La settimana finanziaria che volge al termine è stata dominata dall’attesa. L’indice S&P 500 ha faticato a trovare una direzione precisa, con gli investitori che hanno preferito metabolizzare i recenti dati macroeconomici e posizionarsi in vista dei prossimi pronunciamenti della Federal Reserve. In questo contesto di "risk-on" moderato, l'attenzione si è spostata su quei titoli in grado di offrire storie convincenti a prescindere dal ciclo dei tassi. Due realtà, FTI Consulting e Pampa Energias, hanno attirato l’interesse degli analisti per i loro solidi fondamentali e profili tecnici promettenti, nonostante la volatilità di settore.
FTI Consulting: un ingresso morbido, ma con obiettivi ambiziosi
Nel comparto dei servizi professionali, FTI Consulting (NYSE: FCN) si conferma un player di rilievo, beneficiando della domanda in settori come le ristrutturazioni aziendali e la consulenza strategica. Dopo un rally impressionante che l'ha portata a sfiorare i 230 dollari, il titolo ha vissuto una fase di correzione. Le negoziazioni di questa settimana hanno visto un interesse d'acquisto riemergere attorno ai 156 dollari, un livello di supporto chiave.
L’approccio tecnico suggerisce una certa cautela. Un ingresso in questa fase può essere considerato, ma con una disciplina ferrea nella gestione del rischio. Un'ulteriore debolezza che portasse il titolo sotto i 131 dollari, ultima zona d'ingresso valida, invaliderebbe l’ipotesi rialzista a breve termine, indicando una probabile prosecuzione del downtrend. In uno scenario del genere, l’implementazione di uno stop loss diventa imperativa. Personalmente, considero un livello di stop più stringente tra i 125 e i 127 dollari, appena sotto il supporto principale, per contenere le potenziali perdite.
Se, al contrario, il titolo riuscisse a mantenere la tenuta sopra i 150-155 dollari, lo scenario rialzista guadagnerebbe credibilità. L’obiettivo primario rimane un ritorno verso i massimi storici di 230 dollari, sfruttando la solidità degli utili e la sua posizione di mercato.
Pampa Energias: il fascino dell'energia argentina a un bivio
Dall’altro lato dell’emisfero, Pampa Energias (NYSE: PAM), principale integrated electricity company argentina, offre un'associazione più connessa alle commodity e alla ripresa economica locale. Il titolo, dopo una forte performance, mostra segni di consolidamento. I livelli attuali, attorno ai 60 dollari, iniziano a destare l’interesse degli investitori che credono nel lungo termine della storia.
Tuttavia, anche in questo caso, la pazienza è d'obbligo. Il prossimo confine critico è individuato attorno ai 51 dollari. Una perforazione al ribasso di questo supporto significherebbe un cambio di tendenza negativo, imponendo l’uscita dalla posizione per limitare i danni. La disciplina di stop loss è fondamentale in titoli con un beta elevato come PAM.
Qualora i livelli dei 51-55 dollari venissero confermati come un solido pavimento, il titolo avrebbe la possibilità di ripartire. Un primo obiettivo realistico potrebbe essere un guadagno più contenuto, con un ritorno verso la zona degli 80 dollari. La vera ripartenza, tuttavia, punta a testare nuovamente i massimi vicini ai 90 dollari, trainata dalle prospettive di crescita del mercato energetico sudamericano e da eventuali politiche governative favorevoli.
La prossima settimana: i dati USA e le valute daranno il tono
La settimana entrante sarà cruciale. Oltre agli ultimi sviluppi sul bilancio USA, i dati sull’inflazione (PCE) e sul mercato del lavoro daranno indicazioni preziose sul sentiero futuro dei tassi d'interesse. Per titoli come FTI e PAM, la tenuta dei supporti tecnici sarà il termometro della fiducia degli investitori. In un mercato ancora incerto, la strategia migliore rimane quella di selezionare società con solidi fondamentali, definendo con precisione i livelli di ingresso, di protezione (stop loss) e di obiettivo. La disciplina, come sempre, sarà più importante del tempismo perfetto.
L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.
L'autore dichiara di non aver posizioni finanziarie in nessuno dei titoli menzionati al momento della pubblicazione. Questo articolo è a scopo informativo e non costituisce una raccomandazione di investimento.
Fabio Tanevini è un trader privato e potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi risultando così in conflitto di interesse con i lettori.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>








