NASDAQ100 WEEKLY - Riprende il rally di fine anno sugli indici azionari USA !!


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RIPRENDE IL RALLY DI FINE ANNO SUGLI INDICI AZIONARI USA !!

Nella settimana corta per le festività, il Natale è arrivato in anticipo a Wall Street nella giornata di giovedì, con i titoli azionari dell’indice S&P500 che hanno accumulato una serie positiva di tre giorni ad un soffio dal precedente massimo storico, poiché gli investitori hanno guardato oltre le precedenti preoccupazioni sulla diffusione della variante Omicron. Progressi abbastanza ben distribuiti tipici degli acquisti generalizzati, non a caso la partecipazione è stata ancora forte con circa l'80% dei titoli in salita.

Una buona notizia per l’azionaria arriva dai fondi azionari globali che hanno visto afflussi massicci con una propensione al rischio che è tornata tra gli investitori che credono che la variante Omicron non porterà una grande battuta d'arresto all'economia mondiale nel prossimo anno.

Secondo i dati Refinitiv, gli investitori hanno acquistato 33 miliardi di dollari di fondi azionari globali nella settimana terminata il 22 dicembre, rispetto a un deflusso di 13,1 miliardi di dollari nella settimana precedente.

I fondi azionari statunitensi hanno attirato un afflusso di 27,5 miliardi $, mentre i fondi azionari asiatici hanno ottenuto 1,8 miliardi $. I fondi azionari europei, invece, hanno registrato un deflusso pari a 1,5 miliardi di dollari, così come i fondi azionari dei mercati emergenti che hanno venduto titoli per un valore di 1,8 miliardi $.

Al centro delle notizie di questa settimana rimane l’attenzione sulla variante del Covid, Omicron. Negli Stati Uniti la nuova variante, che fino alla scorsa settimana contava per poco più del 3% dei casi totali, in base ai dati settimanali ormai rappresenta circa 3 casi su 4. La maggiore contagiosità sembra ormai assodata. Anche sugli effetti, che alcuni studi indicavano più lievi, i dati sulle ospedalizzazioni londinesi non sono rassicuranti con un balzo del +34% dalla scorsa settimana. Boris Johnson (sempre lui) ha deciso di attendere ancora prima di imporre nuove restrizioni anche se continua a lasciarsi aperta la possibilità di farlo già nel breve termine. Poi, c'è il discorso dell'impatto dei casi sull'attività economica tra quarantene, isolamenti, timori della popolazione. Se Omicron è meno letale ed a medio termine si va verso la convivenza con il virus tramite le vaccinazioni, questa ondata dovrebbe essere più sotto controllo rispetto alla precedente, ma se i numeri dei contagi dovessero salire tanto, sarà una gatta da pelare per l'economia, e un freno per gli utili.

Le news sui vaccini sembrano però essere positive. Moderna ieri ha annunciato che una terza dose del suo vaccino è in grado di aumentare la protezione contro Omicron anche se non smetterà comunque di lavorare ad una dose appositamente per la nuova variante. Ieri inoltre è arrivato l’ok delle EMA al vaccino Novavax che sarà quindi il quinto vaccino contro il Covid autorizzato in Europa. Infine, la FDA ha autorizzato il Paxlovid, una pillola di Pfizer che serve a contenere la sintomatologia nei soggetti fragili ed evitare l'ospedalizzazione. A questo punto il problema sono le forniture, come per i vaccini nella prima parte dell'anno. Infatti la terapia dovrebbe essere iniziata il prima possibile dopo la diagnosi, entro 5 giorni dall'insorgenza dei sintomi. Il trattamento viene somministrato in 3 compresse, 2 di nirmatrelvir e una di ritonavir, da assumere insieme 2 volte al giorno per 5 giorni, per un totale di 30 compresse. Al momento la fornitura è di solo 250.000 trattamenti, e solo 80 mln si renderanno disponibili entro l'anno prossimo a quanto pare. Comunque una buona notizia.

