. Ricordo il titolo di un articolo di decenni fa che analizzava le caratteristiche comuni ai vincitori di premi Nobel e che citava sommariamente: “99% traspirazione e 1% ispirazione”, della serie bisogna metterci della pelle e allenarsi, allenarsi, allenarsi e rispettare le regole, LE PROPRIE.
Queste mie affermazioni non vogliono assolutamente dire che chi investe in borsa debba diventare il Buffett di turno, ma che qualsiasi approccio si faccia , e in questo caso, ad esempio, i lettori del mitico Lombard report.
Quello che voglio dire è che nell’approccio all’investimento, che deriva anche dalla lettura delle idee esplicitate nel Lombard, queste devono poi essere codificate, rielaborate per ognuno, ed essere rispettate: nell’approccio iniziale, nella gestione della posizione, nel peso da dare alle operazioni in base alla propria propensione al rischio, situazione patrimoniale, familiare, età, colore dei capelli, colore degli occhi e fede calcistica!
Dopo questo”pippone” che ritengo vitale però per la salute del proprio portafoglio torniamo sul pezzo.
Nella continuità di quanto sopra esposto e da quanto emerso in parte la settimana scorsa quando dicevo di guardare la situazione dei titoli “fetecchia” sopratutto USA che possono dare indicazioni generali sui mercati stessi, osservo anche i vari indici dei vari paesi e quelle che raggruppano Big, medium cap e small cap.
In questo contesto posso notare come ad esempio il Russel 2000 dia segni di “affaticamento”che potrebbero portarlo a testare l’ importante rottura al rialzo dei 2100 punti
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Stesso discorso del Nasdaq,in cui un test dei 20,000 potrebbe essere persino salutare.
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L’ indice domestico italiano Ftse MIB 40 “drogato”dai bancari ritornati in spolvero dopo l' annuncio di Unicredit che rinunciava (per il momento) all' operazione BPM potrebbe ripiegare anche in considerazione del fatto che in tanti investitori che partono per le ferie “portano a casa”.
In particolare notiamo Engulfing ribassista sanguinoso aull'indice italiano e sui titoli bancari, condito con divergenze varie e avariate.
In eventuali protezioni di operazioni direzionali ribassiste ricordiamo sempre anche strumenti legati alla volatilità ma solo per orizzonti temporali di protezione di brevissimo perchè la natura del sottostante e la struttura del prodotto sono estremamente deleterie per una sua permanenza nel portafoglio per tempistiche superiori a qualche settimana.
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(Corrado Bertolini è un trader privato e potrebbe detenere i titoli oggetto delle sue analisi)
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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