Ipo Pirelli: e chissenefrega !


Offerta pubblica iniziale – IPO Pirelli: milioni di articoli, di email, di gente che chiama in redazione con il chiodo fisso di sapere il quid ed il quare. E poi dopo avere partecipato all’IPO se lo ricorderanno pure, ne discuteranno con i colleghi di ufficio, “tu come hai fatto ?”, “Te le hanno poi date ? “, “Ah io le ho date via subito …” e via andare. E’ venuto il momento di esprimere pubblicamente il mio parere sull’IPO Pirelli e su tutte le altre offerte pubbliche iniziali: e chissenefrega !

Ecco, forse mi è scappata qualche email di qualche lettore che mi chiedeva appunto dell’IPO Pirelli, ora ha il mio pensiero, si legge questo articolo e si evita la rispostaccia.

Le offerte pubbliche iniziali in genere e soprattutto le offerte pubbliche iniziali delle dimensioni di Pirelli sono un fenomeno di finanza che esula dalla comprensione di noi investitori e dalle regole di un mercato ordinato. In 20 anni di Campionato Top Trader di Borsa non ho mai visto qualcuno che campasse operando solo con le offerte pubbliche iniziali. E questo per una ragione evidente: le offerte pubbliche iniziali sono come le stagioni, vanno e vengono, quando la Borsa tira un IPO segue l’altro poi viene l’inverno del ribasso e niente IPO per qualche anno. E poi la fiera ricomincia. Quindi se volete fare del trading la vostra professione sappiate che  specializzarvi negli IPO è come dire che volete un reddito mensile vendendo i meloni solo d’estate.

Ma non è finita: che trasparenza hanno  le offerte pubbliche iniziali ? Se l’analisi tecnica è basata sul gioco della domanda e dell’offerta e sui piccoli che imitano i volumi dei grandi dove li vado io a vedere i volumi nel grafico delle offerte pubbliche iniziali ? Anzi dove è il grafico delle offerte pubbliche iniziali ? Sono completamente nelle mani delle scartoffie che gli uffici stampa del consorzio di collocamento piazza a quei coglioni dei giornalisti finanziari miei colleghi i quali si beano poi di preparare articoli corposissimi in cui spiegano i dettagli del collocamento senza a priori sapere se conviene o no o porsi le domande che io mi sto ponendo in questo articolo.

E chissenefrega !

E proprio in questo ultimo punto casca l’asino: nelle offerte pubbliche iniziali l’investitore non sta giocando contro gli altri investitori, sta giocando contro l’aristocrazia oscura della Borsa, le banche e i fondi di investimento. Insomma, il piccolo investitore commerciante sta giocando contro la camorra della Borsa. E secondo voi come va a finire ? Un collocamento di molti titoli sul mercato che sposta molte banche e molti interessi suscita sempre buona stampa sui media e raccoglie molti soldi perché deve distribuire molte “mancette”. E’ questo il gioco, il piccolo IPO che sposta pochi soldi muove poca attenzione e raccoglie pochi soldi perché non ci sono mancette da distribuire. Bene, voi senza informazioni di sorta se non quelle che vi fornisce la stampa economica pretendete di fare scelte consapevoli per decidere di partecipare o non partecipare ad un IPO ? Se il prezzo è conveniente o non conveniente ? E questo a priori senza sapere se riuscirete ad aggiudicarvi un titolo oppure no ?

Bene, per decidere se partecipare alle offerte pubbliche iniziali o se il prezzo di collocamento è alto o basso io semplicemente non ho dati storici su cui testare una strategia, navigo completamente nel buio perché è come fare una media mobile su un prezzo che non è mai stato battuto. Voi potete dire che io posso prendere i dati fondamentali e le forchette di prezzo altre offerte pubbliche iniziali simili, ,ma questa storia dei “peers” o titoli simili  ha le gambe corte perché ogni società è solo simile a sé stessa e devi essere veramente fortunato per avere qualche peers credibile. Eppoi c’è sempre la variabile mercato, se il mercato tira è un conto se non tira è un altro, come si fa a definire il mood di una situazione di mercato rispetto ad un’altra di 10 anni fa ?

Eppoi ci sono i consorzi di collocamento, i veri grandi attori di questa farsa: secondo voi il loro fine qual è ? Prezzare le azioni correttamente oppure tirare a massimizzare l’utile piazzandovi il bidone ? Che senso ha allora tutta la spazzatura che viene rivenduta sui media finanziari e che attira l’attenzione dell’investitore più sciocco che pensa che l’IPO sia una occasione sempre e comunque ? Nei manuali di finanza ci sono i rendimenti medi degli IPO, dove spicca la Cina dove avendo investito in ogni IPO negli ultimi 15 anni o non so cosa si sarebbe realizzato un rendimento a 3 cifre e in Italia un 20% circa a seconda del periodo e di come uno lo calcoli. E di questi manuali studenti e risparmiatori si beano anche se in realtà sono scritti sull’acqua perché i collocamenti più redditizi di solito sono quelli con numero di azioni limitato per cui il piccolo investitore non viene mai assegnato e quindi a che serve sognare il 22% quando non hai le azioni ?

Che cosa conta in borsa ? Non il prossimo IPO ma ad esempio oggi le  migliori performance sono state Centrale del Latte + 17,20%, Nova Re +13,81%, Landi Renzo 7,95%. Ecco, invece di preoccuparvi dell’IPO Pirelli preoccupatevi di capire come trovare un metodo per comprare Centrale del Latte prima che faccia +17,20% oppure anche dopo che ha fatto il +5%. Questo è il succo del discorso, questo produce un reddito mensile, non certo l’IPO Pirelli.

Tutto quanto sopra ovviamente è per l'investitore o trader medio che dir si voglia come il sottoscritto ma penso che in molti lettori siano nella mia stessa situazione. E' evidente che con l'esperienza si matura anche una certa affinità con queste operazioni per cui ci sono personaggi come Bellosta e anche Raffo che riescono ad annusare l'aria e per questo a dare buoni consigli. Ma l'eccezione non è la norma e l'esperienza costa una vita ad essere accumulata, io vado più sul sodo, sono troppo frenetico e non ho voglia che passi la mia vita per imparare e comunque purtroppo non parlando con gli angeli non riesco ad avere una visione positiva delle IPO. Io appartengo alla razza dei trader quantitativi, se non c'è prezzo e non c'è volume scendo dall'autobus e cedo volentieri il posto a chi ne sa più di me. Ma per cortesia i grandi media finanziari con conflitti di interesse (notate che c'è sempre la pagina dell'IPO e poi a fianco il bell'articolo di commento di qualche genio della finanza) lasciamoli fuori !

Voi, lettori, fate come vi pare, ma ora che vi ho raccontato le mie idee e le mie ragioni per piacere non mandatemi email chiedendo cosa dovete fare con l’IPO Pirelli e con quello dell’azione vattelapesca: la risposta sarà sempre e comunque “ e chissenefrega !”.

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