Venendo al “no” di Manchin al “Build Back Better plan” di Biden, sembra che i due si siano comunque lasciati una porta aperta. Bloomberg ha riportato che Manchin aveva presentato al Presidente una controproposta “contenuta” pari a 1.8 trilioni $ contro gli oltre 2 voluti da Biden, qualche giorno prima del suo annuncio a Fox News di non appoggiare il piano. Le ultime notizie riferiscono di un colloquio Biden - Manchin dai toni cordiali, sostenendo che le negoziazioni riprenderanno a Gennaio. Lo screzio iniziale sarebbe avvenuto a causa di un comunicato della Casa Bianca nel quale avrebbe incolpato Manchin dello stallo delle trattative, scatenando le sue brusche dichiarazioni.

E andiamo a dare uno sguardo ai rendimenti dei titoli di Stato.

In settimana i rendimenti sono saliti bene e tutto a spese dei rendimenti reali in quanto gli investitori stanno prendendo incoraggiamento da alcune notizie positive sulla variante Covid, Omicron, dovute alla minore probabilità di essere ricoverati in ospedale. Inoltre la sfilza di dati economici di giovedì ha mostrato un’economia stabile con un miglioramento delle tendenze del lavoro e della spesa, anche se con un’inflazione a livelli elevati (v. grafico di tutti i Treasury quotati):

Anche le attese di inflazione salgono ad inizio settimana in quanto l’indice di spesa per consumi personali strettamente monitorato dalla Federal Reserve è aumentato dello 0,6% a novembre rispetto al mese precedente. Il dato “core” PCE è aumentato del 4,7% su base annua a novembre, un tasso superiore al 4,5% previsto. Così i breakeven inflation sono passati dal 2,38% di venerdì 17 dicembre al 2,47% del 22 dicembre per poi assestarsi su questa quota prima della pausa di Natale.

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Ottimo recupero anche da parte del tech con il Nasdaq100 in positivo nonostante il rialzo dei rendimenti ed il calo del dollaro, anche se dai massimi storici di Novembre dista un paio di punti abbondanti, non molto comunque. Ben comprato il settore auto con Tesla indiavolata dalla notizia che Musk ha (più o meno) terminato le vendite programmate per il 2021. Nel quadro d’insieme notiamo che ad inizio settimana i prezzi sono andati a ritestare l’importante supporto in area 15550 (ritracciamento del 50% del movimento d-e) che continua a contenere egregiamente le correzioni per poi rimbalzare già nella stessa giornata di lunedì e proseguire il rialzo nei tre giorni successivi, riportando i valori al centro della mediana del canale rialzista di volatilità. Ci aspettiamo per fine anno che il rialzo continui con un attacco al precedente massimo storico con il livello di RSI che permetterebbe ciò. La settimana si è chiusa a 16308.21 con un guadagno del + 2,80% che porta l’indice ad un guadagno del + 25,64% da inizio anno 2021.

Stessa situazione per l’indice S&P500 che, recuperando per intero la flessione di lunedì ha riagganciato i livelli di venerdì scorso andando a sfiorare per la terza volta il valore del precedente massimo storico. Ottimo denaro sui settori sensibili al covid (linee aeree, Energy, consumer services e discretionary, ecc.). Anche su questo indice rimane ottima la tenuta dell’importante supporto in area 4510/4500 (ritracciamento del 50% del movimento rialzista d-e) testato per la quarta volta, dal quale è partito poi il forte rimbalzo che ha portato i prezzi a sfiorare il precedente record di Novembre e che, molto presumibilmente, verranno aggiornati nel corso di questa settimana. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4725.78, con un guadagno del + 1,22%, il che porta ad una performance del + 25,82% da inizio 2021.

