L’obiettivo del ribasso.
Questo è quello che preme fin da subito mettere in evidenza, capire quanta pena ci sia ancora da affrontare.
Goldman Sachs dice che se l’emergenza sanitaria viene contenuta nelle prossime settimane possiamo avere davanti ancora un anno con PIL USA a zero e davanti un recupero poderoso dei corsi azionari.
In questa fase ovviamente non sembra possibile, sembra che quelli di Goldman si siano inventati un bel placebo da essere servito nel piatto.
In realtà per la prima volta ci sono alcuni punti che sono emersi negli ultimi giorni e che vale la pena di enucleare dal caos che regna sui mercati.
La prima cosa è la magnitudo del ribasso: se notate nel 2008 il mercato è crollato PER MOLTO TEMPO CON BARRE RELATIVAMENTE PICCOLE mentre nel 2020 è crollato PER POCO TEMPO CON BARRE ENORMI. Ho inserito i due movimenti in valore assoluto partendo dallo stesso livello in questo modo è chiaro che questa volta il poco meno di un mese abbiamo perso un terzo di quanto nel 2008 abbiamo perso dopo 2 anni di discesa ribassista.
La volatilità è sempre mean reverting mentre il trend non lo è. Quindi se questa è volatilità molto probabilmente tornerà verso il punto di partenza e non compierà lo stesso percorso del 2008 (lenta discesa). Questo apre la possibilità ad una situazione di veloce recupero laddove soprattutto in Italia sia vero che il 25 marzo ci sia il picco dei contagi (o meglio ancora il 17) come riportato da diversi studi.
E negli USA la situazione si vada calmierando.
Molto probabilmente Trump punterà a trovare un vaccino nelle prossime settimane saltando a piedi pari ogni lungaggine burocratica.
E la Borsa esploderà su questa notizia. Questa la ragione della volontaria di Seattle che sta testando il vaccino proprio in questi giorni (inondata di soldi dalla casa farmaceutica).
La seconda cosa è che siamo arrivati di nuovo e in poco meno di un mese vicino al minimo di 13.270 del Ftse All Share che corrisponde sul lungo periodo (MIB STORICO) al punto mediano del nostro mercato e quindi il meccanismo della pallina da ping pong si può invertire di nuovo.
Quello che voglio dire è coraggio: forse siamo davvero vicini al punto di minimo e questo se è vero ha delle implicazioni essenziali per chi è rimasto appeso con azioni e con fondi.
In queste fasi se sei rimasto dentro capire il quadro generale dell’evoluzione dei fondi ti permette di non vendere sul minimo.
Che fa più male di ogni altra cosa.
Animo e coraggio e soprattutto usiamo la testa per capire come e quando il mercato evolverà.