Piano Bar: l'orso rompe i supporti delle medie lunghe


Piano Bar di Virginio Frigieri
L'orso rompe i supporti delle medie lunghe…

Quadro Tecnico del 19 Ott. 2014
Alla fine l'orso è entrato in scena e come primo assaggio ha pensato bene di spazzare via come birilli i supporti di lungo periodo.
Non c'è indice americano ed europeo che non abbia rotto di poco o di molto la media dei prezzi a 200 gg. Il rimbalzo di giovedì e venerdi scorso si colloca come onda 4 di grado minor dell'onda (1) di grado Intermediate.. La prossima onda 5 determinerà nuovi minimi. Per ora è presto per dire se questa onda 4 è terminata con la chiusura di venerdì o se resta ancora un pezzetto di strada da compiere.

Il grafico sopra mostra: la linea spessa marrone è la media a 200 gg sbriciolata il conteggio delle onde a partire dal massimo di settembre i due livelli di ritracciamento del 50 e del 61,8%. Il segmento giallo verticale rappresenta il price space percorso dall'onda 1 mentre il segmento verticale in Magenta raffigura l'estensione ad 1,618 dell'onda 1.
Tecnicamente il dilemma è il seguente: se l'onda 4 in corso è già terminata con lo sfioramento del ritracciamento del 50% allora dobbiamo immaginare un'oda 5 pari ad 1,618 di onda 1 perchè se fosse solo uguale ad onda 1, farebbe un nuovo minimo sotto onda 3 veramente millimetrico e sbilanciato. Se è così la settimana aprirà subito al ribasso e il target di onda 5 si colloca a 15.287 punti. Se invece onda 4 decidesse si salire fino al ritracciamento del 61,8% , allora avremo ancora 1 o 2 sedute di rialzo per raggiungere 16.613 punti e da lì a maggior ragione si andrebbe giù con un onda 5 pari a 1,618 volte onda 1 per scendere a 15.438 punti.
Le stesse proiezioni le trovate anche nei grafico successivi che dell'S&P500 e del Nasdaq con lo stesso meccanismo ve lo potete ricavare da soli per altri indici

Rendimenti T-Bond:

Mercoledì, abbiamo visto una mossa enorme al ribasso dei rendimenti del decennale americano (uno dei più grossi degli ultimi 30 anni). Se questo minimo al 99,9% chiude l'onda (2), dobbiamo considerare che prima di un ritorno ad un aumento persistente degli stessi , dovremo avere la costruzione di una base tecnica più solida. Quindi a questo punto è probabile che le prime subonde dell'onda (3) debbano creare un pò di accumulazione in area 2,00 – 2,40.

Euro/USD:

Nella seduta di mercoledì l'onda 4 ha portato le quotazioni a 1,2888; personalmente ritengo questa correzione ancora troppo leggera rispetto all'intero percorso ribassista ed anche solo rispetto al tragitto di onda 3; quindi anche se potrebbe già essere finita e le due barre di giovedì e venerdì, potrebbero essere l'inizio di onda 5, per il momento starei fermo a vedere cosa succede perchè non mi sento di escludere la possibilità di un proseguimento dei onda 4 in are 1,2952 – 1,3096 dove passano i livelli di di ritracciamento del 50% e del 61,8% dell'onda 3.

Oro e Argento:

Come previsto lo scorso articolo l'onda 2 ha determinato il rimbalzo fino all'area 1.250 toccati nella seduta di mercoledì. Adesso non posso nemmeno escludere che il rimbalzo possa ulteriormente estendere in area 1260-1265 dove avremmo il ritracciamento del 50% di onda 1. Per contro una rottura al ribasso di 1.216 dollari vedrebbe la ripresa del trend ribassista con l'avvio di onda 3.

L'argento continua a rimanere palesemente più debole dell'oro tanto che non mi stupirebbe vedere un la prossima settimana un ulteriore rimbalzo a recuperare l'area dei 18 euro (fino anche a 18,50-18,70) prima di ripartire verso nuovi minimi. Se andate a vedervi il giornaliero anziché il weekly che vedete noterete che l'onda 2 in atto sta cercando di effettuare un abc correttivo e se l'a e la b si vedono già abbastanza bene adesso, manca un'onda c.
Un cedimento dei 17,00 – 17,02 diminuirebbe di molto la probabilità del suddetto rally.

alla prossima.

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