Infine buon recupero anche per l’indice DOW JONES che nel quadro d’insieme notiamo come il supporto in area 34500 (ritracciamento del 61,8% del movimento d-e) ha frenato la correzione e con l’aiuto della M.M. a 200 è riuscito a sviluppare un rimbalzo che lo ha portato a circa un punto e mezzo percentuale dal precedente massimo storico di Novembre. Anche questo indice dovrebbe, nel corso di questa settimana in scia all’S&P500, riuscire a ritoccare il proprio record. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 35950.57 con un guadagno del + 1,65% il che riporta ad una performance del + 17,66% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

I prezzi dell'Oro sono aumentati con scambi di fine anno scarsi, ma con un guadagno settimanale. Il sottile commercio e gli acquisti natalizi stanno mantenendo l'Oro al di sopra del livello di 1.800 $, ha affermato Michael Langford, direttore della società di consulenza aziendale AirGuide, aggiungendo che l'aumento degli investimenti rischiosi prima di Natale, chiamato "raduno di Babbo Natale", sta creando un po' di positività a breve termine per il metallo.

Parliamo di piccoli passi in avanti favoriti anche dalla discesa del valore del dollaro il che tiene sempre a distanza l’importante area di supporto a 1770 $/oz. Non è molto ma accontentiamoci.

E veniamo agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio. Per quanto riguarda il Platino, il doppio minimo e l’RSI in ipervenduto del 15 dicembre scorso, ha prodotto, quantomeno, una reazione che ha riportato i prezzi sopra l’area di supporto/resistenza dei 950 $/oz. chiudendo la settimana a 975 $/oz.

Identico discorso per quanto riguarda l’Argento con doppio minimo ed ipercomprato nella giornata del 15 dicembre scorso e reazione che ha riportato i prezzi a ridosso dei 23 $/oz. (meglio che un cazzotto in un occhio !) La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1811.70 $/oz., con un guadagno dello 0,75%, che porta il deficit da inizio anno al – 4,40%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1797.93 $/oz. con un guadagno del + 0,86%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES FEBBRAIO 2022:

DATI MACROECONOMICI

Il Chicago Fed National Activity Index, indice mensile rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Chicago e che stima l’attività economica generale e le pressioni inflazionistiche correlate con una media di 85 indicatori macro, ha deluso passando dagli 0,75 punti di ottobre (dato rivisto da 0,76) agli 0,37 di novembre.

La terza lettura del PIL USA del terzo trimestre (quello frenato dall'ondata covid estiva) è stato rivisto leggermente al rialzo grazie ai consumi, e alle scorte, Il dato del PIL registra una crescita annualizzata del 2,3%. Una crescita appena superiore a quella relativa al dato preliminare del 2,1%, ma inferiore a quella del secondo trimestre, quando era stato registrato un +6,7%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Sorpresa positiva circa il dato sull’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board e rilasciato mercoledì scorso che si attesta a quota 115,8 punti. Il dato di novembre è stato rivisto al rialzo ed è pari a 111,9 punti (rivisto da 109,5).

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 18 dicembre rispetta il consensus attestandosi a quota 205 mila, lo stesso numero di richieste registrate la settimana terminata l’11 dicembre (riviste da 206 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Altra sorpresa dal PCE “core”, che è uscito sopra le attese e ai massimi dal 1982. L’indice “core” (che esclude il settore del cibo e dell’energia) dei prezzi delle spese per consumi personali a livello mensile a novembre cresce dello 0,5%, ovvero appena sopra il consensus del +0,4% ed in linea con il dato di ottobre del +0,5% (rivisto da +0,4%).

A livello annualizzato, invece, la crescita è del 4,7%, contro un consensus del +4,5% ed un dato di ottobre del +4,2% (rivisto da 4,1%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Nel mese di novembre il dato sulle nuove case vendute si attesta a quota 744 mila, al di sotto del consensus fissato a 770 mila. Ma la revisione del dato di ottobre cambia completamente aspetto ai numeri passando da 745 mila a 662 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Il reddito personale a livello mensile a novembre segna un +0,4%, esattamente come indicato dal consensus. La crescita nel mese di ottobre era stata dello 0,5%.

