Forse noi traders siamo persone un po' particolari. Del resto facciamo un mestiere unico nel suo genere; mestiere che per me è prima di tutto una passione a cui naturalmente attribuisco un'accezione emotiva e per fortuna non ancora religiosa (altrimenti avrei messo la “P” maiuscola e non sarei qui a scriverVi).
Questa settimana ho avuto diversi flashback di avvenimenti del mio passato, più o meno recente, complice un piacevolissimo incontro avvenuto giovedì con una persona che Voi tutti conoscete, direttamente o indirettamente. Sono state quattro ore che sono volate letteralmente via, un po' come capita con i giorni, le settimane ed i mesi della nostra vita quando tutto va bene. Sì perchè, come ben sapete, quando ci sono dei problemi ogni attimo diventa eterno ed è proprio in quei momenti che si apprezza la normalità della “nostra” quotidianità. Un po' come quando si fa trading: se l'operazione è corretta e va subito in profitto, il tempo passa velocemente. Se invece diventa una Passione (intesa in senso religioso) allora ecco che ogni istante a mercato diventa eterno (perlomeno per il sottoscritto), come all'interno di una singolarità in astrofisica.
Sarà stato per la bottiglia di Arneis (un ottimo vino bianco) o per il risotto in cagnone (riso con formaggi della mia terra) che due perfetti sconosciuti si sono ritrovati improvvisamente a parlare e scherzare su mille argomenti completamente diversi l'uno dall'altro, come due vecchi amici, senza segreti.
Da come ho iniziato a fare trading, alla vita personale e difficoltà dei miei ultimi anni, spaziando da teorie economiche a teorie sui buchi neri; del resto chi fa trading è visto un po' come un alieno, non è vero ? Un soggetto venuto da una galassia lontana anni luce in un universo parallelo, dove le leggi della fisica, forse, non valgono nemmeno. Del resto facciamo pur sempre parte di quel quasi 10% di persone che sono riuscite a sopravvivere di trading. Gli altri non ce l'hanno fatta.
Per arrivare sulla Terra con la nostra astronave abbiamo compiuto un lungo viaggio, passando migliaia di ore davanti al nostro computer di bordo. Alcune volte abbiamo pilotato in modo discrezionale, altre ci siamo affidati ad un quant. Poco importa il come, l'importante è la meta. Talvolta la nostra metà. Un uomo non può vivere senza una mania, una passione divorante, un tiranno e per servirlo non conoscerà limiti (F. Schiller). Del resto non avere passione significherebbe dipendere da quel rassicurante nulla attorno a noi. Ma l'uomo, per sua natura, è attratto da quel piacere che la passione dà. Dalla dopamina che ne deriva. Dal superamento di quei limiti per trovarne subito altri.
La passione, per qualcosa o per qualcuno, è allo stesso tempo angelo e demone ma il primo si confonderà col secondo quando l'emozione cambierà, quando le difficoltà emergeranno. Del resto anche il Diavolo sapeva di essere il più bello fra gli Angeli, ma disobbediente al suo Dio.
Per chi è riuscito ad affrontare quel lungo viaggio intergalattico, da solo o in compagnia di un quant, un benvenuto sul pianeta Terra. Sicuramente la meta è raggiunta. Forse non la metà.
Ritrovarsi e condividere una bottiglia di buon vino o qualche aneddoto della nostra storia di alientrader è sempre avvincente. Ogni candela o barra daily di un grafico è tutto sommato un giorno della nostra vita. Dall'emozione della mia prima grossa operazione su Mediolanum quel martedì 9 Novembre 2004 alla mia più brutta operazione l'11 Luglio 2011 su Impregilo. Semplici date, semplici incontri, semplici storie di vita da trader vissuta intensamente. Per non dire di quando, facendo il servizio civile nel lontano 2000, portavo sempre con me il pc portatile, anche durante le uscite in ambulanza. Se davanti al mio computer di bordo o a Zuma Beach a Malibù poco importa: l'anno era il 2004. Se davanti al mio computer di bordo o in una spiaggia greca poco importa: l'anno sarà diverso ma l'emozione la stessa, e quando la si condivide con qualcuno, che sia un amico o la propria compagna, poco importa. Si raddoppia la gioia e si smezza il dolore. Il condividere è un dividere con, un non tradire ciò che amiamo, anche quando ne proveremo rabbia e delusione.
Allora avanti, incominciamo con qualche flashback del nostro breve viaggio riprendendo in mano il mio ultimo articolo Amore e Psiche del 3 Febbraio 2019. Che ne dite? Vediamo se l'agire bene (che non significa non sbagliare mai) ha rafforzato un po' la nostra autostima, almeno nel trading.
Saranno stati Angeli o Demoni ?
Brunello Cucinelli
Venerdì scorso l'avevamo lasciata così:
Dopo la rottura dei 32.50 euro il titolo ha avuto un discreto allungo ed il suo viaggio è finito qui: a 33.80 euro
De' Longhi
La settimana passata avevo scritto: “Dopo i dati pubblicati nella giornata di Lunedì, il titolo è letteralmente crollato. Nelle giornate successive ha formato una piccola congestione. Mi aspetto un tentativo di recupero per poi rompere nuovamente verso il basso i 21,50 euro. Solitamente (anche se non è una regola) grandi barre di volatilità portano sempre ad una continuazione della tendenza in atto.”
