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La vendetta delle risparmio si consuma in maggio


Il lombardreport.com da oltre tredici anni propugna l'investimento in azioni di risparmio come alternativa alle azioni ordinarie,per le societa' che le abbiano in circolazione .Ovviamente solo se le azioni in circolazioni sono poche rispetto alle ord e solo se quotino meno delle ordinarie.

Con questa filosofia in 13 anni abbiamo colto spettacolosi successi,aiutati dalla fortuna su decine di azioni  ,dalla Cementeria di Barletta alle Mondadori etc etc etc.

Il caso RAS dovrebbe avere insegnato ai responsabili delle varie societa' che non conviene avere qualche risp quotata.Se si decide di ritirarle si strapagano,se non si è lesti nel lanciare l'operazione a freddo quando le azioni risp quotano meno delle ord.

 

Eppure questa cosa lapalissiana non trova seguito in borsa. Non parliamo di quelle risp che-se convertite- darebbero problemi agli azionisti di maggioranza detentori delle ord,che vedrebbero annacquato il loro investimento(Italcementi,Italmobiliare,Telecom etc etc) e neppure di quelle risp che quotano ben oltre le ord(Unicredit,Seat etc etc etc)

Ma di quelle poche  risparmio nc  che potrebbero essere convertite senza troppi traumi  dall'azionista di maggioranza.In tal modo farebbe l'interesse della societa': distribuirebbe meno dividendi(mancando la prelazione) risparmierebbe sulle spese fisse (assemblea azionisti risparmio) semplificherebbe la contabilita' facendosi capire meglio all'estero(le risp non esistono nella nostra forma oltre frontiera).Le risparmio le abbiamo chiamate da dieci anni"una specie in estinzione".Tra quelle che quotano  sotto le ord e rendono di piu' ne citiamo tre,come esempio,anche se il momento borsistico non si presta a nessun consiglio di acquisto.

 

Pensiamo a  Pirelli Risp nc.In circolazione  ci sono titoli per 3346 milioni di ord e…76 milioni di risp. O alle Intesa con ord che capitalizzano 24338 e risp  1668 .Oppure alle Indesit con ord per un valore di 916 e risp…per 3,6.

Quest'ultimo titolo  è illiquido,ma per Pirelli e  Intesa non capisco le scelte dei gestori.Possono acquistare azioni che quotano il 15% meno delle ordinarie, azioni che probabilmente prima o poi verranno convertite come accaduto per decine e decine di altre azioni risp nell'ultimo ventennio e nel frattempo incassano un dividendo superiore.Ad ex lunedì Pirelli & Co ord stacca 0,1650 euro, la risp 0,2290. Le Intesa ord 0,08 mentre le risp 0,091,le Indesit hanno staccato la scorsa settimana 0,15 le ord e0,168 le risp nc.Tutti dati presi da Milano Finanza.

Mi piacerebbe sapere come si giustifica la scelta di puntare su azioni ord che rendono meno come dividendo,costano di piu'  e che non hanno quell'alone speculativo( sulle Intesa risp nc ci sono state sporadiche  dichiarazioni ufficiali sul fatto che la situazione è monitorata-anche se non si sono ancora prese decisioni) che permette di incrementare le performance.Una opzione rialzista che non costa niente…

Ma maggio come al solito  offre una  soddisfazione  agli amanti di questa categoria di titoli con le risparmio nc che staccano dividendi ben piu' pingui..La vendetta di maggio…con un pensierino fisso a quanto accaduto alle RAS risp nc,un fenomeno passato ormai sugli annali della borsa.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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