La spesa personale, invece, a livello mensile a novembre sale dello 0,6%, anche in questo caso rimanendo in linea con il consensus. Ad ottobre era stata registrata una crescita dell’1,4% (rivisto da +1,3%). I due dati sono rilasciati dal Bureau of Economic Analysis.

L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan a dicembre raggiunge quota 70,6 punti, segnando un leggero rialzo rispetto al dato preliminare di 70,4 punti e facendo un bel balzo dai 67,4 punti di novembre.

Molto buono il dato sugli ordini di beni durevoli a livello mensile che a novembre realizza un incremento del 2,5%. Si tratta di una crescita superiore a quella prevista dal consensus fissato ad 1,6% e ben superiore a quella registrata ad ottobre, dello 0,1% (dato rivisto da -0,5%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Di contro il dato mensile sugli ordini di beni durevoli che esclude il settore della difesa ed aeronautico (nondefense) a novembre registra una contrazione dello 0,1%, andando in direzione contraria rispetto ad un consensus che prevedeva una crescita dello 0,6%. Ad ottobre era stata registrata una crescita dello 0,9% (rivista da +0,6%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

FOCUS SU TITOLI

HUAWEI  - Giovedì scorso Richard Yu, direttore esecutivo ed amministratore delegato del consumer business group di Huawei, ha rivelato che la prima auto con il sistema operativo Huawei HarmonyOS sarà l’Aito M5. Le consegne delle auto dovrebbero iniziare intorno al 20 febbraio. I prezzi per la vettura partono da 250 mila yuan, cioè quasi 35 mila euro.

Richard Yu ha dichiarato che l’Aito M5 offre picchi di potenza ed un’autonomia di guida migliori di quelli offerti da Model Y di Tesla. Tuttavia, a differenza delle auto di Tesla, Aito M5 non è completamente elettrica, avendo a disposizione anche un serbatoio di carburante per aumentare l’autonomia di guida quando si scarica la batteria. Aito M5 è la prima auto del brand Aito, che fa parte della casa automobilistica Seres, che ha già prodotto vetture con componenti di Huawei, ma non il design.

JD.COM – La società Tencent si prepara a distribuire gran parte delle sue azioni di JD.com. Giovedì scorso, infatti, la società cinese di giochi e social media con sede a Shenzhen, che detiene il 17% delle azioni di JD.com, ha svelato che intende ridurre la propria partecipazione passando al 2,3% La riduzione avverrà attraverso una distribuzione ai suoi azionisti nella forma di dividendo di 457,3 mln di azioni di Classe A pari a ca. 16,4 mld $. JD.com, inoltre, ha fatto sapere che il presidente di Tencent, Lau Chi Ping, non farà più parte del suo consiglio d’amministrazione. La scelta di Tencent arriva dopo una serie di ordinanze e sanzioni applicate dal governo cinese nei confronti del settore tech. A questo punto la società Walmart risulterà come il più grande investitore di JD.com con una quota del 9,3%.

Richard Liu Qiangdong, amministratore delegato di JD.com, ha detto: “Siamo anche entusiasti di accogliere gli azionisti di Tencent come nostri nuovi azionisti. Siamo molto orgogliosi del nostro modello di business basato sulla tecnologia e la catena di approvvigionamento, che è profondamente radicato nell’economia reale ed è stato costantemente eseguito da noi negli ultimi 18 anni seguendo il nostro principio aziendale di vecchia data di fare impresa nel modo giusto”. “Riteniamo di essere ben posizionati per generare valore a lungo termine per la nostra base azionaria allargata”.

