Dividendi sotto la lente: Intesa (se la Bce vorrà) al 18,8% di yield


In base alle stime per il 2019 (distribuzione finora rinviata) e per il 2020 il rendimento diventa stellare. Sempre che Eurotower lo autorizzi.

Cedole & dividendi

Dobbiamo tornare obbligatoriamente, con un breve aggiornamento, sul tema Intesa Sanpaolo. Nella “conference call” relativa ai risultati del terzo trimestre, il numero uno della banca, Carlo Messina, ha manifestato positività "sull’evenienza di distribuire i dividendi 2020 e anche quelli relativi al 2019, sebbene si debba aspettare la decisione sul tema della Bce, che verrà presa, verso la metà di dicembre. Poi agiremo di conseguenza". Il manager ha confermato un “pay out ratio” del 75% per il 2020 e del 70% per il 2021.

Vediamo cosa potrebbe succedere relativamente all’abbinata 19-20. Equita Sim parla di un potenziale 0,3 euro per azione, il che riconferma le previsioni già avanzate nel corso dell’estate. Alla quotazione di apertura di oggi (1,6256 euro) equivarrebbe al 18,5%. Considerando invece la quotazione delle ore 14.00 (1,595 euro) il rendimento salirebbe già al 18,8%. Al minimo dell’anno (1,3062 euro -16 marzo) il valore lieviterebbe addirittura al 23%, oltre ogni limite registrato in campo bancario a livello mondiale.

Naturalmente sono obbligatori dei se e dei ma, poiché la Bce a dicembre potrebbe decidere di mettere un tetto rapportato per esempio ai ratio patrimoniali o addirittura a una percentuale in assoluto. L’incertezza quindi è d’obbligo ma la cronaca vuole che questa sia la situazione allo stato dell’arte. Qualche soldino da riservare a questa azione in presenza di ulteriore debolezza non sarebbe certamente mal riposto, anche perché – malgrado tutto – molti analisti ritengono Intesa la banca meglio gestita in Europa.