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GRECIA: QUESTIONE DEBITO
Dopo l'OK al terzo piano di salvataggio da 86 miliardi di dato dall'Eurogruppo, le istituzioni creditrici devono affrontare il nodo del debito di Atene: l'Fmi ha messo in chiaro che non prenderà parte al nuovo bailout se il debito non verrà reso sostenibile tramite uno sgravio significativo. La partecipazione del Fondo monetario, dunque, si deciderà probabilmente a ottobre, quando i creditori intraprenderanno la prima verifica del rispetto degli impegni da parte della Grecia e quindi avvieranno una prima discussione sul debito.
Intanto, Atene riceverà dai partner europei 13 miliardi di euro giovedì per fronteggiare le scadenze più stringenti, mentre altri 10 miliardi saranno destinati al rafforzamento delle banche. Complessivamente la prima tranche del nuovo pacchetto di aiuti ammonta a 26 miliardi.

MANOVRA 2016
Pur in un contesto di timida positività il viceministro dell'Economia Morando, in un'intervista al "Corriere della Sera" anticipa che l'importo della manovra per il bilancio statale del 2016 è previsto in almeno 25 miliardi.
Tale importo si rende necessario sia per disinnescare l'aumento dell'Iva e delle accise previsto dalle clausole di salvaguardia e anche per avviare il taglio di tasse di 35 miliardi in tre anni promesso da Renzi.
Per quanto riguarda le coperture necessarie a tale manovra il governo conta di ricorrere in parte da tagli alla spesa pubblica e in parte da uno sconto sul target del deficit in sede Ue.
Sempre Morando, commentando i dati del Pil diffusi venerdì (+0,2% su trimestre) si è espresso, dicevamo in termini timidamente positivi definendo la ripresa "gracile" ma comunque confermando la stima di crescita del governo che, sul 2015, vede una crescita di 0,7%.
"Data la crescita già acquisita dello 0,4% e considerando realistico ipotizzare uno 0,3% nel secondo e nel terzo trimestre, basterà fare appena di più…".

GIAPPONE: DAT PIL
I dati sull'economia nipponica del secondo trimestre confermano una contrazione annualizzata di 1,6%, che seppur inferiore alle attese (-1,9%) per la gran parte degli analisti si dimostra comunque sufficiente per ritenere probabili nuove misure espansive da parte della banca centrale.
L'economia giapponese ha risentito sia del calo della cina sia del rallentamento dei consumi privati. In particolare la contrazione dei consumi non si verificava dal secondo trimestre dell'anno scorso. Su base trimestrale il calo del PIL è stato di 0,4%, lievemente inferiore alla mediana delle attese degli analisti, che convergeva su -0,5%.

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