QUALCOMM – Qualcomm, società statunitense attiva nel campo delle telecomunicazioni senza fili, attualmente è concentrata sul 5G. Da un punto di vista di analisi fondamentale, nell’anno fiscale 2021 Qualcomm ha riportato ricavi per quasi 34 miliardi di dollari, realizzando una crescita del 43% rispetto all’anno fiscale precedente. Gli utili per azione sono pari a 7,87 dollari. Attualmente il consensus dei 25 analisti di Qualcomm prevede ricavi di 39,5 miliardi di dollari nel 2022 e utili per azione a 9,29 dollari. Stando all’analisi di Yahoo Finance Qualcomm è un’azienda in crescita in un settore in via di sviluppo e con flussi di cassa positivi per gli investitori.

NXP SEMICONDUTCORS N.V. - NXP Semiconductors N.V. ha attivato una collaborazione con Foxconn Industrial Internet per trasformare la divisione automotive di quest’ultima. Nello specifico, la partnership punta a sviluppare una soluzione per abitacolo completamente digitale, dotato di tecnologie avanzate. Le aziende si impegnano ad estendere la loro partnership all’accesso sicuro all’auto basato sulla banda ultra-larga e alla guida automatica sicura. Le aziende prevedono di dare il via alla produzione della soluzione per abitacolo nel 2023.

NXP recentemente ha introdotto una piattaforma Trimension UWB (a banda ultra-larga) per aiutare gli utenti Samsung ad individuare i loro oggetti personali; inoltre ha lanciato strumenti di sviluppo di prova per supportare nuove applicazioni di prodotti Apple, inclusi iPhone ed Apple Watch. Xiaomi ha scelto Trimension UWB per alimentare le funzionalità “Point to connect” nel suo smartphone Xiaomi MIX4. Inoltre NXP ha presentato i processori di applicazioni i.MX 93 che utilizzano l’apprendimento automatico per applicazioni per auto, case, edifici e fabbriche smart. Inoltre ha ampliato l’offerta EdgeVerse.

Su base annua NXP ha guadagnato un 36,8%, registrando prestazioni migliori se paragonate a quelle del settore.

MICROSOFT – Martedì scorso la Commissione europea ha approvato l’acquisizione in sospeso della società Nuance Communications da parte di Microsoft, affare da 16 miliardi di dollari che la stessa Microsoft aveva annunciato ad aprile. Secondo la Commissione l’acquisizione di Nuance non ridurrebbe significativamente la concorrenza nello spazio dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario.

L’azienda di Redmond ha annunciato anche l’acquisizione dell’azienda di tecnologia pubblicitaria digitale Xandr da AT&T. È probabile che Microsoft cercherà di integrare Xandr con Bing, il suo motore di ricerca al secondo posto nel mondo per visualizzazioni. Il Presidente di Microsoft web, Mikhail Parakhin, ha detto: “Con la capacità e la tecnologia di Xandr, Microsoft può accelerare la fornitura delle sue soluzioni di pubblicità digitale e media al dettaglio, modellando il mercato pubblicitario digitale di domani in uno che rispetta le preferenze di privacy dei consumatori, che capisce le relazioni degli editori con i consumatori ed aiuta gli inserzionisti a raggiungere i loro obiettivi”.

CITRIX – Bloomberg lunedì scorso ha ipotizzato che Elliott Investment Management (già azionista di Citrix) e Vista Equity Partners stanno considerando un’acquisizione congiunta di Citrix Systems, che da settembre starebbe cercando un compratore. Una possibilità resa più probabile dalle dimissioni di ottobre dell’amministratore delegato David Henshall. Non è stato nominato un nuovo amministratore delegato permanente ed un potenziale compratore potrebbe voler scegliere in proprio l’alto dirigente per il ruolo. Il potenziale prezzo dell’offerta non è noto e non ci sono certezze circa la possibilità che Elliott e Vista presenteranno un’offerta ufficiale, ma la notizia ha fatto felici diversi azionisti che hanno potuto vendere il titolo ad un prezzo più alto.