Dopo una settimana la ritroviamo nel grafico seguente. Dopo che il titolo ha provato un recupero a inizio settimana, adesso sembra deciso a riprovare un affondo verso sud.
DoBank
Nell'ottava passata si presentava così:
Dopo cinque giorni, invece, il titolo ha provato nuovamente un allungo oltre i 12 euro fino ad una estensione massima a 12.38 euro. In questo caso però ha funzionato molto bene il box che avevo segnalato (11.60/12.00), con una estensione sui livelli minimi che in un paio di sedute ha toccato millimetricamente 11.65 ed 11.63 euro. Un break in a basso rischio.
Sias
Da così (il livello era tra 13.60 e 13.65):
a cosà:
Moncler
Last but not least potremmo scrivere. Venerdì scorso ci siamo addormentati così:
per poi risvegliarci dopo una settimana su questo pianeta:
In quest'ultimo caso la media mobile a 200 periodi non è stata toccata ma ci siamo andati molto vicino. Tutte queste operazioni si sono verificate in una settimana che è stata comunque abbastanza delicata per i motivi che scriverò sotto.
Vediamo ora What goes on next, cosa ci aspetta per l'ottava entrante.
Prima di tutto permettetemi di ricordare che lo spread è salito drasticamente fino a 290 bp. Di certo il mercato non poteva comportarsi particolarmente bene. C'è stata la rottura del livello chiave di indice FTSEMIB a 19850 fino ad una estensione massima in area 20000, psicologicamente importante in quanto cifra tonda. Poco importa. Il problema vero, a mio modo di vedere, è che quella rottura è avvenuta in concomitanza dell'abbassamento delle stime sul PIL italiano da parte della Commissione Europea (dall'1,2% allo 0,2%). Abbassamento che ha comportato un continuo indebolimento del future sul BTP, che ha così inanellato una serie di sedute ribassiste. Come già scrivevo la settimana scorsa, l'1% potrebbe significare dover trovare tra i 15 ed i 20 miliardi di euro aggiuntivi. Insomma, il cielo potrebbe non essere più così sereno. Se aumenta lo spread (magari non tanto con la Germania quanto con paesi che ci assomigliano, come Grecia, Spagna e Portogallo), aumenta il rischio Paese, diminuisce l'appeal del sistema Italia, aumentano i tassi per collocare i nuovi titoli, le banche (che ne hanno già 250 miliardi) zavorrano l'indice principale. Infatti il BTP future, sulla cui forza nutrivo qualche dubbio già la settimana passata, non ha fatto altro che scendere: cinque sedute consecutive al ribasso. E quando si scende, come dico sempre, anche la barca più leggera e veloce rischia di toccare il fondo.
Cosa aspettarci dunque per la settimana entrante? Per prima cosa un calendario che potrà essere utile nell'operatività (fonte: borsaitaliana.it):
FINECO
Il titolo presenta un'area molto interessante tra 10.00 e 10.10 euro, ma occorre che il mercato aiuti. Dopotutto fa parte della galassia bancaria, sempre burrascosa.
PIRELLI
Il titolo ha rotto l'area a 5.70 euro e sembra volersi dirigere verso i minimi di metà dicembre a 5.40/5.35 euro. Se il comparto auto soffre, non potrà che soffrirne anche lei (idem per Brembo).
FALCK RENEWABLES
Non amo particolarmente le trendlines dinamiche, ma ritengo indispensabile la tenuta di area 2.70 euro. Per un rialzo voglio un rimbalzo verso i 2.80 euro ed almeno una chiusura sopra tale livello. Negli ultimi giorni non l'ho vista vendere “con cattiveria”, ma sicuramente non è stata comprata. Se preferite è stata trascurata dagli operatori.
Exprivia daily
Triangolo in formazione sul daily proprio a ridosso della media a 200 periodi e di una trendline dinamica di lungo periodo. Grande compressione di volatilità, anche se il problema grosso in questo caso è il controvalore scambiato: tra i 50 ed i 100 mila euro al giorno: nulla ! Certo, dovesse rompere in su o in giù i volumi aumenterebbero.
GIMA
Questo è un titolo che è passato da 18 euro ai 7 attuali in pochi mesi. Nell'ultima seduta (venerdì 8 Febbraio, ndr) ha segnato una performance di quasi 10 punti percentuali, con volumi estremamente elevati. Il vero supporto è collocato a 6.15/6.20 euro e la sua tenuta risulta cruciale. Anche se graficamente non ha ancora dato motivi per una inversione di tendenza, lo terrò in watchlist proprio perchè il movimento rialzista di brevissimo potrebbe non essere finito, specialmente in considerazione del fatto che il 15 Febbraio ci saranno i dati di bilancio e ci sarebbe tanto short da ricoprire.
Come sempre, questi saranno alcuni degli angeli e dei demoni che terrò nella mia watchlist e valuterò di volta in volta se sarà opportuno o meno operare, a seconda delle condizioni di mercato, di eventuali notizie e così via.
Sperando comunque che la prossima settimana ci siano più angeli che demoni sui vostri computer di bordo, Vi auguro un buon trading, rispettando sempre il VOSTRO STOPLOSS. I viaggi intergalattici sono sempre lunghi, faticosi e ricchi di insidie, quindi mettiamoci comodi: l'importante è non schiantarsi sul pianeta sbagliato.
Ad maiora !
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)