Mattinata molto tranquilla sui mercati azionari europei anche se in leggera flessione ma con volumi molto contenuti e con la divisa () che rimbalzava moderatamente, sembrava una seduta di consolidamento dopo i dati macro USA di venerdi scorso. Ma l'apertura negativa del cash in USA che si intensificava con il tempo, trascinava con sé anche gli indici europei che anziché difendersi, addirittura aumentavano le loro perdite percentuali anche nei confronti degli omologhi USA, andando a chiudere con il FTSE_MIB capofila negativo che faceva registrare un – 1,88%, seguito a ruota dal DAX con – 1,57%, poi CAC40 ed EUROSTOXX50 con – 1,44%, IBEX – 1,22% e per concludere lo SMI svizzero con "solo" il meno un percento.
Questa repentina discesa degli indici USA sembra supportata dal fatto che gli investitori non guardino più al rialzo dei tassi nella prossima riunione della FED in Dicembre, dato oramai per scontato, ma l'interesse si sarebbe spostato alle date delle prossime riunioni ed al punto di arrivo percentuale dei tassi nel 2016.
Stranamente, come dicevamo, la discesa dei listini europei che hanno sovraperformato le perdite di quelli d'oltreoceano, nonostante le notizie che gli esponenti della BCE stiano valutando per la prossima riunione, non tanto l'allungamento del periodo del QE, ma di intervenire più massicciamente abbassando il "deposit facility interest rate" oltre ad altri interventi di minore importanza.
Passando a dare uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, le non buone performance dei listini italiano ed internazionali non hanno intaccato di molto le performance dei nostri titoli acquistati, anzi, questa mattina siamo riusciti ad andare a target 50% sul titolo italiano:
– MUTUIONLINE (IT0004195308) A 8,975.