PORTAFOGLI AZIONARI

Luci ed ombre nei nostri Portafogli azionari nella settimana appena trascorsa. Iniziando dal Portafoglio Storico vediamo come la strategia del Nasdaq Weekly continui a mietere successi su successi con target raggiunto sul titolo CITRIX SYSTEMS che porta un guadagno del + 7,00%. Bene anche con la strategia SwingItalia con ALERION ed EL.EN. che guadagnano rispettivamente il + 6,74% ed il + 5,70% nel giro di una settimana (corta).  Di contro registriamo due perdite, rispettivamente, del - 9,67% sul titolo MONCLER e del – 8,38% sul titolo REPLY con la strategia del Breakout Massimi Storici che stenta nel dare soddisfazioni. A tal proposito abbiamo deciso di sfoltire di parecchio i titoli presenti nella sez. nuovi ordini, lasciando solo quelli che riteniamo possano avere più possibilità di crescita.

Passando al Portafoglio “The Challenge”, nessun target da segnalare, mentre abbiamo preso al volo la possibilità di fare un altro giro sul titolo francese ELECTRICITE’ DE FRANCE, penalizzato dal mercato per la chiusura temporanea di due centrali nucleari nelle quali sono state ravvisate crepe nell’involucro dei reattori. Confidiamo in un robusto recupero delle quotazioni al netto del tempo che detti lavori di ristrutturazione riportino alla riapertura dei due siti. Rimaniamo sempre in attesa degli acquisti sugli ETF settoriali e su ZOOM, prezzi permettendo.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

CINTAS – 0,81%. L'azienda è un fornitore di uniformi aziendali. Opera in quattro segmenti: uniformi a noleggio e prodotti accessori, vendita diretta di uniformi, pronto soccorso, servizi di sicurezza e protezione antincendio e servizi di gestione dei documenti, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 2,76 $/az. su un fatturato di 1,92 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,65 $/az. su un fatturato pari a 1,90 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,4% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto l'anno fiscale 2022 tra 10,70 e 10,95 $/az. su ricavi tra 7,63 e 7,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 10,85 $/az. su ricavi per 7,65 mld $.

Todd M. Schneider, Presidente e A.D. di Cintas, ha dichiarato: "Siamo soddisfatti dei nostri risultati finanziari nel secondo trimestre guidati da un forte aumento delle entrate del 9,4%. Inoltre, l'utile operativo e l'EPS diluito, escludendo il guadagno dello scorso anno precedentemente menzionato, sono aumentati in modo significativo nonostante l'inflazione negli Stati Uniti abbia recentemente raggiunto il massimo da 39 anni e il nostro investimento in manodopera per supportare la crescita dei ricavi. Sono orgoglioso dell'esecuzione dei dipendenti-partner nel fornire i prodotti e i servizi necessari per aiutare i nostri clienti a prepararsi per la giornata lavorativa".

PAYCHEX + 8,36%. La società è un fornitore americano di risorse umane, buste paga e servizi di outsourcing di benefit per le piccole e medie imprese, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 0,91 $/az. su ricavi per 1,11 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,80 $/az. su ricavi per 1,06 mld $. Il fatturato è cresciuto del 12,7% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto l'anno fiscale 2022 tra 3,59 e 3,65 $/az. su ricavi tra 4,462 e 4,503 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,46 $/az. su ricavi per 4,40 mld $.

Martin Mucci, presidente e CEO della società, ha commentato: "Abbiamo registrato ottimi risultati finanziari per il secondo trimestre dell'anno fiscale 2022, con una crescita del 13% del fatturato totale e del 21% dell'utile diluito per azione. I risultati sono stati guidati dalla crescita delle assunzioni di dipendenti dei nostri clienti e una continua forte crescita delle piccole società che acquistano i nostri servizi."

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.