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Chi ci legge guadagna: i trade su IONQ, Fortinet confermano le previsioni


In un articolo di fine agosto ( In un mercato sonnolento, la nostra chiamata su IonQ cattura un rimbalzo da 8 dollari - LombardReport.com ) abbiamo segnalato un punto di rimbalzo tecnico su IONQ a quota 36 dollari.

Il segnale è stato centrato con precisione, generando subito un guadagno per gli investitori più rapidi ma non è finita qui.

Nell’analisi precedente avevamo ipotizzato non solo un ritorno ai massimi recenti, ma persino la possibilità di superarli: la previsione si è concretizzata, con il titolo che oggi scambia intorno ai 69 dollari.

In questa fase, preferiamo cristallizzare i profitti e uscire dal titolo, mantenendo un atteggiamento prudente.

Un eventuale arretramento verso i 55 dollari costituirebbe un livello per me interessante per iniziare a rientrare, in attesa del nuovo punto importantissimo ai 45 dollari.

La cornice macro: il taglio della Fed

La settimana è stata segnata dal taglio di 25 punti base da parte della Federal Reserve. Una decisione in linea con le aspettative, che intende mantenere sotto controllo il costo del credito senza però trasmettere segnali di eccessiva preoccupazione sull’economia. La mossa conferma l’orientamento accomodante della banca centrale, offrendo ossigeno a titoli tecnologici e growth, ma richiede cautela: il quadro resta fragile e sensibile ai dati macro in arrivo.

Fortinet: il prossimo obiettivo

Su Fortinet avevamo individuato un’area d’ingresso strategica tra 73 e 75 dollari (vedi Mercati in Apatia Storica: Volumi DAX Future Crollati al 75%, Fortinet nel Mirino dei Trader - LombardReport.com ).

La posizione è stata aperta e il titolo scambia ora intorno agli 84 dollari. La nostra strategia prevede un primo target a 93 dollari, livello che, se raggiunto, rappresenterà un punto di uscita parziale e di verifica della forza del trend.

Oro: nuovi massimi e livelli chiave

L’oro ha recentemente aggiornato i propri massimi, spinto da tensioni geopolitiche e dall’incertezza macroeconomica. Il metallo giallo si conferma bene rifugio per eccellenza e resta sotto stretta osservazione.

I nostri livelli operativi individuano sempre in attesa di ritracciamento, un primo ingresso intorno ai 3.300 dollari l’oncia e un supporto cruciale a 2.950 dollari. Solo sotto questa soglia lo scenario tecnico subirebbe un deterioramento significativo.

 

Il quadro generale dei mercati rimane caratterizzato da volatilità selettiva: entusiasmo per i titoli tecnologici, cautela sulle valute e rinnovata attenzione sui beni rifugio. In un contesto in cui le banche centrali cercano di bilanciare crescita e stabilità, gli investitori devono muoversi con disciplina, sfruttando i movimenti tattici ma mantenendo sempre una visione strategica di medio periodo.

L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.

Fabio Tanevini è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
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